Prologo

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10 anni prima

Nell' ombroso sentiero nel bosco, una carrozza solitaria con il suo seguito infrangeva la quiete di metà mattina. Come ogni anno, le tre figlie maggiori del re Byron II di Vendred, Mary, Julie ed Elizabeth, erano in ritiro spirituale al tempio di Varian. Erano in viaggio da prima dell'alba, così da arrivare nel tardo pomeriggio e non mancare la preghiera della sera.

Risa e gridolini erano continuati imperterriti da metà mattina, dopo che le due principesse più piccole si furono svegliate. La loro tata non era lì a mantenere il silenzio, doveroso per un simile viaggio. Si era preferito che le due fanciulle, per il loro primo ritiro, trovassero da sole l'opera di Imaon in ogni cosa che le circondasse. Intenti vani, in quanto le due principesse non presero mai in considerazione il vero scopo di quel tragitto. Nelle loro testoline era solo un'occasione per vedere il mondo fuori dalle mura.

La maggiore al contrario era rimasta in un devoto silenzio fin dal suo risveglio. Mary aveva deciso di tacere, se possibile, o per lo meno di parlare il meno possibile per tutta la durata del ritiro. Le due sorelle minori la tormentavano per farla cedere, ma lei desisteva. Anche quando fecero rotolare una matita sul suo naso aquilino, non disse nulla. Fu grata della sosta presso un piccolo ruscello per separarsi da loro. Mary stava immobile nella sua tunica bianca, seduta su una roccia scoperta da muschio, rischiarata da un timido raggio di sole. I capelli corvini raccolti in una treccia a corona, gli occhi azzurri vagavano sui rami degli alberi alla ricerca di qualche scoiattolo o uccellino. I soldati incaricati di proteggerle la guardavano incantati, non tanto per la sua bellezza ma per la quiete che quella scena trasmetteva.

Le due principesse scorrazzavano qua e là venendo richiamate dagli uomini. Si allontanarono sempre di più ma rimasero lo stesso nel loro campo visivo. Spiccavano tra rami e cespugli due chiome di capelli, una castano ramato e l'altra biondo miele. Julie stava raccogliendo dei fiori per farne una ghirlanda, quando Elizabeth trovò tra su un ramo un esserino che avrebbe movimentato l'andazzo della giornata..

«Guarda qua!»

Julie fece in tempo solo a girarsi che le portò davanti al viso un piccolo bruco verdognolo. Scattò indietro con un gridolino e Lizzie continuò ad avanzare. La stava rincorrendo allontanandosi sempre più. Due guardie a cavallo si misero ad inseguirle per riportarle indietro.

«Principesse fermatevi subito!» strillò uno dei due.

Julie stava ancora correndo quando un uomo la placcò mandandola a sbattere contro un albero, i due spronarono i cavalli al galoppo per raggiungerle. Nascosti nel sottobosco, una quindicina di uomini le raggiunsero. Indossavano una tunica e una veste con cappuccio verdi, una cotta di maglia fino alla vita tenuta ferma da un cinturone in pelle, pantaloni non molto larghi. L'abbigliamento ricordava molto quello dei Figli della Luce. Julie era stretta nella morsa del suo rapitore, che nel frattempo cercava di trascinarla via dallo scontro imminente. Il resto della scorta delle principesse stava avanzando a passo spedito verso gli aggressori. L'uomo armeggiò con qualcosa legato alla sua cintura, imprecando ad alta voce. La ragazzina riuscì a sfuggirli ma non poté fare molti passi prima di essere riacciuffata. E le premette un fazzoletto umido sul volto, si sentì subito stordita da quell'odore. La vista le si affievolì e i rumori si fecero ovattati. Poi più nulla. Solo il vuoto.

La principessa venne portata via da un unico uomo a cavallo, gli altri rimasero a fronteggiare le guardie per permettergli la fuga. In pochi sopravvissero, falciati dalla guardia reale ormai decimata. In quella massa di cadaveri, i pochi superstiti si avvelenarono prima che poter rivelare dove avessero portato la principessa. I rapitori misteriosi, una volta tolto il cappuccio, si rivelarono essere dei ragazzi sulla ventina. La maggior parte aveva strani tatuaggi sul corpo, segno di appartenenza ai popoli nordici d'oltre oceano. Le guardie avevano fallito nel loro compito. La principessa Julie era stata rapita da dei barbari e la principessa Elizabeth era rimasta ferita nello scontro.

Una principessa e un demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora