Buon compleanno (2)

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AIDEN

Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile

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Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile . Vuoi lasciare un messaggio dopo il "bip"?

No,il cliente chiamato non lo sa nemmeno ascoltare un messaggio.E se lo sapesse non lo ascolterebbe. Mia madre non è proprio il tipo da mettersi li ad ascoltare messaggi di due giorni prima, e richiamare.

Nemmeno io lo sono in realtà,su questo siamo simili,ma se mia madre mi chiamasse, e io non rispondessi entro quattro ore sarei un uomo morto: o mi hanno ucciso o lei mi ha ucciso.

Digito velocemente un messaggio sul gruppo famiglia chiedendo se sono andati a cena fuori,o se sono ancora a lavoro,dopodiché metto il telefono in tasca e afferro la giacca.

Dawson in tutto ciò è silente. Alterna in suo sguardo da me al cellulare annoiato. So che sta facendo,sta cercando di non giudicarmi,la sua non è la famiglia del Mulino Bianco e questa mia apprensione non la capisce.

Mi avvicino a lui cercando di non mostrarmi turbato,devo aver fallito perché nel suo sguardo leggo che sta per cedere. La nostra amicizia si fonda su diversi principi non detti,ma ugualmente validi,non parlare della famiglia è uno di questi.

Credo, però ,di essere l'unico tra i due a rispettarli. «Se i miei genitori non mi rispondessero da quasi ventiquattro ore e i miei conti bancari fossero ancora attivi darei una mega festa a base di Dom Pérignon»

Annuisco annoiato. Evito di ricordargli che i suoi genitori lo fanno già e che io di feste nella sua villa, ancora, non ne ho viste. O meglio, non ne ho viste così tante come promette. Se effettivamente questo fosse il criterio per dare una festa a casa McHulluan la cosa si trasformerebbe in un rave party entro i primi tre giorni.

«Andiamo?Non abbiamo delle persone che ci aspettano?» gli rivolgo un leggero sorriso prima di uscire di camera, lui mi segue a ruota con la sua solita espressione canzonatoria. Chiudo la porta a chiave ,prima di dirigerci verso il parcheggio del collage.

«A proposito quante ne hai invitate?» mi accerto già preoccupato,non c'è da fidarsi di Dawson in questi casi.

«Poche. Come hai detto te»

«Definisci poche»

«Amici,persone che frequenti,con cui parli quotidianamente» risponde tranquillamente ,sorridendomi. Dawson è uno di quei ragazzi che sorride sempre,fa bene perché ha davvero un bellissimo sorriso ,peccato però che lo mostri anche quando non è veritiero. Dawson è capace di sorridere e fare battute anche se sta morendo dentro.

«Con cui voglio parlare o sono costretto a parlare?»

«Fa differenza?» mi chiede innocentemente ,già consapevole della risposta. Questa non è la voce di uno che si sta per scusare ,ma di chi ti sta per scoppiare ridere in faccia. Se ridere in faccia alle persone fosse uno sport avrebbe già vinto le olimpiadi.

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