Prologo

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<<Miranda, scendi che la tavola è pronta!>>
<<Arrivo mamma!>>
Posai sul letto Eveline:il mio peluche preferito, un regalo di mamma, e scesi le scale il maniera frettolosa. Joshua era con papà davanti alla porta che insieme, stavano aspettando l'arrivo dei nonni. Io e la mamma ci scambiammo un sorriso dolce, e dopo di chè presi posto a tavola.

Mia madre era tutto per me: avete presente quando sentite che il vostro cuore appartiene a qualcuno? Ecco per me quella persona era mamma. Era l'unica persona della famiglia che mi voleva bene davvero, mi capiva, sapeva come parlarmi, e durante le numerose visite mediche che facevo c'era lei a tenermi la mano. E io ho sempre sperato di essere come lei un giorno, sognavo di averla con me per tutta la vita...

Nel esatto momento in cui i nonni fecero il loro ingresso in casa, tutti i miei sogni si frantumarono davanti ai miei occhi.

Per qualche strano motivo, che ancora adesso non riesco a spiegarmi, il tetto iniziò a crollare sulle nostre teste. Mi prese il panico. Scesi dalla sedia e corsi verso mia mamma. La strinsi forte e lei mi prese in braccio per portarmi nel ripostiglio. La porta d'ingresso era bloccata dai corpi dei nonni, e di papà che stavano proteggendo Joshua. Quando il legno crollò sul fuoco acceso del camino, il salotto iniziò a prendere fuoco e io mi misi a urlare. Quando mia madre mi adagiò nel ripostiglio io ero accovacciata, con le ginocchia al petto e la testa tra di esse con le mani sulle orecchie. Pregavo, pregavo che fosse tutto un incubo. Mi resi conto del contrario quando le mani di mamma staccarono le mie dalle orecchie per stringerle a sè:
<<Piccola mia, non piangere adesso ok? Sarai al sicuro qui. Voglio che tu sappia che la mamma ti ha voluto un bene dell'anima: sei speciale bambina mia, in ogni cosa che farai io sarò con te anche se non mi vedrai. Sarò una stella, la stella più luminosa e brillerò su di te e sul tuo cammino fino alla fine. Tu conti più della mia vita, conti più di qualsiasi altra cosa a questo mondo. Ora ti prego prima che io me ne vada ricordati la nostra canzone.." Se vedi ovunque fiorire lavanda blu..">>
<<"...saprai che il mio grande amore ora sei tu.">> continuai con voce tremante e soffocata. Vidi per la prima ed ultima volta la donna più forte del mondo distruggersi di dolore davanti ai miei occhi.
<<Sono fiera di te. Ci rivedremo te lo prometto.>>
I nostri tocchi si lasciarono e io la vidi, oltre le fessure della porticina chiusa a chiave, sparire tra le fiamme. E dopo poco, io svenni tra le lacrime e il fumo che si era infiltrato nelle mie narici. Ricordo che l'ultima cosa a cui pensai fu che mai più sarei riuscita ad essere me stessa. Mai più sarei riuscita a provare amore per qualcuno.

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