Capitolo 3

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Akane

"Eri..." sgranai gli occhi cercando di focalizzare dove mi trovassi, sentii i miei movimenti bloccati da dei tubicini, allungai la mano verso il viso, togliendo l'ossigeno dal mio naso.
-Si è svegliata!- esclamò un'infermiera entrando nella stanza -Non dovrest...-
-Eri! Dov'è? È viva vero? Ditemi immediatamente dov'è!- presi l'infermiera per il colletto, la povera donna sgranò gli occhi impaurita, nel mentre sbraitava chiedendo aiuto: subito entrò il professore Aizawa, mi bloccò con la sua sciarpa e mi rimise a letto.
-Non dovevo affidarla a voi! Che fine ha fatto? Perchè ci avete messo tanto?! L'hanno uccisa!? È mort...-
-A-Akane...- intravidi la piccola sagoma della mia Eri, mi paralizzai, Aizawa lasciò la presa.
-Era a fare delle analisi...ma sta benone, è solo molto spaventata...- mi misi alla sua altezza e subito la strinsi a me.
-Siamo fuori Eri...nessuno ti farà più del male...nessuno- le dissi un sussurro mentre i miei occhi si riempirono presto di lacrime, anche la bimba piangeva: aveva preso coscienza della situazione, e non avrei permesso a nessuno di torcerle un solo capello.
Mi staccai da lei, le presi la mano e la accompagnai sul letto, le diedi il mio budino al cioccolato.
-Assaggia, è molto buono- le dissi allungandole il cucchiaino, la bimba prese il budino e ancora incerta ne mise in bocca un boccone: mi sorrise compiaciuta, continuava ad assaporare il budino come se fosse la prelibatezza più buona e raffinata che ci fosse sulla faccia della terra.
-Akane, ho bisogno di parlare con te- disse poi Aizawa guardandomi serio, me lo dovevo aspettare, insomma sparita e poi riapparsa nel covo della mafia.
-Che è successo Akane...?- mi chiese Aizawa preoccupato, uscimmo dalla stanza dove c'era Eri, sedendoci ai tavoli della sala d'attesa del reparto,sul tavolo dove eravamo seduti, un'infermiera mi appoggiò accanto una bottiglietta d'acqua, la ringrazia cordialmente per poi berne un sorso.
-Non lo so...per un attimo ho pensato che quella potesse essere la strada giusta...- non esprimevo emozioni, non sentivo nulla.
-Che è successo a Chisaki?-
-Midoriya è riuscito a sconfiggerlo...per alcuni hero ci sono state delle conseguenze...soprattutto dopo essere entrati in contatto con dei...-
-Proiettili che annullano il quirk?- lo anticipai, lui mi guardò esterrefatto e mi maledii per non essermene stata zitta.
-Eri ha questo quirk che le permette di riavvolgere il quirk della persona che entra in contatto con lei, volontariamente o...involontariamente...le estraevano litri di sangue per costruire questi proiettili...- dissi io senza fare pause, Aizawa sospirò.
-In ogni caso ora è in prigione, non avete nulla da temere- concluse poi, alzandosi dalla sedia.
-Torna allo Yuei quando ti dimetteranno, ti inserirò nelle lezioni supplementari, così potrai prendere la licenzia da hero...- disse lui dandomi le spalle, per poi sparire nel corridoio dell'ospedale. Mi alzai dalla sedia, silenziosamente mi diressi verso la camera dove poco prima avevo lasciato Eri insieme ad altri Hero.
-Akane...- mi ritrovai davanti Midoriya, mi guardava con un sorriso a 32 denti, mi corse incontro abbracciandomi forte.
-Meno male che stai bene, sono felice di averti salvata- disse nell'abbraccio, strinsi i pugni: ero arrabbiata e pensavo ancora al tempo che ci hanno impiegato per venire a salvarci, ma in quell'abbraccio, sentii tutta la rabbia svanire, mi lasciai dolcemente abbracciare e mi abbandonai alla gioia di aver ritrovato un amico tra i più fidati.
-Tornerai?- mi chiese poi allontanandosi dall'abbraccio, sospirai guardandolo con aria incerta. Mi sorpresi a vedere che non accennava a chiedere quanto fosse accaduto, magari aspettava glielo dicessi io, o semplicemente sapeva che quello era un tasto dolente.
-Mi sento un'idiota...Izuku...ero arrabbiata con Shoto, e poi incontrando Chisaki non so...mi sentivo di poter migliorare e sono migliorata eh, però ei...ne ho passate tante...- dissi poi ridendo malinconicamente. -Non so nemmeno se potrete perdonarmi, dopo avervi fatto tanto spaventare...non so se Uraraka o Todoroki...non lo so Midoriya...mi sento davvero uno schifo- abbassai lo sguardo, sedendomi su una delle sedie presenti lì in corridoio, provavo un dolore al petto che mi folgorava. Come potevo essere tanto stupida?
-L'importante è che Eri sia al sicuro...lei dovete portarla allo Yuei, necessita di essere protetta- dissi poi indicando la camera con lo sguardo, Deku si sedette accanto a me poggiando una mano sulla spalla.
-Purtroppo alcuni Hero non ce l'hanno fatta...altri hanno perso il proprio quirk...per questo sono così felice di vederti sana e salva, Akane, vedrai che nessuno ti giudicherà per le strade che hai intrapreso: nessuno potrebbe mai farlo perché ormai la sezione A è una specie di famiglia, non trovi?- disse lui cercando di alleviare i miei pensieri.
-Todoroki ti ha cercata da per tutto credimi, ma si è arreso dedicandosi poi alle lezioni supplementari per prendere la licenza provvisoria...sai non è passato- disse poi in tono divertito, sgranai gli occhi esterrefatta da questa notizia.
-In che senso? Come non l'ha passato??- chiesi io, lui annuì formando poi un sorriso.
-Ha avuto anche lui dei periodi difficili, però vedi non si è demoralizzato e sta andando avanti, allo stesso tempo nessuno di noi lo giudica per questo...-
-A-Akane...- alla nostra destra apparve la figura di Uraraka accompagnata da Tsuyu, balzai in piedi rimanendo poi pietrificata.
Non sapevo che dire o che fare.
-Perdona...- non mi diede il tempo di finire la frase che mi avvolse nelle sue braccia.
-Scusami se ho trascurato come ti sentivi Akane...perdonami...- disse lei in una valle di lacrime, le accarezzai dolcemente i capelli, sentii i miei occhi riempirsi di lacrime.
-Baka...così fai piangere anche me...- sussurrai poi asciugandomi le lacrime, provocai una risata generale che sfociò successivamente in un abbraccio di gruppo.
Per la prima volta dopo mesi...
mi sentii finalmente a casa.

Near but distant << Todoroki Shouto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora