"Mi stai dicendo che non sei una brava ragazza, Mary?"
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"Mamma!"-strillai non appena entrai in camera sua e la vidi avvolta ancora dalle sue morbide coperte.
La donna in questione balzò a sedere e mi guardò stranita. "Che c'è? Ciao!"-biascicó con la voce impastata dal sonno.
"Che stai facendo?"-continuai io in preda al panico.
"Ho un attacco di cuore"-mi rispose rimettendosi a dormire.
Oh no Lorelai, questa me la paghi.
"Pensavo fossi già alzata, insomma, sono le 7:10!"
Strillavo come una matta, ma era per una buona causa. Non potevamo fare tardi il primo giorno di scuola, soprattutto a una scuola come la Chilton.
"Cosa?"
"Sono le 7:10!"
"No"-continuó lei a ripetere con la faccia immersa nei cuscini, e io persi ufficialmente la pazienza.
Presi i cuscini e li strattonai, in modo da farla girare verso di me. "Sono le 7:10!"
"Smettila, sono le 5:45."- disse tranquillissima.
Domani le sfascio tutte le scarpe.
"Ti sbagli!"
"Ti dico di sì, ho messo la sveglia alle 5:45, quindi sono..."- provò a spiegarmi,ma io ormai esausta le misi in faccia quel benedetto orologio che segnava le 7:10.
"Le 7:10...maledizione!"-imprecó lei alzandosi in fretta e furia.
Finalmente.
"Non possiamo fare tardi il primo giorno di scuola"-ripetei con voce dura-"Sai che succede quando fai tardi il primo giorno di scuola?"
"Arrivi dopo?"-ironizzó lei infilandosi le ciabatte, ma a me non sembrava proprio il momento esatto per scherzare.
"No, che sei bollata come la ragazza ritardataria."
"Un vero dramma!"- esclamò lei e io la guardai malissimo-" dov'è il bagno?"
La presi per le spalle e la spinsi verso il bagno, e nel frattempo le continuavo a ripetere quanto fosse grave la situazione.