capitolo 7

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-E' andato...è andato a letto con la sua segretaria. Non ci posso credere. Ecco perchè diceva sempre di avere un impegno a lavoro...ecco che impegno. Mi fa schifo. Mi fa davvero, davvero schifo. N-non ci credo-balbetta mia madre, alle sue parole rimango sconvolta, era come se fosse il mio padre "vero" dato che il mio non l'avevo praticamente conosciuto, morto quando io avevo qualche mese, il 23 Aprile, e anche per Louis era così. Poi realizzo il casino che c'è attorno a me:le gemelle sedute intorno al tavolo con uno sguardo perso nel vuoto, inespressivo, proprio come quando, all'asilo, qualcuno gli faceva un torto e loro escogitavano una vendetta, era la stessa situazione;poi ci sono Lottie, che piange come una dissennata e per poco non si strappa anche i capelli, o quella paglia che si ritrova al posto di essi a causa delle decolorazioni che fa ogni mese, più o meno; e, infine, Fizzy, a proposito di lei vi devo spiegare molte cose, Fizzy è l figlia di Dave e della sua ex moglie  che la trattava molto male, così il tribunale ha deciso che lei deve stare con suo padre e penso che si dovrà fare un'altro processo per decidere se deve stare con Dave o con noi e con la mamma perché, legalmente, la mamma l'ha adottata, lei è la più distrutta, è accasciata a terra, si dondola canticchia delle canzoncine e tiene gli occhi sbarrati, fa impressione. Oh, c'è anche Zayn, ancora non se n'è andato e ora cerca di sgattaiolare fuori senza farsi notare, cosa che non gli riesce bene dal momento che io lo vedo. Compleanno di merda già dalla mattina, devo dire che la mia vita è una favola...Guardo Louis che ha una faccia a dir poco sconvolta, io sono sull'orlo di una crisi di pianto isterico e Louis, capendo, mi tira in un abbraccio e appena tocco con la testa il suo petto, scoppio a piangere e lui poggia la sua testa sulla mia sussurrandomi "shh" di tanto in tanto cercando di consolarmi, dopo qualche minuto di singhiozzi ininterrotti da parte di tutte le donne della casa (e a volte anche di Louis), io mi stacco dall'abbraccio e salgo in camera, appena entro mi dirigo subito in bagno e faccio subito una doccia, dopo poco sento la voce di Louis che è in camera -Jadee! Sei qua?- gli rispondo con un si scocciato, dopo di ciò non lo sento più, esco dalla doccia, mi asciugo e mi vesto, dopo essermi vestita vado in camera e trovo Louis seduto nel letto -Festa rimandata. Decidi quando la vorrai rifare- mi comunica tristemente Louis -No, Louis, festa annullata, non voglio festeggiare il mio compleanno, mi dispiace se tu o qualcuno ha speso i soldi per la festa di oggi ma non mi sento di festeggiare nessun compleanno al momento. Mi dispiace- gli rispondo, lo abbraccio e scendo in salone dove trovo tutto come prima, come se il tempo si fosse fermato, così prendo una pentola e un mestolo e comincio a fare la percussionista in giro per la casa, finalmente il tempo si scongela e riesco a strappare un sorriso a mia mamma e alle mie sorelle -RAGAZZE E' IL TEMPO DI REAGIRE. MI SEMBRATE MORTE. PRENDETE I GIUBOTTI E USCIAMO. SUBITO. E' UN ORDINE- loro straordinariamente mi ascoltano, urlo il nome di Lou invocandolo con un tono alquanto drammatico inventandomi che era successo qualcosa di gravissimo e lui, fifone per quanto è, corre giù dalle scale con la sua vecchia mazza da baseball in mano urlando 

 -Louis mettiti la giacca, prendi quanti più soldi che puoi e raggiungici in macchina! Si va a fare compere! Ovviamente offri tutto tu, bacetti- dico mandandogli dei bacetti alla fine della frase come per addolcire il tutto mentre lui mi guarda con una faccia che vuole dire :"che cazzo di problemi ha questa?!", ma infondo lui ci adora e farebbe di tutto per renderci felici. Dopo una decina di minuti siamo arrivati al centro commerciale e ci rendiamo conto che sono le 12 pm e qundi dobbiamo mangiare, ci avviamo al McDonald's e ordiniamo una quantità industriale di cibo che, ovviamente, andrà a finire tutta dritta dritta nei fianchi e lasciamo Louis da solo a prendere le cose ordinate, povero ragazzo, o più he altro bambino. L'altro giorno l'ho visto mentre giocava con i soldatini di piombo, oh specifichiamo che ha 22 anni, ha una fidanzata e va all'università; non sono mai andata a trovarlo e non penso lo farò mai, onestamente, ho paura di cosa possa trovare dentro la sua stanza. Comunque, dopo una ventina di minuti lo vediamo arrivare con tutta la roba mentre chiede aiuto, è tenerissimo, ma non si merita il mio prezioso aiuto, infatti si precipitano le altre mie sorelle e io e mamma rimaniamo a guardare divertite. Dopo aver finito di mangiare, ci avviamo nei negozi e io vedo subito un vestito estivo troppo carino, bianco, a fascia, con una cintura di cuoio in vita, è ricamato e davanti arriva sopra le ginocchia mentre dietro è un po' più lungo, con un paio di stivaletti di cuoio traforati e una bella abbronzatura starebbe bene, peccato che siamo a dicembre e come minimo ingrasserò altri cinque chili prima che arrivi giugno, ma decido di provarmelo ugualmente, lo provo, mi guardo allo specchio ma vedo che mi fa le cosce troppo grosse, quindi non esco nemmeno dal camerino, mi rimetto i vestiti ed esco dal camerino -E il vestito?- mi chiede la mamma, io le rispondo che mi veniva stretto e che era la misura più grande che c'era, quindi usciamo dal negozio e ci avviamo in uno che vende scarpe sportive e articoli sportivi in genere, vedo un paio di Vans che hanno la punta e il tallone blu , i lati blu con dei fiorellini bianchi e i lacci dello stesso colore, me le provo e, vedendo che sono la misura perfetta, mi avvio, seguita dalla mia famiglia, alla cassa. Dopo aver pagato ci dirigiamo verso la macchina e, nel parcheggio, mi scontro con Harry, lo saluto e gli dico che la lezione è rimandata, evidentemente l'ho detto con un tono troppo triste perchè mi chiede cosa vada storto, gli dico che va tutto alla meraviglia e dopo esserci salutati prendiamo ognuno la propria strada. Quando arriviamo a casa mi dirigo nella mia stanza e Louis mi segue, dato che abbiamo la stanza in comune, mi distendo sul letto e prendo il mio nuovo libro, Teorema Catherine di John Green, amo quello scrittore, l'ho comprato ieri e ho già letto più di cento pagine, non è il massimo di John Green, ma la trama è leggibile. Dopo aver finito di leggere qualche capitolo, scendo in salotto e accendo la televisione mettendo MTV Music, nel momento in cui l'accendo comincia Uptown Funk, adoro quella canzone, verso la fine della canzone, suonano alla porta, apro e mi trovo Harry sorrindente -Harry, non ti avevo avvisato che per oggi la lezione era annullata?-gli chiedo  -Si, mi hai avvisato, ma Lottie mi ha detto che oggi è il tuo compleanno, quindi, auguri, Jadey- mi dice marcando il "Jadey", soprannome che non soppporto, in realtà, se devo essere sincera, non mi piace nessun soprannome, io sono semplicemente Jade, e onestamente non capisco questa fissazione che hanno le persone per i soprannomi. Comunque, lo faccio entrare e si siede sul divano, ora in tv c'è See You Again, canzone a dir poco meravigliosa. Io vado in cucina e da lì gli chiedo se vuole il toast con la nutella (unica cosa che sono in grado di preparare) dato che sono le cinque del pomeriggio e ho fame, mi da una risposta ovviamente affermativa, quando finisco di prepararli mi dirigo verso il salone e, dopo avergli dato il toast mi butto sul divano. Poi noto uno strano e piacevole silenzio, probabilmente dormono tutti, o leggono, famiglia acculturata la mia...quella che legge libri degni di questo nome sono io, poi le mie sorelle e mia madre leggono le riviste di gossip e Louis...beh, lui non legge nemmeno l'etichetta di quello che prende dalla dispensa il pomeriggio. -Jade, che mi racconti, come lo passerai il tuo compleanno?-mi chiede Harry e io gli rispondo che non festeggierò il mio compleanno e non accenno per niente quello che è successo

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