6 capitolo

68 4 0
                                    

"Ok, non ci riesco. Montala tu" Jason si sta lamentano da circa mezz'ora, dato che non capisce cosa deve fare per montare una tenta.
"Non è cosi difficile, ma non preoccuparti finisco io qui"
"Io vado a cercare un pó di legna per il fuoco"
Jason si allontana e io resto a continuare il mio lavoro.

Dopo dieci minuti finisco finalmente di montare la tenda e Jason ritorna con un bel pó di legna in mano.
"Allora non sei completamente inutile" lo prendo in giro.
"Il campeggio non è il mio forte" lui mi fa una smorfia e io mi metto a ridere, mi fermo subito perché mi accorgo che comincia a tossire.
Jason fa cadere la legna a terra e si mette in ginocchio per la forte tosse.
"Oh mio Dio" dico preoccupata e mi avvicino a lui.
"È l'allergia" mi dice lui come se mi dovesse dare delle risposte.
"Questa allergia mi sta facendo paura, Jason"
"Ho solamente bisogno di riposarmi un pó"
Lo aiuto ad alzarsi e lo faccio entrare nella tenda.
"Dove sono i miei?" mi domanda.
"Sono andati a fare una passeggiata"
"OK"
"Stai meglio?" gli chiedo cercando di tranquillizarmi.
Lui mi accarezza una guancia e per un attimo penso che mi stia per baciare, ma non lo fa.
"Dovremmo accendere il fuoco, sta iniziando a fare buio"
"Ehm, si va bene" dico balbettando.
Usciamo dalla tenda e iniziamo a sistemare la legna.
"Aspetta, dovrei avere un accendino" mi dice, risparmiandomi il lavoro faticoso.
"Hey ragazzi, avete fame?" alzo gli occhi e vedo Jack con della carne in mano.
"Certo" rispondiamo io e Jason in coro e in quel momento vorrei nascondermi sotto terra per l'imbarazzante situazione.
"Stai diventando tutta rossa" mi sussurra Jason all'orecchio.
"Forse e il fuoco"gli rispondo, cercando di calmarmi ed essere tranquilla.
"Ci vorrà un pó prima che sia pronto, perché non andate a fare una passeggiata" chiede Clary sorridendoci.
"Per me va bene" dico rivolgendomi a Jason.
"Anche per me" mi dice alzandosi.
"Non ritornate tardi ragazzi" ci dice Jack.
"Si, ok" risponde Jason alzando gli occhi al cielo.

"Jason voglio che tu vada da un dottore al più presto" dico mentre camminiamo vicino al fiume.
"Ci sono andato" risponde imbronciato.
"Io non credo sia allergia" mi fermo e mi volto verso di lui.
"Possiamo parlare di altro?"
"Jason sono preoccupata per te. Non posso rischiare di perderti, sei troppo importante e..." prima che io possa finire la frase, sento le sue labbra sulle mie e quel bacio cosi innocente diventa molto intenso.
Tutto intorno a me scompare, ci siamo solo noi due e sento l'amore vero in quel piccolo gesto. Lui mi ama e ne sono più che sicura.
"Dobbiamo ritornare, vieni" mi dice con un filo di voce e prima che io possa dire qualcosa, mi prende per mano e mi trascina con lui.

"Eccoli" esclama Clary quando ci vede.
Nessuno dei due a parlato lungo il traggitto, forse per le emozioni forti provate in quel piccolo attimo, durato per me un'eternità.
"Accomodatevi ragazzi, la cena è pronta" ci dice Jack con un sorriso a trentadue denti.
Jason mi sta tenendo ancora per mano, cosi mi fa sedere accanto a lui.
"Ecco, prendete." Clary mi porge un piatto con della carne e dell'insalata e io lo prendo sentendo il mio stomaco brontolare.
"Bene, buon appetito" dice Jack educatamente e poco dopo cominciamo a mangiare silenziosamente.
Quando abbiamo finito tutti di mangiare, Jack comincia a raccontarci le sue fantastiche avventure di quando era un militare.
Sono molto affascinata da quelle storie, ma la stanchezza comincia a farsi sentire.
"Scusate, ma io vado a dormire, sono veramente esausta"
Jack e Clary mi salutano, invece Jason sembra immerso nei suoi pensieri e non mi considera.
Mi spoglio mettendomi una canottiera abbastanza scollata e dei pantaloni della tuta e comincio a pensare agli eventi accaduti oggi.

"Cazzo" sento Jason imprecare da fuori, cosi esco dalla tenda e lo raggiungo.
"Jason, cosa fai ancora sveglio?" gli domando.
"Non riuscivo a dormire, ho un pó di mal di testa e li dentro non si respira"
"Cosa ti è successo ai pantaloni?" gli chiedo, vedendo che sono leggermente bruciacchiati.
"Mi sono messo troppo vicino al fuoco"
Mi avvicino a lui e gli prendo una mano.
"Ti prego vieni a dormire"
"OK"
Entriamo insieme nella tenda e penso che non sia poi cosi stretta, ci potrebbe entrare benissimo un'altra persona.
"Sto incominciando a sudare" mi dice lui esasperato.
"Togliti questa" gli dico prendendogli la t-shirt, sollevandogliela in modo che se la possa levare.
Me ne pento subito appena vedo i suoi addominali non troppo eccessivi.
Comincio ad arrossire e sposto lo sguardo da un'altra parte.
Lui mi prende il mento e me lo alza in modo che lui mi possa guardare negli occhi.
"Non abbassare lo sguardo, adoro guardare il tuo splendido viso" mi dice dolcemente.
Io mi avvicino a lui e poso le mie labbra sulle sue.
Lui mi prende l'orlo della canottiera e me la sfila, mentre io comincio a adagiarmi per terra.
"Jason..."
"Ssh, non parlare" mi dice lui mentre mi da leggeri baci sul collo.
"Sei tutto per me Erika e non voglio lasciarti, vorrei rimanere per sempre con te" lo sento singhiozzare e aprendo gli occhi mi accorgo che sta piangendo.
"Oh Jason, io non me ne andrò, il mio cuore e la mia anima ti appartengono"
"Fai l'amore con me" mi sussurra nell'orecchio.
"Si" rispondo io con un filo di voce e sentendomi finalmente amata.
La mia vita appartiene a Jason, solamente a lui.
Mi ha salvata dal suicidio e io gli devo la vita.
Mi sono innamorata di lui.

open your eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora