Distolgo subito lo sguardo da lui e mi affretto a rispondere
"S..si tutto bene"
Percepisco che sta continuando a fissarmi e decido di alzare lo sguardo per osservarlo ancora meglio.
Biondino,occhi azzurri con un viso asciutto. Indossa una maglia sportiva aderente che mette in bella mostra il suo petto tonico con un paio di pantaloncini anch'essi sportivi. Sposto lo sguardo sul suo borsone e capisco che evidentemente è appena stato in palestra, complici anche i suoi capelli umidi.
A continuare il discorso è proprio il biondino
"Sicura? Scusa ero sovrapensiero e non mi sono reso conto di avere qualcuno davanti a me.. Ti ho fatto male?" mi domanda apprensivo.
"No figurati,stai tranquillo,la colpa è anche mia,non stavo guardando dove stessi andando" dico sorridendo leggermente.
Lui mi sorride in risposta e continua la conversazione
"Non ti ho mai vista qua sai?" mi domanda
"Si infatti,mi sono trasferita qua oggi" rispondo.
"Allora lascia che mi presenti,sono Arthur" dice porgendomi la mano.
L'afferro subito e mi presento a mia volta "Sono Cèline".
"Non sei di qua,giusto?" mi chiede il biondo.
"No, sono italiana,ma sono venuta qua per stare un po' con i miei nonni" dico sorridendo.
Mi sorride per l'ennesima volta ma il mio stomaco brontola ancora. Arthur sorride "Hai per caso fame?" dice sorridendomi.
"Si,stavo uscendo per andarmi a comprare qualcosa da mangiare, dato che ho il frigo completamente vuoto e ho una fame da matti." dico sorridendo.
"Vuoi salire da me? Per me non è un problema cucinare per una persona in più. Certo non aspettarti chissà che cosa..il mio massimo è un piatto di pasta e pollo" dice ridacchiando.
Gli rispondo "Arthur grazie,apprezzo la tua gentilezza ma immagino che sarai stanco e io non voglio disturbarti,sarà per un' altra volta"
Lui abbozza un sorriso e mi risponde "Va bene, ma un giorno di questi usciamo insieme e non accetto un no come risposta."
"Se vuoi puoi portare anche qualche tua amica, non è un problema" Continua.
Mi prendo un paio di secondi per metabolizzare quello che mi ha appena chiesto e rispondo "Ahm..in realtà io qua non ho amici" Arrossisco e abbasso lo sguardo.
Il ragazzo davanti a me mi afferra delicatamente il viso e lo alza in modo che io possa guardarlo negli occhi.
E che occhi..mi ci perderei dentro.
"Petite non c'è problema,se vuoi posso presentarti il mio gruppo di amici.. sono delle brave persone e sono sicura che gli piacerai. Ovviamente non sentirti obbligata,ceh io non voglio farti sentire costretta a..." Inizia a guardarsi intorno e comincia a blaterare.
Come mi ha appena chiamata? Il mio cuore perde un battito ma cerco di riprendermi e gli afferro una mano e lui riporta lo sguardo su di me
"Mi sta bene Arthur, non ti preoccupare, vengo volentieri. Sono venuta qua si è vero per stare con i miei nonni ma anche per conoscere nuova gente e socializzare" dico sorridendogli. Lui sembra sollevato dalle mie parole e in risposta mi sorride a sua volta.
"Va bene allora se domani sera usciamo solo io e te e poi un'altra sera ti presento ai miei amici?" mi domanda.
"È perfetto" rispondo
"Solo potresti dirmi dove andiamo? Vorrei sapere come vestirmi,ecco.." continuo io.
Lui mi guarda con un sorriso divertito e dice "Ah ah -fa un segno negativo con la testa- è una sorpresa".
Io sbuffo "Ma io non so cosa mettermi..e se mi vesto troppo elegante per dove andiamo?" Arthur mi interrompe subito "Non ti preoccupare,sono sicuro che sceglierai i vestiti adatti. Ora vai a comprarti la cena petite e noi ci vediamo domani"
Quel nome. Di nuovo. Cavolo Cèline riprenditi.
"Se non ti scoccia potresti darmi il tuo numero? Così se c'è qualche problema possiamo sentirci" dice. Lo guardo è noto le sue guance arrossarsi leggermente.
È adorabile.
Annuisco in risposta e segno il mio numero sul suo telefono.
"Ti scrivo dopo allora, buona cena." mi dice.
"Anche a te" rispondo sorridente.
Con un bacio veloce sui capelli mi saluta e si avvia verso l'ascensore.
Sono paonazza.
Prima che si chiudano le porte dico "Ah Arthur?"
"Si?" lui mi domanda.
"Grazie. Apprezzo davvero quello che stai facendo per me" Gli sorrido sincera.
"È un piacere chérie" e detto questo si chiudono le porte dell'ascensore.
Mi prendo qualche attimo per metabolizzare cos'è appena successo ed esco dal palazzo con un sorriso da ebete stampato sul visto.
Arrivo nel ristorante dove avevo ordinato il sushi d'asporto e mi avvio verso casa.Sono sul divano di casa mia e ho appena finito di mangiare quando il mio telefono suona a causa della notifica di un messaggio
Numero sconosciuto
"Ciao petite sono Arthur, hai cenato alla fine? Quindi per domani tutto ok?"
Memorizzo subito il nome di Arthur tra i miei contatti e mi affretto a rispondergli.
"Ciao Arth, si sì tutto bene ho cenato, per domani tutto ok" e premo invio.
Visualizza e risponde subito
"Arth?"
Divento paonazza appena vedo il messaggio. Non mi ero resa conto di averlo scritto.
"Scusa,non so da dove mi sia uscito." rispondo
Subito dopo un'altra notifica fa vibrare il mio cellulare
"No petite, non c'è problema, anzi mi fa piacere che hai un soprannome per me"
Mi rilasso subito alla vista di quel messaggio. Subito dopo me ne arriva un altro sempre da parte sua.
"Io vado a letto che sono sfinito, buonanotte petite😘"
Sorrido per uno stupido messaggio.
"Notte allora Arth😊"
Spengo il telefono e vado in bagno per farmi una doccia.
Durante la doccia rifletto a lungo e riaffiorano i pensieri di quello che è successo oggi ed istintivamente sorrido. Ma cosa mi sta succedendo?
quel ragazzo ti piace ecco cosa sta succedendo cara risponde per me la mia coscienza. Scuoto la testa.
Io? Innamorarmi di qualcuno dopo Niccolò? Mai.
Io e Niccolò ci siamo messi insieme il terzo anno di liceo, con lui ero davvero felice fino a quando quattro mesi dopo mi ha mollata, perché non mi sono mai sentita pronta a fare il passo successivo con lui. Ero troppo insicura di me e del mio fisico, vedendo tutte le ragazze con un corpo perfetto e formoso al punto giusto..così lui si è stufato di aspettarmi ed è finita.
Da lì in poi ho pensato che finché non troverò la persona giusta non intraprenderò nessuna relazione o qualcosa del genere. Sono spaventata e ho paura di soffrire ancora come ho già fatto in passato nella mia unica relazione.Esco dalla doccia,mi asciugo i capelli e una volta messo il pigiama sono pronta per andare a letto.
Mi infilo sotto le coperte e prendo il telefono.
Apro instagram per cercare Arthur ma mi rendo conto che non so neanche quale sia il suo cognome..che stupida. Domani sarà una nuova occasione per crearmi nuove amicizie, alla fine Arthur mi è sembrato un bravo ragazzo e sono felice di poter instaurare un rapporto di amicizia con lui.
non ci credi neanche te al "rapporto di amicizia" Cèline.. parla la coscienza per me. Scuoto nuovamente la testa e sento gli occhi bruciarmi dalla stanchezza.
Spengo la luce e con questi pensieri mi addormento.________________________
angolo autrice
Ehilà! In questo capitolo Arthur e la protagonista si sono finalmente conosciuti!
Nel prossimo capitolo avremo il racconto del loro famigerato appuntamento... ma non credete che sia tutto rose e fiori.. come ho già detto nel prologo Cèline è una ragazza molto complicata che fatica a fidarsi e di certo non mancherà qualcuno che ostacolerà le cose tra i due ragazzi.
Ho già detto anche troppo...ci vediamo al prossimo capitolo:)))
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Tu- Arthur Leclerc
FanfictionCèline è una ragazza difficile, che dopo la separazione dei suoi genitori a 18 anni decide di voler cambiare aria e di passare la sua estate dai suoi nonni a Montecarlo. E' qui che rinizierà da zero la sua vita: nuove amicizie e chissà...magari anch...