Tutto troppo strano..

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Dopo il pisolino mi risvegliai, ero sempre lì, nel mondo dove iniziò la mia avventura. Mi alzai, andai in bagno, feci colazione e poi mi lavai i denti.

Io: Ok, ora mi tocca vestirmi.. Però prima dovrei farmi una doccia, questa notte ho sudato freddo.

E così feci, mi lavai e dopo mi vestii. Ero pronto per uscire e, stranamente, ancora il lavoro non mi aveva chiamato.

Io: Strano.. Sono le 11 del mattino e non mi ha svegliato nessuna chiamata improvvisa.. Dovrei chiamarli!

Digitai il loro numero, li chiamai e mi rispose una gentile signora:

Gentile signora: Salve, come possiamo esserle d'aiuto?

Io: Salve, sono l'agente Jhon, volevo chiedervi se aveste qualche missione per me.

Gentile signora: Agente Jhon.. Oh, si ecco, l'ho trovata. Jhon è il suo nome in codice, perché il suo vero nome è Giovanni I****** F******** giusto?

Io: Esattamente.

Gentile signora: D'accordo.. Per il momento non abbiamo missioni disponibili, il capo però ne ha una speciale per lei che potrebbe essere attivata da un momento all'altro. Per questo ha chiesto di non chiamarla oggi.

Io: Ok.. Quindi dovrei tenermi sempre disponibile oggi, giusto?

Gentile signora: Esattamente.

Io: Oh, ok, se le cose stanno così mi va bene!

Gentile Signora: Perfetto, ha qualche altro dubbio o bisogno?

Io: Nessuno per il momento, la ringrazio.

Gentile Signora: Di niente, arrivederla Agente Jhon.

Io: Arrivederla.

E così, chiusi la chiamata sollevato. Chiamai l'agenzia non solo per le missioni, avevo paura che fosse un altro sogno ancora, dovevo accertarmene.

Dopo un po' iniziai a passeggiare in giro per la città e mi arrivò una chiamata da parte di Rosa, giustamente risposi:

Io: Pronto?

Rosa: QUALUNQUE COSA SUCCEDA, NON VEN- NO PAOLO NO, AAAAAAA!

Io: È IN CORSO UNO STUPRO?!

Rosa: ....

Io: Pronto, ci sei?

Rosa: ....

Io: Pronto?!

Rosa: ....

Io: Ho capito, sto arrivando.

Le chiusi la chiamata in faccia ed iniziai a correre verso casa sua, non mi sarei mai aspettato ciò che vidi..

Io: Deve essere per forza successo qualcosa per chiamarmi e dirmi una cosa del genere, per caso Paolo è impazzito? Non lo saprò finché non arriverò lì, anche se mi ha detto di non andarci ed io come un minchia ci sto andando.

Passò qualche minuto ma, col fiatone, alla fine arrivai a casa sua, o almeno, penso che quella fosse casa sua..

Io: Ma che ca..

Trovai pezzi di casa fluttuanti, uno strano effetto in giro per l'aria, sembravano pezzi di disturbo del segnale. Cosa intendo? Avete presente quando non prende la tv e si vede la schermata con tutti quei colori? Ecco, sembrava che ci fosse quella schermata ma sparsa.

Io: Cosa c**** è successo?

La sua non era l'unica casa così, a quanto pare questa cosa si andava ad allargare sempre di più ed infettava anche il resto. Dopo un po' vidi uscire Rosa con la sua famiglia:

Io: Ohhh, finalmente. Ragazzi, ma che diamine è succes-

Loro: Non resterà più nessuno..

Da lì capii che quello schifo infettava anche gli umani, avevano parti del corpo e la bocca sporche di questa sostanza.

Io: Ok.. So per certo che questa cosa non la devo toccare.. Ci vediamo!

Mi misi a correre via, non sapevo che cosa fare, però quelli iniziarono a seguirmi. Sapete la cosa buffa qual'è? Che loro sono quelli infetti e sono più veloci di me.. Dovetti utilizzare i miei gadget da agente di riserva, gli altri li avevo lasciati a casa, dovevo prenderli.

Io: Per fortuna, grazie ai miei gadget da agente, sono riuscito a seminarli.. Ho bisogno di tornare a casa, prendere il resto e chiamare la mia agenzia, forse sapranno aiutarmi. O forse.. Era proprio questa la missione speciale..

Mi diressi verso casa e nel frattempo chiamai gli altri miei contatti, sperando che non fossero infetti. Purtroppo però, non rispose nessuno. Ero probabilmente uno dei pochi non infetti, mi sembrava di essere in un film di zombie.

Dopo qualche minuto riuscii ad arrivare a casa sano e salvo, presi tutti i miei gadget ed il telefono da agente. Subito dopo chiamai l'agenzia.

Io: Pronto? Per favore, rispondete!

Gentile signora: Salve agente Jhon, ha bisogno di qualcosa?

Io: Se ho bisogno di qualcosa? Quasi tutta la città è infetta da una strana sostanza, persino i miei amici lo sono! Ho bisogno di aiuto, devo salvarl-

Gentile signora: Capisco la sua agitazione, dirò al capo di attivare la missione speciale il prima possibile e di mandarti anche i rinforzi. Non è tutto finito, abbiamo una soluzione, ma non salverà i tuoi amici.

Io: Che vuole dire?

Gentile signora: Le spiegherà tutto il capo tra qualche minuto.

Io: Ma la preg-!

Mi riattaccò in faccia, a quanto pare non aveva altro da dirmi..

Io: Beh, vuol dire che mi toccherà aspet-

Boom! Sentii un botto enorme, qualcuno o qualcosa mi sfondò la porta al piano di sopra. Provai ad uscire dalla finestra, ma subito dopo qualcosa cadde davanti ad essa, bloccando l'uscita. Non volli toccarlo perché pieno di quella sostanza strana, che iniziai a chiamare "Il Glitch". Sperai in qualcuno che venne in mio soccorso, ma purtroppo iniziai a sentire degli strani versi, erano realmente raccapriccanti. Così, entrai nella mia stanza segreta, che si trovava sotto il pavimento della mia camera da letto. L'entrata era una botola sotto il letto, quindi mi dovetti abbassare per poi aprire la botola ed entrare con i miei vari oggetti. Stavo andando nel panico, non volevo che quelle cose mi prendessero.

Una volta dentro il nascondiglio, incominciai a sentire i loro passi sopra di me. Stavo sudando freddo, l'ansia e la paura che stavo provando non erano normali. Dopo un po' incominciarono ad uscire dalla stanza, da lì tirai un respiro di sollievo. Purtroppo però caddi perché scivolai come un minchia su una penna che lasciai lì dentro tempo fa. Giustamente, con la mia caduta, feci rumore e li riattirai da me, però il loro movimenti non erano affatto normali! In 2 millesimi di secondo rientrarono in stanza urlando e facendo i loro versi che avrebbero fatto spaventare persino loro stessi, poi distrussero il letto e sfondarono il pavimento. In praticamente 4 secondi me li ritrovai davanti, mi fissavano come se fossero dei senza tetto che vedono una bistecca a terra dopo che non mangiano da giorni. Sapevo che quella sarebbe stata la mia fine...

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