Asylum.

Chapter 3

Mi risvegliai con un terribile mal di schiena,dormire seduta in un angolo non è bellissimo.Mi svegliai e provai ad aprire la porta,era ancora chiusa,Suor Judge la chiudeva dopo mezzanotte e la riapriva alle 6 del mattino.Dopo un po sentii i passi rimbombanti di tacchi avvicinarsi, e le chiavi aprire le serrature."Sveglia!"diceva sbattendo sulle porte con i pugni serrati.Uscii dalla camera accecata dalla luce che proveniva dalle lampadine del corridoio.Vidi Evan davanti la sua camera appoggiato sul ciglio della porta,mi sorrise.Scendemmo nella sala della mensa e la colazione venne servita. Mangiai ben poco.Una donna dall'aria calma e innoqua si avvicinò a me."Shadows giusto?"io annuì,"Sono Lana"Aveva capelli castani chiaro e occhi sofferenti,"Come sai il mio nome?"chiesi"Evan mi ha parlato di te"un sorriso apparve sul suo viso dai lineamenti marcati."Oh...Perché sei qui?Se posso saperlo"-"È complicato da spiegare"fece una lunga pausa,poi prese in lungo respiro."A me...a me non piacciono i maschi...mi hanno portato qui per farmeli piacere"Capii subito di cosa parlava."Oh..."fu l'unica cosa che riuscì a dire."Cosa ti ha detto Evan?"lei sorrise,"Bhe...Mi ha parlato di te in generale"io annuì"Capisco".Non sapevo dov'era ora,mi guardai intorno,probabilmente era in giro.Mi alzai e salutai Lana,poi andai verso la mia camera."Eccoti"era la voce di Evan."Ciao"lui si avvicinò pericolosamente,"Vieni"sussurró .Andammo in una stanza piena di scaffali colmi di libri,"Cos'è questo posto?"chiesi sbirciando tra i libri."La libreria"i libri erano impolverati è antichi,"Possiamo stare qui?"lui annuì.Presi un libro,aveva la copertina rosa,"Queer" era il nome.Mi sentii prendere da dietro,Evan mi girò,ora eravamo faccia a faccia,sentivo il suo respiro,volevo dire qualcosa ma lui mi fermò "Shh,non dire niente".Le nostre labbra entrarono in contatto,sentii qualcosa vibrare nel mio stomaco,poi lo allontanai."Scusa"io sorrisi,"Tranquillo"gli diedi un bacio sulla guancia e andai via.

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