Nuove conoscenze

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Dopo essergli stata così tanto vicino, non riuscivo a smettere di pensarlo. Di pensare al suo sguardo e al modo in cui mi guardava, come se fossi la risposta a tutte le sue domande.
Che diavolo mi prendeva? Fin dai primi giorni di scuola non ero riuscita a togliermi dalla testa John e nello stesso tempo, quando ero sola,i pensieri ritornavano a Diego . Mi sentii orribile.
《 Questa scuola inizia davvero a piacermi! Pensavo che non ci saremmo integrate bene, che tutto fosse più difficile, e invece? Guardaci. Siamo insieme,abbiamo subito stretto amicizie , fatto simpatia a tutti i professori.. o almeno ad alcuni.. e conosciuto nuovi ragazzi! 》Disse con entusiasmo Marg.
《 Hai ragione, non pensavo di trovarmi così a mio agio. 》
《 E con "a mio agio" intendi NON PENSAVO DI TOGLIERMI DALLA TESTA DIEGO COSÌ FACILMENTE GRAZIE AD UN RAGAZZO CHE MANCO CONOSCO.
《 Ma che.. no! Ci pensi più tu che io, ad entrambi intendo. 》 Dissi seccata.
《 Isabell, si vede lontano un miglio. Si vede che stai meglio, si vede che stai bene! Adesso scherzi, dialoghi come una volta, hai sempre il sorriso stampato in faccia! Sei ritornata quella di una volta! 》
《 Tu dici ? 》
《 Si . Dico sul serio . 》Disse alzando il sopracciglio sinistro.
Marg si era frequentata con un ragazzo di terza, George credo che si chiamasse.
Alto, biondo, occhi chiari, abbastanza carino e galante ma dietro quell'aspetto da principe azzurro si nascondeva un vero e proprio bastardo .
Scoprimmo che era il classico ragazzo che voleva solo divertirsi e Margaret, che di certo non era una ragazza ingenua, preferì chiudere tutti i rapporti con lui.
Arrivate le 10:50 uscii fuori dalla classe cercando di scrutare John ma non riuscii a trovarlo.
Di certo non potevo aspettarlo tutto il tempo lì davanti, quindi decisi di scendere con Marg, Natalie e Caroline.
Andammo verso il bar, Margaret aveva voglia del solito panino con patatine e salsa rosa e decisi di accompagnarla.
Preso il panino, uscimmo nell'atrio e vidi John con i suoi compagni seduti sopra un muretto che scherzavano, ridevano e fumavano, con la bella presenza di qualche ragazza accanto.
I nervi iniziavano a farsi evidenti.
Cercavo di non farmi vedere ma continuavo ad osservarlo.
《 A chi stai spiando?》
《 Non ci posso credere! Mi fa infuriare! 》
《 Hai proprio ragione. VERGOGNA! 》
Mi girai di scatto quando capii che una voce da me non conosciuta mi parlava alle spalle e vidi che era un ragazzo molto alto ,con capelli neri e un paio di occhi coperti da degli occhiali da sole blu.
《 E tu saresti? 》
《 Scusa hai ragione. Mi sono intromesso nei tuoi pensieri a voce alta e non mi sono neanche presentato. Io sono Daniel. 》 Disse ridendo.
《 Io sono Isabell. Bell va bene .》 Dissi, alzando gli occhi al cielo .
《 Scusami ti ho vista così avvilita che ero proprio curioso di sapere a cosa stessi pensando. Stavi spiando al tuo ragazzo ? 》
《 Daniel , non credi che questi siano affari miei? 》
《 Carina e bisbetica, mi piaci proprio . 》 Disse ridendo.
Mi limitai a rispondere con un sorriso finto sperando che se ne accorgesse e se ne andasse.
Mi girai in direzione di John, per vedere cosa facesse.
Si girò nello stesso istante pure lui ed ebbi l'impressione che mi guardó .
Mi girai di scatto, sperando che non mi avesse vista e decisi che l' unica cosa migliore da fare fosse quella di andarmene .
Mi voltai, evitando di parlare con quel tizio che tanto si interessava alla mia vita e di prendere a parole quel ragazzo che tanto mi piaceva.
Passai dal bar, poi dal corridoio per raggiungere le scale e arrivare così alla mia classe.
《 Ti sto proprio antipatico eh?》
Mi girai.
《 Ancora qui! 》
《Ei ei! Sii più gentile!》
《Gentile ? Mi stai seguendo forse? 》
《 Veramente questa è la mia classe .》
《 Questa è .. la tua classe ? Scherzi ? 》
Lui sembrava vagamente divertito .
《 No bambola, affatto . Sono nuovo di qui . 》
Questo voleva dire che era un mio nuovo compagno di classe .
La giornata non faceva altro che peggiorare .
Alzai gli occhi al cielo , esausta da tutti i pensieri che mi giravano in testa , quando mi fermò per il polso sinistro.
《 Comunque qualsiasi ragazzo stessi osservando da lontano ed é la causa di quel faccino triste non si merita neanche il tuo nervosismo. 》
《Non credo di averti chies.. 》
Mi bloccai. Ero nervosa a causa di John e me la stavo prendendo con lui.
《 Forse hai ragione. Insomma.. non ne vale la pena .》 Conclusi .
Mi fece l'occhiolino sorridendo ed entrò in classe .
Da lontano vidi Jonh che si avviava verso la sua ma quando mi vide, iniziò a camminare verso la mia direzione perciò mi voltai ed entrai in aula chiudendo la porta alle mie spalle.

Al suono della campana i corridoi immediatamente si riempirono di alunni che si spingevano gli uni agli altri per arrivare all' uscita.
Tra la folla, c 'era chi mi pestava i piedi e chi dava gomitate, tanto che una di queste mi colpì nella spalla facendomi un male tremendo.
Decisi allora di mettermi all'angolo per evitarne delle altre e aspettare che se ne andassero tutti.
Misi a terra lo zaino e mi osservai la spalla scoperta un po' rossa per il colpo.

《 Tutto a posto? 》

Era John.
Finalmente il ragazzo si era deciso a parlarmi dopo ben 7 ore.
《 Alla grande! 》.
《Non mi sembra. Hai la spalla rossa. Che ti é successo? 》
Rimasi in silenzio.
《Chi ti ha fatto male Isabell? 》
《 Nessuno. Sto bene. 》
《 É stato lui? 》
Lo guardai torva e sorpresa allo stesso tempo.
Capii che si riferiva a Daniel, mi aveva sicuramente vista con lui, ma preferii continuare ad evitarlo.
Presi lo zaino e mi incamminai per scendere le scale quando lui mi prese lo zaino dalle mani e insistette per portarmelo fino al cancello.
《 Grazie. Non c'era bisogno. 》
《 Hai visto chi é stato? 》 Chiese.
E notando il mio silenzio, insistette.
《 Isabell , per favore dimmi cosa é successo. 》
Sembrava davvero preoccupato.
《 E anche se te lo dicessi? Evita di fare scenette John. Oggi mi hai dato dimostrazione di non avere alcun interesse per me e di essere uguale agli altri che ho conosciuto. Questo mi é bastato. Non continuare a fingere, non c'é davvero bisogno. 》
《 Stai scherzando? Te la sei davvero presa? 》 Disse ridendo.
《 Ciao John. 》
Gli tolsi il mio zaino dalla mano sentendo un leggero dolore alla spalla ma iniziai a camminare verso casa.
Da lontano intravidi Margaret che mi aspettava all'angolo della strada.
《 Aspetta! Non immaginavo te la prendessi. Vedo spesso le tue amiche che ti cercano, che vogliono stare con te, compresa Margaret. Volevo solo lasciarti un po' di spazio, lasciarti un po' con loro. Non avrei mai voluto evitarti.》
In questo periodo in effetti Natalie non faceva altro che prendermi in privato e raccontarmi cose sue e del suo ragazzo/non ragazzo e John l' aveva notato.
《 Potevi almemo dirmelo che avevi preso questa decisione, non credi? 》
《 Hai ragione. Mi dispiace Bell.》Disse poggiando la sua mano sul mio viso.
Mi salutò con un bacio delicato sulla fronte e lo vidi andare verso una macchina con alla guida una donna con capelli lunghi, lisci e castani che probabilmente sua madre.
Io, invece , mi affrettai a raggiungere Marg.

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