Non resisto, e ti scrivo, per una cazzata, come scriverei a un semplice amico.
Poi però parliamo di me, di come va, del più e del meno.
Siamo seri, poi scherziamo, poi ancora seri, e alla fine i miei scleri sul fatto che sto facendo tardi.
I miei dialetti improvvisati, e le tue stelline messe a caso.
E poi mi hai chiesto se provo ancora qualcosa per te.
E io
Io
Non lo so
So che mi manchi
So che ti voglio vedere
E a volte ti penso
Ancora
Ti penso quando vedo un papavero
O quando sento un profumo forte
Che non è mai il tuo
Oppure ci sono giorni in cui ti penso e basta, qualsiasi cosa accada sei un chiodo fisso, solo te per la testa.
Ti penso, vorrei scriverti senza un perché, ma tu mi pensi mai?
A volte magari ti manco?
I miei abbracci, quando ti prendo in giro, il mio modo di parlare ininterrottamente, iniziando con un argomento e finendo con un altro che non c'entra nulla.
Ti manca mai ascoltarmi?
A me manca parlarti. Uno dei pochi che mi ascoltava per davvero.
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Benvenuti nella testa di una scrittrice
PoesiaPensieri, frasi, riflessioni, momenti di crisi improvvisi in cui devo assolutamente scrivere. Chissà, magari un giorno diventeranno libri. Continente letteralmente parti di me, parole che non arriveranno mai alle persone a cui sono dedicate, ma ch...