Parte terza

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2 anni e mezzo. Fra i peggiori di una lunga serie di anni. È da qui che parte il blackout dei miei sentimenti, delle mie emozioni, della speranza in una famiglia unita, di una vita semplice, di spensieratezza e quant'altro di bello possa esserci nella vita di un misero ma umile essere umano. Questa fu l'età in cui "affrontai" la rottura della mia famiglia. Una famiglia che all'apparenza avrebbe potuto fare anche invidia a qualcuno, ma che alla fine ha fatto solo tanto parlare un paesino, in cui ognuno ha sempre da dire sugli altri, quando il marcio lo ha dentro. Inizia qui la fine fra mio padre e mia madre, non dirò chi ha sbagliato cosa, o cosa effettivamente sia successo. Alla fine, sto raccontando la mia di storia... L'unica cosa che dirò, è che io, mio padre e mio fratello, ci  ritrovammo senza una casa nostra, senza più ricordi da costruire, senza più nulla. Per fortuna un appoggio rimase da parte di mio nonno paterno, il quale ci offrì ospitalità a casa sua per il tempo necessario a costruire la nostra nuova casa, l'unica che tuttora reputo casa. Iniziano così i lavori, io nel frattempo cresco di un annetto in più. Dai 3 ai 4 anni rimasi con mia madre, poi mio padre lottò per riaverci con lui, e così fu. Finiti i lavori finalmente ci trasferimmo  e iniziammo la nostra nuova avventura.

Maledetta infanziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora