- CAPITOLO 6 -《TRA BATTAGLIE E INTRIGHI 》

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1- Uno incontro ambiguo

Donn era parecchio indaffarato nell’utilizzare i nuovi poteri del calderone.
Con l'anello di Domnu, dove era racchiuso Skayler, incanalò l'essenza di quest'ultimo nell'oggetto. Da questo rituale venne fuori un anello che copriva l'intero pollice argentato con striature verdastre. Terminata la fabbricazione del manufatto, passò ad un altro. Creò un amuleto con un diamante incastonato sopra, in cui incanalò l'essenza di Cernunnos.
Finite le sue macchinazioni, la cupa divinità notò una piuma nera scendere sulla sua spalla. Donn alzò lo sguardo non vide nulla nel suo campo visivo. Quest’ultimo si girò dopo aver sentito gracchiare alle spalle. Lì lo vide, era un corvo.
- Mórrigan, dovevo aspettarmelo!-
Così il corvo cambiò aspetto, tramutandosi in una donna, apparentemente molto giovane. La sua pelle era liscia e lucente, tanto da apparire come una perla, di cui i capelli neri. Il suo abbigliamento era composto da una mantellina viola, che gettò per terra, sfoggiando degli indumenti molto succinti rossi che andavano a coprire a malapena la parte inferiore del seno e che si fermava prima delle cosce.
- Ti sono mancata? Donny?- Disse Mórrigan con fare provocante.
- Morrix! La dea più bella che abbia mai incontrato!- Pronunciò Donn con gli occhi stregati.
- Ho un paio di cosucce da chiederti, Donny caro!-
- Tutto ciò che vuoi!-
La dea della sessualità sussurrò all'orecchio del dio della morte.
- Certamente! Solo per te!- Esclamò Donn, con sguardo perso, mentre la donna avvinghiava le sue braccia attorno a lui.
- Bene! Direi di concederci anche uno sfizio! Che ne pensi?-
Mórrigan schioccò le dita facendo apparire una nube nera nella frattura dimensionale da cui fuoriuscì un immenso letto. La dea levò il suo corto vestito dal corpo, rimanendo completamente nuda. Per accentuare il preludio di un attività sessuale tra le due divinità quest'ultima rimosse anche la veste di Donn, lasciando anche lui senza alcun vestito. I due dèi si diedero alla pazza gioia infilandosi sotto le coperte del letto appena comparso e cimentandosi nei loro affari e piaceri personali.

2- Il Tempio di Nemeton

Dopo la pesante sconfitta i guerrieri volti da sconfiggere I reietti non si diedero per vinti. Senza perdere troppo tempo al ritorno del gruppo numero uno, il secondo si accinse a partire alla volta del tesoro sacro rimanente "La lancia di Lúg". Mentre Dannan, Epona, Govannon, Arios e Wynn si riprendevano al castello di Nuada, il re degli dèi guidava la seconda squadra, composta da lui, Alwyn, Arawn, Owen e Beatrix. Il teletrasporto di Núada era diverso rispetto a quello di Epona e Dannan, infatti questo si sviluppava in orizzontale e consisteva in un tunnel di luce che riduce chilometri di distanza in qualche passo. Durante il viaggio Alwyn non faceva che rimuginare sui suoi fallimenti, continuando a pensare che forse tutto l'addestramento compiuto poteva non essere abbastanza.
- Tutto bene, Alwyn?- Chiese Owen.
Il ragazzo non ebbe la forza nemmeno di annuire.
- Si vede lontano un miglio che stai male, caro mio!- Appunto Beatrix, accollandosi agli altri due.
- Me lo sento: non ce la farò!-
- So come ti senti! Quando abbiamo dovuto affrontare mio padre, sotto a quello spirito battagliero mi sentivo proprio come te!- Rassicurò Beatrix.
- Io anche peggio per la mia famiglia che era imprigionata!-
- Ti saremo al tuo fianco sempre!- Aggiunse Owen.
I tre non fecero in tempo a finire i loro discorsi, che senza rendersene conto arrivarono a destinazione rimanendo qualche passo indietro alle due divinità.
- Allora avete finito di cincischiare? Non abbiamo tempo da perdere qui!- Li sgridò Arawn. Non si percepiva bene il suo stato d'animo per via del suo elemento che copriva tutta la faccia tranne gli occhi. Lasciava trasparire solo una rabbia irrefrenabile, come oltre ad essa e alla paura non avesse conosciuto altro.
- Rilassati, amico mio!- Rasserenò Nuada.
- Dove siamo se posso chiedere?- Domandò Owen
- Ci troviamo nel Nemeton!- Affermò Nuada.
- Adoro questo posto, avremmo potuto venire qui in luna di miele!- Esclamò nei confronti di Owen, a cui strappò un sorriso.
- Vi sembra il caso?- Disse Arawn.
I due innamorati abbassarono il capo come segno di discolpa.
- Ho già sentito questo posto, ma pensavo fosse una leggenda!- Pronunciò Alwyn.
Intorno a loro si estendeva un'immensa zona verde composta da rovi e da piante rampicanti.
- Credo sia meglio farci strada a colpi di spada!- Consigliò Nuada. Così, due divinità evocarono le loro armi e Alwyn fece lo stesso. Owen sfoderò al col tempo "la Luce di Danu" conferitagli da Dannan in cui la dea, inoltre, trasferì parte della sua essenza in modo che il ragazzo potesse usare il potere racchiuso nella spada. Gli arbusti sembravano ricrescere al passaggio dei presenti. Una strana energia si poteva percepire nella boscaglia unita al calore che aumentava man mano che si avanzava.

LAME GEMELLE 2 - LA MINACCIA DEGLI DÈI REIETTI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora