Ok, ho capito come fuggire via.
O: Prof, posso andare in bagno? È urgente.
La prof non ha opposto resistenza, ma Peter sì: mi ha stretto il braccio mentre ero già in piedi e mi ha sorriso con sicurezza.
P: Attenta, io ti controllo sempre.
Poi mi ha lasciato il braccio.
Mi sono diretta verso il bagno, sconvolta, e ho pianto, non sapevo più come reagire.
Mancava ancora mezz'ora a questa lezione infinita, ma non potevo rimanere lì anche se lo spetavo.
Torno in classe e Peter mi segue con lo sguardo fino a che non mi siedo.P: Finito di piangere?
Come fa a sapere anche questo? Avevo nascosto gli occhi gonfi e le guance arrossate lavando i il viso con l'acqua fredda, lui mi nasconde qualcosa.
O: Non riesci proprio a lasciarmi stare? Per colpa tua John non viene a scuola da giorni e sono costretta ad avere te come compagno.
Solo a sentire il nome di John, l'espressione di Peter era diventata pura irritazione. Cerca di nascondere il suo sentimento di avversità con l'indifferenza.
P: Non sono problemi miei se quel deficiente non si presenta più a scuola, è una sua decisione.
Finalmente suona la campanella e lui mi segue in giardino, io lo guardo con disprezzo e lui con gli occhi in due fessure mi osserva, poi mi mette una mano sul fianco e io cerco di dargli uno schiaffo, ma lui mi afferra per il polso e mi trascina per i corridoi correndo; noto con mia sorpresa le facce di disprezzo e gelosia delle studentesse nei miei confronti.
P: Ora tu vieni con me.
Mi porta in uno sgabuzzino e chiude la porta.
O: Questo è rapimento.
Occupato a chiudere la porta mi risponde distrattamente, ma trasmette comunque una certa sicurezza.
P: Allora perché non hai urlato?
E sorride. Sorride. Quel maledetto sorriso.
Mi guarda dall'alto al basso e sussurra.P: sei bellissima, ma saresti cento volte più bella senza vestiti.
Non capivo a pieno i suoi modi così burberi, ma lo ignoro. Lui però mi poggia velocemente una mano sul didietro.
Cerco di spostarmi ma lui mi tira per la felpa, azzerando lo spazio tra i nostri corpi.P: Ovviamente siamo a scuola e non posso farti vedere nuda da qualcuno che non sia io, perciò ho un ottimo compromesso.
Ho risposto con la prima cosa che mi era venuta in mente.
O: Chi ti dice che io voglio stare con te?
Con una risata ironica Peter afferra i lembi della mia felpa e la tira così forte da strapparla.
O: MA SEI IMPAZZITO PER CASO?
Mi guarda con soddisfazione.
P: Ecco, molto meglio.
Ora indossa questa.Mi propone una maglietta bianca e corta da femmina... Da dove l'avrà presa?
Non potevo rifiutare, sarei rimasta in reggiseno.
MentreP: Sembri una dea.
Tornata in giardino mi rimaneva attaccato e non mi levava lo sguardo da dosso.
O: Chiudi la bocca, stai sbavando.
P: Ti senti osservata... Tranquilla per i prossimi minuti chiuderò gli occhi.
Non mi ha lasciato il tempo di rispondere che mi ha baciata.
Non riuscivo a muovere un muscolo.P: Vedi? So che ti stai godendo le mie labbra.
Con mia sorpresa, vedo comparire John.
O: John, io...
Appena Peter si gira John gli dà un pugno facendogli sanguinare il naso.
Ecco ci risiamo.
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Il Cinema dell'Amore
RomantikQuesta è la storia di Olivia, la sua vita era monotona e uguale a tante altre, fino a quando non è entrata in quel cinema...