𝐜𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫. 𝟏

1.9K 50 10
                                    

*𝐫𝐮𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐚*
« Odio questo oggetto, lo butterei dalla finestra. »
Da quando non c'è più la mamma tutto è cambiato, fin quando ero piccola era solo mia madre a capirmi, a restarmi vicina e non giudicarmi mai, mi manca...

Mi alzo in piedi, e mi dirigo verso il bagno.
Apro l'acqua del lavandino, e ci immergo dentro la faccia. Mi pettino i capelli e lavo i denti.
«Buongiorno tesoro, sei pronta per il tuo primo giorno di scuola?» Non so come fa ad essere così allegro di prima mattina.

«Si, certo .» gli feci un mezzo sorriso, non ero molto in vena di parlare sta mattina. Presi dei cereali nel davanzale e un po' di latte. Ho proprio fame sta mattina, ma credo che dopo andrò a vomitare per non farmi venire i sensi di colpa.

«Amore mio, puoi andare a svegliare quel
dormiglione di tuo fratello? » Mi alzai dalla  sedia
e camminai verso camera di mio fratello  Tyler.
«Svegliati cretino, è il primo giorno di scuola ti ricordi?» Si girò dall'altro lato, quindi andai ad aprire la tenda della finestra.

«NOO. » finalmente si mise seduto sul letto e si stropicciò gli occhi.  «Loren prima che ti mandi a fanculo perché mi hai svegliato, esci da questa stanza. » prima di andarmene però gli stropicciai i capelli. «Si adesso vado. » raggiunsi la camera, aprii l'armadio, presi una felpa e dei jeans.

Mi incamminai al bagno fissandomi allo specchio, mi facevo schifo, io ero uno schifo.
Mi inginocchiai al water e vomitai tutto quello che mangiai per colazione. Mi rilavai i denti per non far sentire la puzza, mi spruzzai un po' di profumo, e presi lo zaino per andare a scuola.

Scesi in soggiorno e per puro caso mio fratello era pronto.  «Ma che è successo il principe è pronto.» Mio padre si mise a ridere, e mio fratello gli tirò una gomitata. «Su andate, sennò fate tardi, volete  che vi accompagno? » io e mio fratello ci guardammo. « No grazie, papà andiamo con la mia macchina. » disse Tyler

« Va bene. » mi stampò un bacio leggero su i capelli e uscimmo di casa. «Sali cretina. »
Aprii lo sportello della macchina, e diedi un pugno sul braccio di mio fratello. «AHI! » Risi 
«Non chiamarmi più in quel modo deficiente. »
Tyler mise in moto la macchina, e accese la radio.
Dal mio telefono misi "dangerous Woman " di Ariana Grande.

Al ritornello mio fratello si mise a cantare, a tutta voce. Pronta per la sua dote da cantante professionista, misi le dita sulle orecchie per quanto era stonato, e cominciai a cantare anche io.

All that you got, skin to skin, oh my God
Don't you stop, boy
Somethin' 'bout you
Makes me feel like a dangerous woman
Somethin' 'bout, somethin' 'bout
Somethin' 'bout you
Makes me wanna do things that I shouldn't
Somethin' 'bout, somethin' 'bout, somethin' 'bout

Dopo una decina di minuti eravamo arrivati a scuola. Era piuttosto grande, fatta di marmo bianco e qualche pezzo di legno.
«Sei pronta? » feci di  no con la testa «e poi non è molto piacevole alle 7 del mattino, sentirti cantarti Ariana Grande a squarciagola. E lasciati dire una cosa sei stonato come una campana Tyler. »

*𝐬𝐮𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚*
«Tempismo perfetto direi. » diedi un colpo al braccio di mio fratello e me ne andai.
Entrai dentro i corridoi della scuola, e cercai l'aula di informatica. Proseguii finché non mi scontrai con una ragazza dai capelli mori,lunghi.
«Scusami tanto, stai bene? » feci di si con la testa
«Sei nuova qui? Non ti ho mai vista. »

Gli porsi un sorriso e presi un profondo respiro per dirlo . «Si, mi sono trasferita da poco qui, dopo la morte di mia madre. » Fece una faccia dispiaciuta
«Mi dispiace tanto. » mi mise una mano sulla spalla. «Quindi, in che aula stavi andando? » era veramente bella, anch'io vorrei essere come lei. «Informatica. » riprese a camminare «Vieni stiamo andando nella stessa direzione. »

Entrai nell'aula, ancora non c'era il prof per fortuna. Mi misi davanti al banco della ragazza che avevo incontrato prima. Sentii un picchiettio sulla spalla. «Scusa per non avermi presentato io sono Amber. » In quel preciso momento entrò il professore, quindi non feci in tempo a dire il mio.

«Allora ragazzi, ben tornati a scuola, come sono andate le vacanze? Dunque ci sono delle novità, c'è una nuova studentessa in questa scuola, Loren Miller. Presentati per favore e vieni qui. »
Ok  Ma oggi era veramente il peggior giorno della mia vita. Mi alzai dalla sedia e mi presentai. «Ciao, mi chiamo Loren e mi sono trasferita da poco qui, spero di essere la benvenuta. »

Il prof iniziò di nuovo a parlare. «Ok, grazie tante Loren, puoi andarti a sedere , quindi iniziamo la nostra lezione. » Mi riandai a sedere mentre Amber mi fece i pollici in su', mi sento praticamente tutti gli occhi addosso.
Finita la lezione, Amber fece un respiro. «FINALMENTE, pausa pranzo ho una fame da lupi. » si alzò e si recò per uscire dalla porta. «Vieni o no? » presi lo zaino e mi alzai per andare verso Amber.

Arrivate  a mensa, ci mettemmo in fila per prendere da mangiare. «Quindi, tu come ti chiami? » Gli sorrisi. «Loren . » mi fece una faccia strana. «Loren Miller. » Nel mentre eravamo sempre più vicine a prendere il cibo.
«AHHH, vero,vero, dopo quella presentazione molto imbarazzante chi se la può scordare. »
Gli diedi un colpetto sulla spalla.

Era il nostro turno e oggi per pranzo c'era hamburger, pasta, o insalata. L' hamburger, ha troppe calorie, e anche la pasta, opterò per l'insalata. «Allora ragazze, cosa volete mangiare? » Parlò prima Amber. «Pasta grazie. »
La cuoca mi guardò. «Tu invece? » mi porse un sorriso finto. «un insalata. » La ragazza mi guardò con una faccia interrogatoria.

Dopo aver preso il nostro cibo, andammo verso un tavolo vuoto. Una voce che non avevo mai sentito si avvicinò. «Scusami e tu chi sei adesso? Un'altra sfigata grassa? Mettiti a dieta tesoro se vuoi piacere agli altri. » Amber la guardò. «Senti stronza che non sei altro, che ne dici di andare via, e farti altri ragazzi delle tue amiche? »

La ragazza se ne andò. «Loren , non dargli retta è solo una stronza egoista, lasciala stare. » Non toccai minimamente l'insalata, e mi dirisi in bagno. Mi scese qualche lacrime,ci vedevo tutto appannato, e mi scontrai penso un ragazzo. «Scusami tanto, mi dispiace. » Gli porsi la mano per aiutarlo ad alzarsi. «Perché piangi? » mi misi una mano per coprirmi la faccia. «Non sono affari tuoi. » così corsi per il lungo corridoio, finché non arrivai al bagno.

*𝐒𝐮𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚*
Finalmente è finito il mio primo giorno di scuola, e anche di inferno.

Falling in love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora