Una storia per le stelle- Pt. 1

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Prima, Nebulosa

Sin dalle origini del mondo erano esistite storie sussurrate sotto le stelle, baciate dal chiaro di luna e abbracciate dalle ombre; oppure narrate sotto il sole, distese fra i campi e le spighe dorate e fra il lieve ondeggiare nella brezza di fiori e freschi ciuffi d'erba, verdi come la speranza di una nuova stagione che portavano con sé.

Vi erano poi storie nate nel buio degli universi più oscuri o nel chiarore di cieli tersi e luminosi; storie nate sotto una buona o cattiva luce; storie che passavano di bocca in bocca, di generazione in generazione, sino a crescere così tanto ed essere così articolate ed eccezionali da divenire mitiche come le loro antenate.

E, infine, ce n'erano altre di cui era solo proibito pronunciare il nome, tenute segretamente sotto chiave e senza alcuna possibilità di librarsi fra le bocche e la gente del mondo.

Erano queste le storie che, però, più catturavano l'attenzione di coraggiosi avventurieri, cacciatori e custodi di racconti perduti.

Loro erano uomini e donne speciali, diversi da quelli normali: infatti, non si limitavano a esplorare il mondo esterno e ciò che apparentemente aveva da offrire, ma si gettavano a capofitto nell'impossibile, nel nulla e nella speranza di provare quel brivido che il sole e la luce non avevano loro concesso; quel brivido che si poteva provare solo stando nell'ombra, avvolti da nastri di tenebre e di fumo che gli sussurravano nomi, parole e fatti straordinari che mai avrebbero pensato di poter udire.

Ma si trattava, purtroppo, di parole che avrebbero segnato la loro condanna.

Eppure sbocciò l'amicizia tra coloro che erano soli, emarginati, esclusi da tutto e da tutti solo perché diversi.

Perché magici e speciali.

Perché capivano quale fosse la realtà sull'origine del mondo.

Perché sapevano e desideravano mostrare ad ogni essere del pianeta ciò che la maggioranza preferiva nascondere e custodire gelosamente per l'eternità.

Tali erano gli avventurieri divenuti personaggi secondari, imprigionati nello sfondo per dar luce a coloro che nel loro silenzio e nella loro ipocrisia venivano presentati come degli eroi, dei gran signori salvatori della razza umana.

Ma loro non si arrendevano di certo! Erano soli, vero, e nessuno li ascoltava poiché accusati di essere dei pericolosi ciarlatani ma, nonostante le dicerie, ogni tanto qualcuno prendeva coraggio e si abbandonava  all'incantevole fascino delle loro storie, lasciandosi trasportare così tanto dalla loro voce da divenirne quasi parte.
Da diventarne essi stessi dei protagonisti. Così facendo, riuscivano a seguire il movimento dei loro sogni e di quelle stelle che ne erano la guida, la matrice di ogni racconto.

Si riunivano fra loro, si aiutavano e si sostenevano a vicenda, chiudendosi in cerchio attorno ad un falò sotto la luna piena e con il firmamento ad ascoltarli con ansia, trattenendo il respiro dinanzi alle loro mitiche avventure che ben presto le avrebbero raggiunte: sarebbero così state cucite nuove stelle su quella tela scura nata per far sperare là dove la luce non era abbastanza per guidare le anime perse nel buio, annegate in mari di ansie e paure.

E su queste stelle vivevano gli avventurieri che, secoli e millenni or sono, si erano sacrificati in nome della vita e della libertà di esprimersi, riscrivendo il destino con le proprie mani e non lasciandolo in mano ad un mondo che invece lo avrebbe schiacciato e, infine, distrutto; eliminato dai libri di storia come se non fosse mai esistito, troppo pericoloso per esser solo nominato o imprigionato tra le pagine o i papiri.

Le Stelle Di JulesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora