•Why me?•

41 4 0
                                    

(il giorno dello scontro, 21:30)

Eravamo diretti al luogo dello scontro, con tutto il nostro esercito al seguito. 

"Dunque ci siamo..." mormorò Ume, io annuì, ero più nervosa di quanto ci tenessi ad ammettere "Sarà un trauma, me lo sento" intervenne Yukiko, aveva terribilmente ragione, chi sarebbe sopravvissuto avrebbe vissuto con il sangue dei propri compagni sulla coscienza, per non essere riusciti a salvarli "Dobbiamo proteggere quelli più deboli, e non dobbiamo montarci la testa se all'inizio sembra andare tutto bene, la situazione si può capovolgere in pochi minuti" spiegai, girammo l'ultima curva che portava alla vecchia ferrovia e i nostri avversari erano già lì "Cosa ci fanno qui? Siamo venuti in anticipo proprio per studiare il posto..." si lamentò Ambro "Hanno pensato proprio a tutto" aggiunse il fratello.

"Muoviamoci" dissi scendendo dalla moto, tutti mi seguirono, avanzai fino a trovarmi davanti a Mikey che non distoglieva lo sguardo da me neanche per un secondo ma Sanzu interruppe il momento "Ecco qui l'Angelo Caduto!" urlò rivolto a me, l'angelo...caduto? "Non lo sai? Qui nella Kanto ti chiamiamo così!" continuò lui probabilmente notando il mio sguardo confuso "E ti rispediremo nell'inferno da dove sei venuta!" che pessima battuta... "Gli angeli caduti rimangono sempre angeli, vengono dal paradiso, non dall'inferno, idioti!" urlò Yukiko, "Se volete fare i fighi almeno Aprite un libro di letteratura prima!" lanciandosi su Sanzu insieme a Sumi "Lo scontro è iniziato!" urlai, ma rimasi immobile...come fece Mikey, anche Koemi e Ume erano rimaste con me "Voglio che state a controllare se tutto è apposto, se qualcuno è in difficoltà aiutatelo" loro obbedirono. "Rimani con le mani in mano,Y/n?" la voce di Kakucho ruppe il mio silenzio mentale "Vattene Kakucho, sto aspettando che Mikey esca dal suo buco" sputai, rimanendo immobile "Sei diventato più fastidioso dalla morte di Izana" lui sobbalzò "E tu troppo sicura di te" ribatté lui, scoppiai a ridere, "troppo sicura di me?"domandai, lui non aveva idea.., probabilmente perché non sapeva cosa dire cercò di tirarmi un pugno "Ti ho detto non mi interessi" lo scansai con un calcio talmente forte che venne scaraventato ai piedi di Mikey "Arrivo Mikey!" Mi lanciai su di lui ma tanti,troppi, uomini mi vennero addosso "Codardo!"

Sumi pov

"Certo che siete impegnative ragazzine!" esclamò Sanzu massagiandosi la tempia,io e Yukiko eravamo distrutte, nonostante fossimo due contro uno, eravamo in netto svantaggio in quanto il nostro avversario non si preoccupava di fare a botte, usava un arma, Yukiko si era presa i colpi peggiori e ovviamente non riusciva a muoversi, dovevo mantenere la calma.. solo i deboli si fanno prendere dell'ansia "Che c'è non hai più molta voglia di attaccare?" ridacchiò Sanzu "Yuna vi ha affidato una missione suicida, perché la ascoltate ancora?" non mi sarai mai arresa, non avrei mai tradito Yuna, quella ragazza aveva sofferto più di tutte noi messe insieme "MAI! A COSTO DI MORIRE!" Urlai, la sua espressione sembrava dire 'va bene, ti accontento subito', ma mi accorsi troppo tardi che aveva tirato fuori la sua Katana, serrai le palpebre aspettandomi di sentire un dolore lacerante, ma questo non arrivò, L'unica cosa che sentì fu il peso di Yukiko addosso,perdeva sangue, mi aveva protetta nonostante le sue condizioni.. no.no.no non doveva andare così "YUKIKO!" urlai, cercando di rianimarla "YUKIKO!" Sanzu guardava la scena completamente in silenzio, ma con il solito ghigno in faccia "Che ragazza stupida.. mi chiedo come abbia fatto a muoversi però.." la rabbia mi ribolliva nel petto ma non potevo perdere la calma.. lo avevo giurato molti anni fa

FLASHBACK

Mia madre è sempre stata una donna solare e calma, non mi ricordo di averla vista mai arrabbiata o triste, neanche nel suo letto di morte...

"Mamma, tornerai a casa presto vero?" domandò la me di 10 anni, la mamma sorrise generosamente "Se i dottori stabiliranno che sono guarita, tornerò subito da voi" mia sorella Shizue sembrava preoccupata, ma la mamma diceva che andava tutto apposto e io le credevo, finchè un giorno Shizue non entrò in casa piangendo, dicendomi che nostra madre era morta, il giorno non ho versato una lacrima, ho solo giurato che sarei diventata come lei, che non avrei mai smesso di sorridere, che non mi sarei mai più arrabbiata, come lei, ma adesso era diverso, stavo tremando, ero un misto tra paura e rabbia...

||°⁓•Blood Sacrifices•⁓°||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora