2012 prefettura di Tokyo - Passato - Hiroshi POV
Quello schiaffo me l'ero proprio meritato, non c'era nulla da obiettare! con le miei stupide parole avevo appena ferito una persona. La cosa peggiore di tutto questo è che ne ero pienamente consapevole!
In tutta quella baraonda che si era creata, ciò che mi meravigliò fu che quello smacco morale arrivò dalla ragazza più dolce e tranquilla che avessi mai conosciuto. Quanta forza aveva in quelle mani? sentivo ancora il dolore espandersi per tutto il lato destro della mia faccia.
La vidi scansare i nostri compagni di classe e puntare quel dito tremante contro di me. Immobile rimasi ad ascoltare in silenzio ciò che avesse da dirmi di così tanto importante. Non ci potevo credere, etichettare me e la mia famiglia come persone patetiche non era da molti! Mi sarei dovuto sentire mortificato da quelle parole, forse, era proprio quello il suo intento ma, non lo fui affatto perché dopotutto, anche io la pensavo nel medesimo modo.
Finalmente qualcuno aveva avuto il coraggio di dire apertamente cosa gli frullava per la testa senza pensare alle possibile conseguenze che quell'atteggiamento avrebbe potuto recare. Altro che questo branco di ipocriti che avevo al mio fianco...
Fin da quando ne ho memoria, tutte le persona che ruotavano attorno a me, sono sempre state intimorite del pregiudizio. Avevano il terrore che con una parola in più alle persone giuste, sarei stato in grado di rovinare la loro esistenza e quella dei propri famigliari! ma io, non ero quel genere di persona...come invece poteva essere mia madre.
Io, volevo essere diverso dalla mia famiglia. Cancellare per sempre quell'etichetta che mi era stata cucita addosso senza conoscermi realmente! anche se ammetto, alcune volte non era affatto semplice.Oltre ad Aname, in quei pochi secondi, Shinju era stata una delle poche persone sincere che avessi mai incontrato.
La vidi allontanarsi il più velocemente possibile da noi. Immaginai che fosse sul punto di crollare da un momento all'altro! come biasimarla.
Conoscevo pochi dettagli sul suo conto, quelli basilari...sapevo perfettamente che fosse l'unica Omega in una famiglia di Alpha. Era brava a nascondere le sue reali emozioni. I suoi famigliari le avevano insegnato bene...
Quegli sciocchi di Milo e gli altri erano così intenti ad insultarla che scommetto non si erano minimamente resi conto di quella leggera fragranza muschiata tipica della paura che aleggiava nell'aria. Nonostante fosse terrorizzata, lei mi aveva affrontato.
Sentii i ragazzi inveire nuovamente contro Shinju. Adesso stavano esagerando! se durante le prese in giro dell'ultimo anno ero rimasto in silenzio, ora non potevo più far finta di nulla. Gli azzittii di colpo lasciandoli leggermente frastornati da quella mia reazione. Sicuramente si aspettavano più che altro che anche io mi sarei unito al coro dopo l'umiliazione che avevo appena subito ma, non potevo.
Io, mi stavo innamorando di Shinju sempre di più ogni giorno che passava...
Era la prima volta che lo ammettevo apertamente anche a me stesso! era proprio così, innamorato di un'Omega che non aveva nemmeno avuto il suo primo rut.
Raccolsi la sigaretta da terra, non volevo di certo sprecarla! ed inspirai profondamente. La nicotina ricominciò a circolare nei miei polmoni e con una maggiore consapevolezza dei miei sentimenti, iniziai a ridere incontrollabilmente mentre continuavo a fissare quella esile figura allontanarsi sempre di più.
- si merita una punizione Hiroshi, non puoi lasciarla andare via così come se nulla fosse -
Ancora con questa storia? Presi quello sciocco che aveva appena avuto il coraggio di parlare per il colletto della divisa e lo fissai dritto negli occhi. Rabbia...era questa l'emozione che stavo emanando in quell'istante.
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An Alpha to hate
RomanceLa vita per un Omega non è per nulla facile. Lo sa bene la nostra protagonista che dovrà affrontare la proprio esistenza davanti a una società che l'ha già etichettata.