Capitolo 5

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Prefettura di Tokyo 2023 - Presente -  Nara POV

Il suono incessante della sveglia risuonò imperterrito in tutta la stanza oltre che nelle mie orecchie finché non la spensi con decisione. Perché il risveglio doveva essere sempre così traumatico? quello di oggi poi, era peggio del solito. Non solo una incessante pioggia aveva fatto capitolino in città da oramai un paio di giorni riducendo drasticamente le mie ore di sonno ma, per quella mattina, aveva deciso di farmi visita anche un tremendo mal di testa! Era come se una morsa da falegname mi stesse spremendo le tempie ogni secondo sempre più forte.

Iniziare così una nuova settimana lavorativa non era di certo il massimo della vita. A quanto pare, ieri sera con Ania avevamo leggermente esagerato con le birre o almeno la sottoscritta lo aveva fatto! Non ricordo nemmeno a che ora la mia amica se ne fosse andata o che cosa ci eravamo dette dopo essere entrambe scoppiate in lacrime al termine dell'ennesimo drama che stavamo seguendo. A dire la verità, in tutto quel trambusto, non rammento nemmeno come fossi finita a letto! forse, gattonando o peggio ancora, era stata Ania stessa a coricarmi come una bambina. Ero messa davvero male...

Lei, anche se molti l'han sempre definita inespressiva, in realtà, era sempre gentile nei miei confronti. Nonostante da circa un anno, avesse trovato una persona da amare, non perdeva occasione di farmi compagnia soprattutto nei periodi in cui, per un motivo o l'altro, ero giù di corda.

Mi voltai a pancia all'aria e allargai le braccia intenta a fissare per un istante il soffitto dove una macchia di indecifrabile colore si stava espandendo a vista d'occhio! sarebbe stato il caso di avvisare il proprietario? o forse, avrei dovuto prender coraggio ed andare direttamente a bussare al mio vicino del piano superiori? che cosa stava mai combinando in quella abitazione? possibile che non si accorgesse di una perdita del genere? ogni giorno che passava, quel posto diventava sempre più una catapecchia ma era ciò che mi potevo permettere con il lavoro che mi ritrovavo.

La pioggia picchiettava incessantemente lungo la grondaia esterna che ricopriva l'intero balcone comunale. Non sono molto amante di questi fenomeni atmosferici, mi mettono solo tanta nostalgia e una strana sensazione di inadeguatezza. Preferisco di gran lunga le giornate soleggiate e con un filo di brezza sbarazzina che si diverte a smuovere leggermente i capelli dei passanti.

Dovevo alzarmi il prima possibile da quel letto altrimenti, mi sarei di nuovo riaddormentata sprofondando ancora una volta fra quelle calde coperte.

Guardai per sicurezza l'ora. Il display rosso che andava a formare l'orario diurno lampeggiava, segno che precedentemente la sveglia l'avevo solo silenziata e non spenta del tutto. Avrei voluto che anche il mio risveglio fosse come quello dei film! aprire lentamente gli occhi materializzando la figura sorridente del mio fidanzato accanto a me che mi regalava un dolce bacio sulla fronte come augurio per la nuova giornata. Lo trovavo un gesto così intimo e speciale.

Mi ero ripromessa, viste le precedenti relazioni, che avrei chiuso definitivamente con l'amore ma, stavo mentendo a me stessa! alla fine, anche per un sciocco drama romantico, finivo sempre in una valle di lacrime immedesimandomi nella protagonista.

Tornai alla realtà ed osservai il posto sul lato sinistro del mio letto matrimoniale. Era vuoto, perennemente e dannatamente vuoto...


Dopo essermi laureata ed aver trovato un posto fisso, avevo deciso di lasciare la casa di famiglia per questo piccolo appartamento di soli quaranta metri quadrati alla periferia della città. Avevo bisogno della mia libertà, avevo bisogno dei miei spazi...

Sapevo che i miei fratelli mi volevano un mondo di bene ed erano pronti a proteggermi in ogni circostanza ma, avevano costantemente paura che l'assenza del rut mi avrebbe ancora di più emarginata dalla società e con il passare degli anni, stavano diventando troppo apprensivi nei miei riguardi e soprattutto soffocanti. Come loro amavano la sottoscritta, io amavo incondizionatamente ognuno di essi e non ritenevo affatto giusto che perdessero parte del loro prezioso tempo per stare dietro alla loro sorellina Omega! dopotutto, anche loro avevano il lavoro a cui pensare, oltre che la propria vita privata...

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