La presunta Ginny

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Hermione era in infermeria ad aspettare che Harry desse qualche segno di vita, ma tutte le sue speranze si dissolsero dopo tre ore di silenzio assoluto. La grifondoro stava per preoccuparsi seriamente ma, prima che la sua mente potesse iniziare ad immaginare il peggio, tutto lo spazio dei suoi pensieri venne occupato da una scena alquanto bizzarra.
Una ragazza uguale a Ginny, alla sua Ginny che ormai giaceva inerme nello studio di Silente, stava parlando con un Ronald alquanto preoccupato.
Quando i due ragazzi entrarono, peró, Hermione rimase letteralmente senza parole. I capelli rossi incorniciavano il viso della ragazza, su cui era dipinta un'espressione tanto spaesata quanto conosciuta dalla nostra Hermione, un'espressione che apparteneva a Ginny Weasley.
Ron si accorse dell'espressione confusa dell'amica e corse verso la grifondoro, urlando un confuso "Ti devo parlare Herm".
Intanto la presunta Ginny si stava sdraiando sul lettino dell'infermeria, dove presto accorse madama Chips accompagnata da Silente.

"Ron, ci lasci soli per favore", disse Silente con calma, "dovremmo parlare con sua sorella."
Ron sorrise poco convinto e si allontanò, andando verso l'amica.

"Hermione non devi preoccuparti, è una storia complicata ma posso spiegarti. Ginny non era morta, era solo in uno stato di trance provocato probabilmente da una pozione ancora sconosciuta. Aveva il cuore fermo, ma il suo corpo continuava a vivere, come anche la sua mente. Pensiamo sia per colpa di una pozione e non di un incantesimo perchè dice di ricordare una goccia rossa che cadeva e, anche se le informazioni non sono molto attendibili, è il nostro punto di appoggio quel poco che lei ricorda."

Hermione si guardò intorno spaesata, come a cercare una telecamera nascosta che riprendeva la sua reazione a quel demenziale fiume di parole.
Trasse un respiro profondo e mormorò, con voce strozzata, "Cos'altro ricorda?"
"Solo dei capelli biondi che volavano dietro ad un mantello."
"Draco", disse Hermione, dirigendosi a grandi falcate verso il dormitorio della sua casa.

Goccia rossa. Morte apparente. Pozione.
Quelle parole vagavano per la mente di Hermione come condotte da un filo invisibile.
Apparenza. Rosso. Morte. Pozione.
Pozione. Rosso. Morte. Apparenza.
Pozione rossa che provoca la morte apparente.
Hermione avrebbe giurato di aver già sentito parlare di qualcosa del genere, visualizzava quasi la faccia di Severus Piton che, con tono freddo, scandiva queste stesse parole, associate ad un nome ben preciso: Distillato della Morte Vivente.

"Distillato della Morte Vivente".
Albus Silente disse queste parole con una sicurezza tale da far impallidire chiunque avesse osato obiettare.
"È l'unica soluzione, l'unica pozione capace di dare questi effetti e che risponde alla descrizione della signorina Weasley."
Madama Chips guardò il preside, con aria pensierosa, poi iniziò ad annuire vigorosamente, "Si, si. Ha ragione preside, ha ragione. É proprio quello, è quello, che intuito preside, ha ragione, ha ragione", disse in preda all'euforia. "Abbiamo risolto il mistero preside, l'abbiamo risolto."

"Avete risolto uno dei misteri", pensò Harry, sentendo la conversazione.
Infatti il piccolo Grifondoro continuava a chiedersi chi avesse osato somministrare a Ginny quella pozione e perchè lo avesse fatto, cosa che non era ancora chiara a nessuno. Cercava di rimettere apposto i pezzi mancanti per ottenere il quadro perfetto della situazione, cosa che di solito faceva Hermione ma che, in sua assenza, non poteva di certo affidare a Ron, quando un dolore lancinante alla testa lo riportò tra i pensieri dei Mangiamorte.

"Quindi la Weasley non é morta?"
"Il suo cuore non batteva, io non so come sia possibile."
"È un vizio di famiglia non capire quando qualcuno è morto davvero, eh Lucius", sputò una Bellatrix Lestrange alquanto disgustata.
"Non devi neanche permetterti di parlare di mia moglie in questo modo, Lestrange, ti ricordo che il signore Oscuro ha lasciato a me la sua profezia."
"L'ha lasciata a te solo perché sei un codardo e sapeva che ti saresti salvato sicuramente, visto che non hai il coraggio di combattere."
"Pensiamo a quella e non ai nostri litigi."
Bellatrix guardò Lucius con aria di superiorità e mormorò, rigirandosi la bacchetta tra le mani "dobbiamo solo raccogliere i seguaci del Nostro Signore e portarli qui."
"In quanto all'unico sopravvissuto?"
"È ovvio che parliamo di Potter, dobbiamo solo riuscire a prenderlo e seguire la formula."
"Quella formula?", chiese Lucius spalancando gli occhi.
"Quella formula.", asserì la Lestrange, accompagnato la frase con una sonora risata.

Buonsalve ragazzuoli, finalmente sono riuscita ad aggiornare.
Questo è un capitolo di introduzione, nel prossimo succederanno davvero tante cose, che probabilmente comporteranno un mucchio di folla inferocita davanti alla mia porta di casa, ma per voi questo ed altro.
Vi voglio ringraziare per le dodicimila visualizzazioni.
Cioè dodicimila. DODICIMILA. D O D I C I M I L A.
Siete davvero fantastici (è quello che scrivono tutti, ma non mi viene una frase migliore quindi amatemi comunque *manda abbracci virtuali in giro*)
Un abbraccio particolarmente spezzaossa a @raffa_malfoy @that_ravenclaw_girl @mangafandomlover18_ e @_mika_ff che mi rallegrano le giornate (momento sentimentale) con i loro ventordici commenti (quasi ad ogni capitolo) æw.
Ora mi dileguo, baci xx

L'ultima goccia [dramione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora