La luce dorata del tramonto colorava il cielo di Miami mentre Sofia passeggiava lungo il lungomare. Era una serata calda e tranquilla, e la brezza marina le carezzava il viso. Era un momento di riflessione, un'occasione per mettere ordine nei suoi pensieri dopo tutto ciò che era accaduto.
Mentre camminava, il suono dei passi delle persone intorno a lei si mescolava con il rumore delle onde che si infrangevano sulla riva. Era come se la città fosse viva e pulsante, e Sofia ne era parte integrante.
Tuttavia, il destino aveva preparato un colpo improvviso che avrebbe cambiato tutto. Mentre attraversava un incrocio, un veicolo senza controllo venne verso di lei a una velocità sconvolgente. Sofia ebbe appena il tempo di voltarsi prima di essere investita.
Un urlo di terrore si diffuse nell'aria, ma fu soffocato dal suono dell'impatto. Il mondo sembrò fermarsi per un attimo, e poi tutto svanì.
Le luci dell'ospedale lampeggiavano e il suono dei monitor riempiva l'aria. Sofia giaceva immobile su un letto, il volto pallido e il respiro flebile. Era stata portata d'urgenza in ospedale dopo l'incidente, ma ora il suo destino era avvolto in un velo di incertezza.
I medici e gli infermieri si affrettavano intorno a lei, cercando di stabilizzare la sua condizione. Le ferite erano gravi, ma era sopravvissuta all'impatto. Tuttavia, c'era qualcosa di ancora più preoccupante: Sofia era entrata in coma.
Bella era stata chiamata d'urgenza in ospedale quando aveva ricevuto la notizia. La sua espressione era una miscela di paura e angoscia mentre si avvicinava al letto di Sofia, stringendo la sua mano con delicatezza.
"Sofia, per favore, svegliati. Hai bisogno di lottare, di tornare da noi," sussurrò, il suo volto bagnato dalle lacrime.
Charles era stato informato dell'incidente e si precipitò in ospedale, il cuore in gola. Vedere Sofia così vulnerabile e immobile lo colpì dritto al cuore. Si avvicinò al suo letto, la mano di Bella ancora intrecciata alla sua.
"Non possiamo arrenderci, Sofia. Hai bisogno di combattere, di tornare da noi," disse Charles con voce ferma, la sua espressione piena di preoccupazione.
I giorni passavano, e Sofia giaceva inerte, immersa in un sonno profondo. I medici facevano tutto il possibile per mantenerla stabile, ma la speranza sembrava farsi sempre più sottile.
Bella e Charles si alternarono accanto a lei, parlandole come se potesse sentirli. Raccontavano storie, ricordi condivisi e speranze per il futuro. Erano determinati a tenerla vicino, a farle sentire la loro presenza.
Una notte, mentre erano entrambi accanto a lei, Charles prese la mano di Sofia con delicatezza. "Sofia, so che sei forte. Hai dimostrato la tua forza in tante occasioni. Abbiamo bisogno di te qui, con noi. Non possiamo permettere che questa sia la fine."
Bella annuì, le lacrime scivolavano lungo le sue guance. "Sofia, sei una lottatrice. Hai sempre affrontato le sfide con coraggio. Ora è il momento di lottare ancora una volta."
Le loro parole sembravano perdersi nell'aria, ma entrambi sentivano che dovevano restare vicino a lei. Era un momento di sospensione, un periodo in cui la speranza e il timore si scontravano.
E mentre Sofia giaceva in coma, lottando tra la vita e la morte, il mondo intorno a lei continuava a girare. Era un colpo di destino che aveva cambiato tutto, e ora tutto dipendeva da quanto fosse forte la sua volontà di sopravvivere.
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Cuori in pista a MonteCarlo; Charles Leclerc
FanfictionSofia Valero, una brillante stilista di moda con sede a Barcellona, ha sempre vissuto per la creatività e la bellezza. Quando le sue idee sembrano esaurite e la sua vita diventa monotona, decide di prendersi una pausa e vola a Montecarlo per trascor...