Sfogliavo il libro, era vecchio le pagine ingiallite e le scritte quasi consumate, ma lo tenevo con cura nelle mani come se fosse un gioiello prezioso.
Lèssi tutto, non tralasciai neanche una virgola, ogni forma d'odio di quei personaggi sembrava trapassare il libro e giungere a me che con ansia tracciavo il dito sulla pagina polverosa, come potevo non amare un libro che immerge il tuo animo nella sua storia, così guardai la copertina ancora una volta prima di chiuderlo e riporlo in quegli scaffali vecchi e maestosi. Erano librerie più alte di me che contenevano libri vecchi, caratterizzate da copertine di pelle, per poter raggiungere i libri più in alto serviva una scala che non sapevo minimamente dove fosse, o in realtà non me ne curavo più di tanto infondo i libri in alto gli lasciavo a quelli più alti di me.
Aprii uno spazio tra i romanzi per poter riporre quello che avevo, con cura, finito di leggere. "Quanto deve essere bello scrivere un libro..." sussurrai,
"tutti possono scrivere un libro" ;mi giunse voce all'orecchio, ero curioso e fissai l'anziana signora, che con calma continuò a parlare "anche io ne ho scritto uno ed è davvero lunghissimo" la guardai sbalordito, stavo parlando con un autrice di un libro ?! I miei occhi si illuminarono e senza pensarci chiesi "posso leggerlo?", lei soffocò una risata non capivo perché ridesse, "il mio libro è molto personale, solo io posso sfogliarlo" disse la signora, ma prima ancora di elaborare un botta e risposta lei riparlò "anche tu ne stai scrivendo uno ora" mi disse e si avvicinò di più a me "si chiama vita" e allora si che rimasi sorpreso mentre ero immobile avvolto da mille pensieri, potevo scrivere un libro ? E lo stavo già facendo ? E mentre pensavo la signora scomparì tra gli scaffali, tra i libri che contenevano più o meno pagine del suo.
Quando crebbi lo capii, capii quello che quella signora voleva dirmi, ognuno scrive qualcosa, scrive la sua vita, ha un mare di pagine bianche e tanti pastelli... o penne o matite, e poi si riempie il tutto; numerato da giorni, da ore, da anni, costruito da ricordi e fortificato da mille emozioni.
Da bambino avevo tanti pastelli, ma andando avanti il mio libro è diventato pieno di pagine scritte con inchiostro nero, con calligrafia disordinata e trascurata.
Il mio libro non mi è mai piaciuto più di tanto.
-𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑔𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑜𝑠𝑎𝑚𝑢 𝑑𝑎𝑧𝑎𝑖, 𝑖𝑙 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑖𝑔𝑖𝑜
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Le pagine di Dazai Osamu
RomanceDopo un incontro con una vecchia signora Dazai guarda la vita come se fosse un libro da completare raccogliendo tanti ricordi. Forse qualche capitolo potrebbe contere azioni fuori dai personaggi, spero non sia frequente. Buona lettura !!