Per due anime perse come le nostre la ricerca di qualcosa era un taboo, anche solo dedicarsi a un hobby non era pensabile.
Con tutto quello che avevamo da fare il cambiamento, il divertimento e la vita in generale non era mai possibile da concepire.
Una cosa amavo fare, suonare il piano, non per scherzo, lo amavo davvero, quando passavo le mie dita su quei tasti abbassandoli per creare sinfonie armoniose la mia mente viaggiava, e viaggiava davvero, vedevo posti in cui non ero mai stato, sentivo suoni, odori, conoscevo persone nuove, era tutto nella mia testa e nel mio cuore.
Suonavo per me, perché mi piaceva, non adoravo che si venisse a sapere questo mio talento, se suonavo da solo potevo immaginare tutto andare diversamente, i tasti e le note si indicevano in quel libro perfettamente creando un opera d'arte e io amavo le opere come quelle.
Ma poi il pianoforte scomparì, nella sala non c'era più, rimase solo il suo sgabello, mi ci sedei e chiusi gli occhi mentre viaggiavo di nuovo, le mani sospese in aria e abbassai un dito, poi un altro e un altro ancora e mentre lo facevo sulle mie dita sentivo il mio amato piano i suoi tasti abbassarsi e alzarsi lentamente, sentivo le note comporsi e un brano a me noto cantare, viaggiavo in continuazione dove di preciso non ricordo ma erano belli e li vivevo veramente.
Peccato che poi anche lo sgabello sparì, pertanto tutt'ora posso sognare e sentire le note armoniose che tanto amavo incise nel libro.
Potrò mai mostrare a chuuya quello che amavo fare ?
-𝑠𝑢𝑜𝑛𝑒𝑟ò 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑒 𝑐h𝑢𝑢𝑦𝑎
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Le pagine di Dazai Osamu
RomanceDopo un incontro con una vecchia signora Dazai guarda la vita come se fosse un libro da completare raccogliendo tanti ricordi. Forse qualche capitolo potrebbe contere azioni fuori dai personaggi, spero non sia frequente. Buona lettura !!