my medicine

Connor

flashback
<Parto subito, arrivo.> Mi disse Sal prima che io parcheggiassi ed entrassi nella proprietà. La proprietà di Josh Turner. Non è la prima volta che ci entro e non deve neanche essere l'ultima. All'inizio lui e mio padre erano amici, ottimi amici. Ma poi quando sono nato io mio padre ha deciso di lasciare perdere il piano che aveva in mente Josh e non lo aiutò.
Da allora Josh c'è l'ha con mio padre e soprattutto con me, mi da la colpa che io sia nato e che questo ha causato l'annullamento del piano. Mio padre però, mi aveva detto che se anche io non fossi nato il piano non si sarebbe concluso perché avrebbero dovuto fare fuori un caro suo amico e per questo mio padre avrebbe fatto di tutto per non farlo accadere.
Ora mi ritrovo qua. Nell'entrata della sua proprietà per discutere di una faccenda accaduta per causa di un mio uomo. Però siamo ora siamo pari. Prima ero contrario che Hansel, un mio caro amico di università, che ora lavoriamo insieme sia per architettura che per affari tutti fuorché legali, avesse ucciso un uomo di Josh. Ma quando ho saputo il motivo ho fatto tutto tranne che arrabbiarmi con lui. Avrei fatto la stessa cosa. Se sarebbe successo a mia sorella l'avrei fatto anche io. Non me ne sarebbe fregato se fosse stato un uomo di Josh o di altri anche più pericolosi. L'avrei fatto. Quell'uomo ha meritato di morire. Era solo un viscido. Non era la prima volta che lo faceva.
Ora sta a me e a Josh discuterne. Spero solo che Sal con la sua porsche si muova.
Ora di entrata 19:57.
*
Quest'ora rimbomba nella mia testa da sempre. L'ora in cui stavo andando contro la morte non si può dimenticare.
< Connor ma mi ascolti?!. È importante.>
< Ah si, minchia, Sal. Scusa ero perso nei miei pensieri.>
<Ancora quell'ora in testa.?>
< Già. non esce dalla mia mente ormai.>
< Dovresti ricordarti il modo in cui il fantastico Sal, non ché avvocato e tuo migliore amico ti abbia salvato il culo.>
< Oh ma stai zitto.> E ridemmo insieme.