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«no asp--COSA!?» urlai. Mia madre rimase impassibile «non mi dire che vuoi davvero invitare Oscar qui, insomma... quell'Oscar?» mia madre sospirò

«si tesoro, quell'Oscar» Ripeté facendomi il verso

«Perché? é grande, può sopravvivere benissimo da solo» Ero incredulo. Io quel moccioso non volevo averlo in casa mia.

«Quel ragazzo è fragile, a visto morire la sua famiglia davanti ai suoi occhi, l'unica cosa che gli restava era tuo nonno, e adesso se ne andato anche lui. Ha bisogno di qualcuno che lo aiuti, e pure tu, lo vedo che soffri; magari insieme potete aiutarvi»

Ma che cavolo? Io non avevo bisogno di nessuno, tanto meno di un ragazzino che faceva così tanto pena a mio nonno che aveva deciso di adottarlo.

«Non mi importa mamma, cosa succederà una volta che sarà arrivato qui? Lo vuoi mandare a scuola? Se è davvero "fragile" come dici, i bulli non ci metteranno nemmeno un secondo per incorniciarlo come "vittima dell'anno"»

«per questo conto su di te per proteggerlo»

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso

«Ti sembro per caso una cavolo di babysitter?!» alzai il volume della voce «Non me ne frega, ok? Quel bamboccio può andare a vivere da solo, se la può cavare, ho cose più importanti a cui pensare»

Capii di aver detto la cosa sbagliata dallo sguardo che mia madre mi lanciò

«Ho preso una decisione, non importa la tua opinione, tra una settimana sarà qui, se proprio non lo sopporti, beh...» fece un gesto distratto verso la porta «per me puoi anche andartene, dopotutto, te la puoi cavare»

Guardai il biscotto ormai sciolto dentro la tazza stringendo i denti. Mi alzai e feci per andarmene quando mia madre mi richiamò

«Jared?» la guardai «In cantina c'è una brandina, quando hai tempo prendila e mettila in camera tua» continuai a fissarla in silenzio, facendo finta di non capire «non ti aspettavi mica che avrei fatto dormire Oscar in salone con questo freddo vero?»

«No, ovviamente, non fa niente, sarà bellissimo condividere la stanza con lui, perdendo tutta la mia privacy» sorrisi ironico, per poi dare un calcio alla porta.

Girasoli in invernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora