«Terra chiama Jr, ripeto, terra chiama-» alzai gli occhi verso Rose. «oh! Ti sei accorto che esisto, che bello ora svengo» si accasciò sul banco con fare teatrale, la ignorai. Lei intanto mi portò piano via il pranzo da sotto il braccio
«Lo sai che ti vedo vero?» lei imperturbabile mi prese il piatto e iniziò a mangiare tutto quello che c'era dentro
«Beh, sai, recentemente ho scoperto di non essere un fantasma quindi... si suppongo che puoi vedermi» La fissai. Lei mi fissò; Rose era la mia migliore amica da quando mi ero trasferito -e la adoravo- ma ora che mi aveva ricordato dell'esistenza del pranzo mi era venuta veramente fame. Mi ripresi il piatto nonostante le proteste di Rose (non con poca fatica) e mi rimisi a mangiare.
Lei intanto mi guardava.
«A cosa pensi?» chiese ad un certo punto
«niente» borbottai masticando.
«Oscar?» sussultai
«cosa?»
«pensi ad oscar?» mi fissò seria, le treccine rosa che gli ricadevano sugli occhi color nocciola, come la sua pelle.
«Scusa e tu com- volevo dire, no, ovvio che no» mi morsi il labbro «e comunque chi te lo ha detto?»
«tua madre, mi ha raccontato tutto» inarcai un sopracciglio
«te e mia madre siete così in confidenza?» lei si portò una mano al cuore
«Jr, io sono tua amica solo per tua madre. Io amo quella donna, e un giorno la sposerò» spostai la sedia di qualche millimetro
«sta lontana da me psicopatica» in compenso lei mi saltò addosso abbracciandomi
«Jr, te senza di me non sopravviveresti nemmeno un giorno»
«non so, penso che saprei arrangiarmi...» proprio in quel momento suonò la campanella. Rose mi fece una linguaccia prima di alzarsi e correre verso il suo banco. Io finii velocemente di mangiare il mio pranzo e poi rimisi il contenitore nello zaino. Il professore entrò e iniziò subito la lezione. Erano passati 15 minuti e mi stavo già addormentando sul banco. sentii un leggero tocco dietro di me
«psst... Jared!» mi girai e vidi un mio compagno che mi stava passando un bigliettino. Lo presi e lo guardai con aria interrogativa ma lui scosse la testa e alzò le spalle. Ritornai sul banco e lo aprii, attento a non farmi vedere dal prof. Lo lessi:
~Ehi Jd! Non pensare di averla scampata. Ad ricreazione non ne abbiamo avuto tempo, ma al ritorno dobbiamo un po' parlare di questo Oscar. Preparati psicologicamente, e non provare scappare che ti giuro, ti vengo sotto casa con un accetta pur per farti parlare. Con amore
Ro <3
sospirai
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Girasoli in inverno
Teen FictionJared, un ragazzo diciassettenne, aveva sempre adorato suo nonno. Dopo la separazione dei genitori purtroppo era stato costretto a trasferirsi in un'altra città, ritornando soltanto in estate. Il nonno intanto aveva deciso di adottare un bambino, Os...