Capitolo 1 - MARIELLA

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Mentre mi guardo allo specchio e osservo come mi sta questo vestito blu cielo con le maniche a sbuffo e con un fiocco gigante dietro la schiena, non posso fare a meno di sorridere, perché mi sta d'incanto.
Mi volto un paio di volte su me stessa e la gonna che mi arriva a malapena alle ginocchia si gonfia come fosse un palloncino, adoro quando fa questo effetto!

Appena mi vedranno vestita in questo modo Kelly e Susan so già che storceranno il naso. In quanto le mie due amiche per la pelle non comprendono il motivo per cui io continuo a ostinarmi a vestire come una ragazza degli anni 60.

"Ma io che ci posso fare?" Adoro quel periodo storico. Sono cresciuta grazie a mia madre a pane e film in bianco e nero, tra cui quel genere di pellicole chiamate musicarelli.

Film appartenenti a quegli anni e che amo.

I miei preferiti appartengono a una serie composta da tre opere intitolate..." Poveri ma belli!" di loro posso dire di conoscere a memoria ogni frase e ogni singola battuta.

Mi ritengo una ragazza felice a cui non manca praticamente nulla, eppure vivo con questa nota malinconica nel cuore. Una specie di tristezza nell'anima per non aver avuto la possibilità di crescere in quei meravigliosi anni, ma soprattutto per essere stata costretta a vivere in un tempo che non mi si addice, da un fato a me ostile.

Tutte le persone che mi amano non comprendono questo lato del mio carattere, infatti mi ripetono in continuazione che devo ritenermi fortunata.
"E lo so che lo sono!"

Vivo in una famiglia felice, con due genitori che si amano nonostante siano sposati da trent'anni. Ho un fratellino più piccolo che adoro e che amo più di me stessa. Lui è nato tanti anni dopo la mia nascita, abbiamo circa quindici anni di differenza.

Ero al primo anno di liceo quando seppi della gravidanza di mia madre. Dopo un primo momento di defaillance, avvenuto subito dopo aver appreso la notizia, venni travolta da un turbinio di emozioni.

Infatti quando mi recai all'ospedale qualche ora dopo il parto, non appena mi depositarono tra le braccia quell'esserino così piccolo, dolce e delicato, ma soprattutto con un profumo meraviglioso, me ne innamorai all'istante. Sì in quel momento il mio cuore si aprì a un'amore talmente grande, da lasciarmi esterefatta.

Perché francamente non pensavo si potesse amare un'altro essere umano, d'un trasporto così folle.

E dato che potrei essere quasi sua madre, con il mio piccolo Lele, così è soprannominato da tutti il nanetto di casa, mi sono arrogata il diritto di dire anche io la mia sulla sua educazione. Così sto cercando di insegnare a lui tutte quelle attenzioni che un domani penso dovrà tenere nei confronti di tutte le donne in generale. O di instillare in lui, quella cura che un giorno mi piacerebbe ricevere dall'uomo che amo.

In fondo come si dice..!
Gli uomini alla fine sono il prodotto delle loro madri, che poi alla fine sono delle donne. Ma guardandomi attorno e notando il risultato di ciò che mi circonda, penso che la maggior parte di esse abbia abdicato al proprio ruolo.

Oggi pomeriggio vado a fare un giro con le mie amiche che saranno qui a breve. Penso che ci recheremo in centro. Tra tutte le fortune che ho avuto nella mia vita, ho avuto la buona ventura di nascere in quella che è considerata per eccellenza la Città dell'amore: Verona.

Anche se la mia casa rimane un po' fuori in un contesto più rurale, in soli pochi minuti di macchina o di bus ci ritroviamo catapultati nel centro storico.

Questo particolare lo considero un po' come una beffa che il destino si è voluto prendere nei miei confronti. Cioè farmi nascere nella città più bella al mondo e con una nomea tutta sua particolare... Quando io di quel sentimento meraviglioso chiamato "Amore" non so ancora nulla.

Mariella E Le Pieghe Del Tempo. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora