Cap. 11 Imprinting

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Cap 11 Imprinting

L'effetto è  a dir poco sconvolgente, non riesco a credere ai miei occhi. Mi sembrava di vivere in un incubo popolato da sciamati, vampiri e lupi mannari, ma non è un illusione ma la realtà. Loro sono  reali, questa assurda situazione è reale ... Edward è reale. Vorrei parlare, fare mille domande ma dalla mia bocca non esce niente. Sono paralizzata, bloccata in una dimensione parallela che mi rende schiava della mia stessa vita. Il viso, il colore degli occhi e dei capelli, la linea del naso e del mento, ogni singolo suo tratto era identico al mio. Come potevamo essere uguali, come potevamo avere la stessa faccia. Tempo fa durante i miei studi liceali lessi su un libro che nel mondo abbiamo sei nostri sosia, ma com'è possibile che un mio sosia si sia perso nel passato.

"Non avrei mai voluto che tu ne venissi a conoscenza in questo modo"dice lui con la sua voce vellutata. Ero così assorta da quel ritratto da dimenticare che lui era li con me. Avrei voluto sapere un sacco di cose, ma c'era un dubbio che dovevo prima di tutto togliermi.

"Mi hai assunta perché ero simile a Valerie?"domando.

"Susan ..."

"RISPONDI!"urlo

"E' complicato ..."

"Cosa? Mi hai assunta per uccidermi e vendicarti di tua sorella o perché tu nel profondo la ami ancora nonostante la verbena e  volevi avermi con te sentiamo?E non provare a dirmi che è complicato o a sviare le mie domande perché non te lo permetterò. Voglio risposte e le voglio adesso chiaro?"

"Domandami tutto ciò che vuoi"

"Quando mi hai rinchiusa in quella cella ... lo hai fatto davvero per proteggermi o perché volevi torturarmi e uccidermi per vendicare Jena?"dico.

"No, l'ho fatto davvero per tenerti al sicuro da me e da cosa sono"

"Mi hai chiuso nella cella di una segreta dove a pochi passi c'era tuo fratello?"

"Le sbarre come le catene erano piene di strozza lupo ... non si sarebbe mai potuto liberare da solo. Poteva essere liberato solo da un umano o da un vampiro o da un mago"mi spiega.

"Okay quindi mi hai tenuto qui perché ami Valerie"dico.

"No, Susan non è come pensi io ..."

"Cosa? Se non mi hai tenuta con te per vendicarti lo avrai fatto certamente per amore ... e questo vuol dire che non ami me ma lei"dico allontanandomi da lui ma, prima che io esca definitivamente da quella stanza lui mi afferra per un braccio.

"Non andare via ti prego"mi sussurra avvicinandomi a se.

"Edward cosa vuoi da me"dico allontanandolo "Io non sono Valerie ... non potrò mai darti quello che vuole"dico.

"No, non lo sei infatti ... tu sei dolce e gentile e non hai bisogno di soggiogare la gente per piacergli. Tu sei diversa"

"sapessi quante volte l'ho sentita ..."

"No dico sul serio Susan, tu sei diversa. Non faresti mai del male a nessuno anche se lo vorresti. Valerie invece mi ha spinto a fare cose atroci di cui mi pento come a falsificare una lettera che richiedeva mio fratello Connor nell'esercito o a duellare a morte con mio fratello Isaac. Solo Jena è stata in grado di farci smettere e di farmi ragionare"

"Con la verbena?"

"Si. E fu allora che mi resi conto che non aveva senso duellare a morte con mio fratello minore Isaac ... gliela avrei lasciata anche perché lui era parecchio ostinato nel volerla tutta per se e pensai allora che Valerie era quella giusta per lui, che Isaac avesse avuto l'imprinting con lei ma era solo soggiogato. Quando venni a sapere la verità era troppo tardi. Isaac aveva ucciso Jena ... sangue del suo sangue ma come aveva potuto."dice stringendo i pugni della mano. Gliela prendo.

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