Ricordi

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" ...Piccola?! ...Lady?! Mi state prendendo in giro?!" Affermo infastidita.
"Ho quasi vent'anni vi sembro piccola? Cosa volete?! Lasciatemi stare." Cerco di fare chiarezza tra i miei pensieri ma ho una confusione tale che non riesco a tornane a capo
"Da quanto tempo, tesoro non ti vediamo, sei cresciuta così tanto!" La felicità si legge nei loro visi segnati dal tempo. Continuano a guardarmi, a fissarmi come se fossi un fantasma. Ma contente di vedermi.
"Io non capisco! Davvero, voglio tornare al lago ho delle cose da sistemare, devo chiarirmi con Jess ...io non so chi voi siate!"
Continuo a girare esasperata per questa specie di stanza per cercare i miei vestiti. Alzo lo sguardo e vedo cambiare l'espressione dei loro volti.
"Come non sai chi siamo?! Non ti ricordi di noi?" Domanda, la signora più anziana, delusa.
Demoralizzata mi lascio cadere seduta sul letto.
"Sono io, Alyssa!" Afferma con gli occhi lucidi "...Di Beatrice?! Non ricordi neanche di lei?!" Incredula continua ad osservarmi.
"Lascia stare Alyssa! Sono passati troppi anni! Era troppo piccola, non può ricordare!"
"Mi dispiace.. Io..ricordare?! Cosa dovrei ricordare?" Il cuore inizia a battere molto veloce, presa dall'agitazione mi alzo di scatto in piedi. "Voi sapete cos'è successo ai miei genitori! Voglio delle spiegazioni!"
"Calmati cara! Vieni con noi!" Beatrice, la signora più giovane, cerca di rassicurami.
"Ora è meglio che mangi qualcosa!" afferma con un tono deciso. "Seguimi, ti faccio strada!".
Percorriamo un lungo corridoio seguendo la debole luce delle candele sospese a mezz'aria, un delizioso profumo di torta e di biscotti appena sfornati mi avvolge.
Entriamo in cucina, l'arredamento è semplice in legno lavorato in un modo particolare. Non sono mobili fatti di pezzi di legno assemblati ma blocchi di legno elaborati, incisi, sono stupendi. Sono solo dei mobili ma hanno qualcosa di particolare.
C'è una piccola finestra e sento che fuori piove. Non riesco vedere al di là del vetro perché è opaco.
Nel centro della stanza c'è un tavolo di legno di colore chiaro ha quattro nodi, più scuri, sugli angoli collegati con delle venature ad un nodo nel centro del tavolo.
Le sedie sono un intreccio di rami, mi stupisco nel vederle fluttuare a mezz'aria, non appoggiano su niente.
"Non ti spaventare se vedi cose diciamo ...diverse. Noi viviamo in un modo, anzi in un mondo particolare."
In un angolo c'è una piccola cucina delle pentole sul fuoco e i mestoli che girano da soli. Mi fermo a guardare.
"Cosa significa?! Come faccio a non spaventarmi! Dove sono!" Chiedo infastidita a Beatrice.
"Sei tornata a casa!" Mi risponde, prontamente,  Alyssa.
"Non voglio sembrare scortese ma sono certa che questa non è casa mia!" ribatto decisa.
"Smettila Alyssa! La spaventi!".
"Siediti Isa!" Beatrice indica con la mano una di queste sedie che fluttuano. Col timore di cadere mi appoggio per testare se davvero mi reggono. Piano, piano, mi siedo meglio e con gran stupore mi accorgo di quanto sono comode. Sono dei rami intrecciati che formano delle nicchie ovali di colore scuro.
"Alyssa prepara il the!" Ordina Beatrice. Alyssa fa un cenno con una mano e la teiera fa tutto da sola, dal nulla arrivano sul tavolo delle tazze e dei biscotti. Dalla teiera scende dell'acqua bollente. Osservo senza parole.
"Assaggialo! Alyssa è molto brava col the! Ha degli infusi molto speciali" accenna un sorriso. Mi porge una tazza di ceramica a forma di rosa.
"Grazie.. Vi prego ho bisogno di spiegazioni!" Non resisto più.
"Sono passati così tanti anni..." Beatrice inizia a raccontare. Ho il cuore a mille.
"Quando sei nata c'eravamo noi con tua madre! In quegli anni Alyssa ed io eravamo al servizio della tua famiglia. Io ero a capo della servitù mi occupavo dell'organizzazione di Villa Rosa mentre Alyssa era la tua tata". Gli occhi le luccicano nel rivivere quei momenti.
"Continuo a non capire! Probabilmente avete sbagliato persona. Zia Emy non mi ha mai raccontato nulla di tutto ció. La casa dei miei genitori e quella sul lago" La interrompo.
"Beh! La casa sul lago è sempre stata una copertura. Tua zia é all'oscuro di tutto! Nessuno sa di noi. Chi vive dove hai vissuto per tutti questi anni non è a conoscenza di questa parte del mondo". Scioccata ascolto cos'ha da dire.
"Mi state dicendo che tutto quello che credevo fossero fantasie è tutto vero?! Cos'è adesso saltano fuori elfi e folletti! Magari anche orchi!" Ribatto sarcasticamente.
"Beh! Non possiamo dirti che non esistono!" Afferma Alyssa.
Beatrice la interrompe guardandola male.
"Cosa ti vuole dire Alyssa è che noi viviamo in uno spazio temporale parallelo al mondo che conosci. Gli elfi e tutto quello che hai elencato esistono ma non qui con noi."
Prendo un lungo respiro. "Ok!" Mi alzo dalla sedia, "tutto questo é assurdo! Io cosa centro con tutto questo?" Giro per la sala disorientata.
"I miei genitori dove sono finiti? Per anni sono stata infuriata con loro perché mi avevano abbandonata... adesso non so più cosa pensare..." Inizio ad alterarmi.
"I tuoi genitori hanno dovuto prendere delle decisioni molto importati per salvare i due mondi. Noi viviamo per mantenere un equilibrio che è diventato molto instabile negli ultimi anni. Ti abbiamo aspettata per tutto tempo! Siamo in pericolo. Il nostro mondo è in pericolo e nelle tue vene scorre il sangue reale. Solo tu puoi riportare la pace in questo regno!" Guardo fisso nel vuoto mentre ascolto le loro parole.
"Mi state dicendo che siete in grado di fare fluttuare nell'aria gli oggetti e chissà cos'altro però avete bisogno di me?! Sono talmente sbadata, inciampo da ferma! Non riesco ad avere una relazione stabile perché ho paura di rimanere sola! ...Io non so come vi posso aiutare! Davvero non so risolvere i miei problemi! Figuriamoci i vostri!"
Beatrice si avvicina preoccupata "Oh! No, no cara! Tu hai una forza e una luce nel tuo cuore così potenti, non ti devi abbattere. Sei una donna molto potente!
"Di preciso dove ci troviamo?" Chiedo cercando di metabolizzare tutto questo.
"Ci troviamo nel Tempo! So che ti è difficile da capire... prova a pensare ad una cosa... non ti è mai capitato di vedere delle ombre laterale al tuo campo visivo? Come se ci fossero delle persone che ti seguono o ti osservano? E poi ti giri e non vedi nessuno? Ecco noi siamo li. L'altro giorno quando ti sei girata appena hai trovato la giusta angolazione per venire qui da noi!"
Faccio un lungo respiro "dove sono i miei genitori!"
"Nessuno lo sa! Ma solo tu li puoi ritrovare!".

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