I primi scontri

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"Da adesso in avanti cerca di fare molta attenzione a cosa pensi e a cosa desideri. Se ti indebolisci, per qualche viaggio non programmato, sarai in pericolo.
Le ombre si nutrono delle tue debolezze. Un giorno o l'altro le mie pozioni non ci proteggeranno più e ti scopriranno.
Qualunque cosa ti succede me lo devi dire.
Noi siamo qui per proteggerti!
Se dovesse succederti  qualcosa metterai a rischio il nostro mondo, il tuo mondo!" Beatrice con tono chiaro e deciso mi mette difronte alla sua verità. Mi lascia sola nella mia stanza.
Sicuramente ha capito qualcosa, non sono brava a mentire.
<Non posso permettere che venga a sapere di Jess. Lui ha bisogno di me, lei non potrebbe capirebbe >. Penso fissando la casa sul lago oltre la 'finestra'.

Le giornate scorrono veloci.
Un giorno dopo l'altro.
Mi sento più forte, più consapevole di cosa posso fare.
Non so ancora quando ma un giorno tornerò da Jess, mi sta aspettando.
"Cara esci un po'!" Alyssa interrompe i miei pensieri.
"Sei qui ormai da giorni! Sommersa da tutti questi libri! Fidati si impara con la pratica!" Mi porge una fetta della sua migliore torta alla marmellata.
La ringrazio, con un sorriso, prendendo la fetta di torta.
"Mi togli una curiosità?!" Le chiedo.
"Certo, cara, tutto quello che vuoi! Magia, pozioni, trasformazioni... Tutti questi libri li conosco a memoria." Indica con orgoglio la sua amata libreria, piena di vecchi volumi impolverati.
"Si, veramente mi chiedevo se hai mai amato qualcuno!" Chiedo incuriosita.
Prende un lungo respiro girando l'espressione del suo viso preoccupata in un dolce sorriso.
"Certo! Che vita sarebbe senza amore?! Un po banale! Però vivere è amare! È essenziale, non si può vivere senza amare. Se non ami non hai uno scopo nella vita... Non trovi?!"
"Giusto!" Li accenno un sorriso
"Cosa hai studiato in questi giorni?" Mi chiede alzandosi dalla poltrona.
"Cercavo delle informazioni!" Affermo.
"Di che tipo?" Mi chiede.
"Sulle Ombre!" Al suono delle mie parole si ferma di scatto e contino fermo e deciso ribatte: "Beatrice non ti ha spiegato che qui non troverai nulla sulle ombre!"
Sentivo che iniziava ad innervosirsi.
"Cos'altro hai studiato!" chiede cercando di cambiare discorso.
"Non ho buona memoria, per ora cosa mi viene meglio è questo!" Schiocco le dita e una piccola fiamma si accende su una candela.
Mi fermo a fissare quella piccola fiamma che arde.
"Mi sembra assurdo riuscire a fare queste cose, non mi sembra vero!". Cerco di distrarla cambiando discorso.
"Brava, una piccola fiamma può illuminarti la strada!" Si gira per andarsene ma si ferma e torna indietro e mi fissa negli occhi.
"Isa... Ricordati... Combatti per chi ami, non ti arrendere mai!". Si gira e svanisce.
"Già tutti non fanno altro che ricordarmi di combattere!" Ribatto parlando da sola nella stanza
un rumore attira la mia attenzione. Mi giro verso la 'finestra'.
È Jess in cucina è accasciato a terra.
Un ombra avvolge la casa.
Il panico mi assale. Inizio ad urlare il suo nome. Cerco di concentrarmi ma non mi muovo da dove sono. Presa dalla rabbia inizio a battere pugni sulla cornice.
Dietro di me sento Beatrice e Alyssa che mi tirano via della 'finestra'.
"Calmati cara!" Sento le loro voci, cercano inutilmente di calmarmi. La rabbia dentro di me sale fino a quando mi sento scaraventata a terra.

Apro gli occhi a fatica. Ho la vista appannata ma riconosco bene il luogo dove mi trovo. Sono a terra in cucina della casa sul Lago. Vedo Jess sdraiato a terra, oltre il tavolo, a fatica cerco di avvicinarmi a lui. Mi accerto delle sue condizioni. Respira ancora.
"Jess?! Sono io! Mi senti?" Gli accarezzo la fronte ma non ho nessuna risposta. Si fa sempre più buio attorno a noi.
"Jess! Ti prego rispondimi!" Chiedo con insistenza.
"Isa" mi risponde con un filo di voce.
Lo abbraccio forte a me. Il mio cuore batte all'impazata, dalla contentezza mi dimentico per un attimo dell' ombre. Lo stringo a me. "Tranquillo ci sono io!". Gli ripeto per tranquillizzarlo quando mi accorgo ad un certo punto che un ombra nera passa sotto la porta e invade la cucina.
Stringo forte Jess a me.
Mille emozioni mi invadono. Sento la rabbia e la paura crescere in me. Mi concentro sull'ombra quando tutto ciò che ci circonda  si solleva da terra e in un battito di ciglio la stanza esplode.

"Isa! Isa!". Delle voci in lontananza chiamano il mio nome. Apro gli occhi e vedo Beatrice. Mi abbraccia forte.
"Sei una sciocca a fare così! Ci vuoi fare morire di paura?!" Cerca di sgridarmi ma non riesce a trattenere le lacrime.
Sono intontita. La testa mi gira. Cerco di tirarmi su per mettermi seduta a terra.
Vedo Jess sdraiato a terra poco più in là.
"Jess! O mio dio! Jess!" a fatica cerco di alzarmi e corro da lui.
"Sta bene! È solo svenuto!" Alyssa mi corre dietro "Tu come stai?"
"Siete sicure che sta bene?" Chiedo preoccupata.
"Si sta bene! portiamolo in casa" Beatrice si avvicina e gli tocca la spalla e sparisce.
"Andiamo anche noi!" Alyssa mi porge la sua mano.
"No, grazie!" Prendo un lungo respiro. "Preferisco fare due passi" mi giro e mi allontano.
Alyssa mi viene dietro. "Stai bene?!" Mi chiede cercando di fermarmi.
"No, non sto bene. Come posso stare bene, temevo di non farcela, avevo il terrore che fosse morto!" Tiro un lungo sospiro cercando di tranquillizzarmi, Alyssa si avvicina per abbracciarmi faccio un passo indietro lei capisce e svanisce lasciandomi finalmente sola. <Tutto questo è assurdo! Devo trovare una soluzione.>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 08, 2016 ⏰

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