CAPITOLO 6-L'URLO

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POV'S CIRO

É un po' che stiamo parlando, ma ovviamente le guardie devono interrompere tutto per riportarci in cella, che palle.

Io sono in cella con Edoardo, ma siccome erano finiti i posti misero Jhonn con noi.

J:" Ciru' "
C:" oi"
J:" domani dobbiamo anda' dal giudice"
C:" 'o sacc Jhonn, peró teng piú paura pe' sort"
J:" e pecché? "
C:" sta sempre in ansia pe' me, nun voglio che sta accussí"
J:" Ciro, vedrai che appena ci abbassano la pena si tranquillizza"

Edoardo entra in stanza e in quel momento sentiamo urla al piano di sotto, nelle celle delle ragazze.

E:" guaglió ma che succede? "
J/C:" nun 'o sacc"

Tutti i ragazzi corrono verso la porta, dove stranamente non ci sono le guardie, e riescono ad aprirla.

Mentre stiamo scendendo le scale, ci fu un altro urlo, e lí mi bloccai, era un urlo straziante di dolore, spero solo non sia lei o mia sorella.

Jhonn mi ha subito guardato, ho letto le mie stesse paure nei suoi occhi.

Arrivati davanti alla porta delle celle femminili,  tutte le guardie sono a tenere qualcuno e delle ragazze sono a controllare una ragazza a terra, con accanto delle gocce di sangue.

Mi sta salendo l'ansia perché non vedo nessuna faccia.

Io e Jhonn ci siamo fatti spazio tra tutti, e l'unica frase che abbiamo sentito é stata "NUN PROVA' MAI PIÚ A TOCCA' ROSA, CHIARO FIGL 'E BUCCHIN!? PUTTANA DI STO CAZZO"

Riconoscerei tra mille quella voce, la sua voce, che anche quando urla non smetto mai di amarla, ma ora un altro pensiero mi sale alla mente, come sta mia sorella?

T/n é appena uscita dalla porta accompagnata dalle guardie, é ricoperta di sangue ma... ha il naso che perde sangue e il labbro inferiore spaccato, appena vista la mia figura, china lo sguardo,quasi come se si sentisse in colpa.

C:" Nenné"

Fermo le guardie e le alzo il viso.

C:"non fa nulla, sei stata brava"

Le bacio la fronte e poi le appoggio la sua testa sul mio petto, abbracciandola.

T/n:" potevo fare di meglio però"
C:" non importa, come sta Rosa?"

Lei alza lo sguardo su di me, distogliendolo dopo poco rimanendo in silenzio.

C:" ciù ciù, guardami"

Quando pronuncio quelle parole, delle guardie escono con mia sorella in braccio, gravemente ferita, con un taglio profondo sulla guancia, il naso visibilmente rotto e pieno di sangue e vari lividi su tutto il corpo.

Mi fermo a quella scena e lascio andare anche la mia ragazza, non sono arrabbiato con lei, anzi, vedendo il corpo di Viola svenuto e messo peggio di quello di mia sorella tra le braccia di altre guardie mi ha reso fiero di lei, ma appena vedo Jhonn correre per seguire Rosa lo seguo, quasi piangendo quando Jhonn ha iniziato a piangere.

Mi dispiace averla lasciata lì con le guardie, ma devo vedere come sta mia sorella, ho paura di perderla, non posso permettermelo.

La mia metà// Ciro Ricci//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora