Tu per me sei speciale

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Axel POV

Cassie mi guardava, con lo sguardo di qualcuno che si aspetta qualcosa.

Si stava nervosamente torturando le dita in attesa che io facessi una qualsiasi mossa che avrebbe potuto dare un vantaggio a lei.

Era difficile, sentivo la pressione dei suoi occhi verdi anche se non la stavo guardando direttamente.

Alla fine mi decisi.

Feci la mossa che tutti e due aspettavamo da tempo.

Spostai il re e mangiai la sua regina.

Lei sbuffò, io invece feci un verso di soddisfazione.

"A quanto siamo?" Mi chiese scivolando lentamente giù dalla sedia e andando a sdraiarsi sul pavimento.

"4 ad 1 per me" le dissi compiaciuto, mentre lei faceva un verso non identificabile come umano.

"Come fai ad essere così bravo a scacchi?" Mi chiese lei senza fare accenno ad alzarsi.

"Non so, probabilmente sono uno stratega migliore di te" le dissi alzando le spalle.

Cass sbuffò. "Ok, sono stufa di perdere a scacchi" decise finalmente staccandosi dal pavimento della cabina di Efesto.

"Facciamo qualcos'altro" disse risoluta.

"Che ne dici di fare un giro sui pegasi?" Mi propose. Io scossi la testa. "No... ho visto che già due pegasi sono occupati da Sol ed Eric, e poi Giada è con Olivia, non mi va di disturbarla" dissi

La figlia di Afrodite sorrise. E tralascerò di descrivere quanto fosse meravigliosa mentre lo faceva.

"Hai ragione, come sempre." Disse buttandosi sul divano accanto a me, e credo che il mio cuore saltò un battito quando le si abbassò una spallina della maglietta.

Oh, sentite, ho 15 anni e non ho ancora dato il primo bacio. Perché mi giudicate per una spallina quando c'è Eric che.... vabbè lasciamo stare che sennò faccio danni all' innocenza.

Comunque le ritirai su la spallina e lei arrossì, poi mi ringraziò.

"Quindi, che si fa?" 

Alzai le spalle.

Lei sbuffò. "È per questo che mi lamento tanto del fatto che al campo non ci sono TV!!" Disse in tono polemico.

"Potremmo fare un giro nella foresta..." proposi.

Lei mi guardò di traverso. "Ma sei tutto? Lo sai quant'è pericoloso?!" Mi chiese mettendosi seduta dritta.

"Lo so, ma rimaniamo ai margini, così se ci attacca un mostro e ci serve aiuto possiamo raggiungere il campo in fretta " 

Lei sembrò non esserne troppo convinta, ma feci la mia faccia dolce.

"Per favore.....?" Le chiesi abbassando la voce.

La foresta era bellissima quando non c'erano i mostri in agguato e ragazzini lasciati lì dal malvagio direttore del campo.

E poi nella foresta saremmo stati soli, pensai guardando male Luca che passava davanti alla finestra sporgendosi un po' troppo per dare l'idea di uno che stava solo dando un'occhiata.

Gli lanciai un'occhiataccia.

"Va bene, mi hai convinto" disse Cassie annuendo.

Così mi prese per mano e mentre mi giravo per non farle notare il rossore ci avviamo verso la foresta.

Quando arrivammo, il sole del pomeriggio era scomparso tra le fronde degli alberi e quindi noi stavamo facendo una passeggiata in tutta tranquillità , la prima dopo tanto, troppo tempo.

The Poisoned CampDove le storie prendono vita. Scoprilo ora