Prologo

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Louis ricordava perfettamente come aveva conosciuto la madre di suo figlio, ma ciò non significa che ricordasse come Jonah, l'amore della sua vita, fosse venuto al mondo.

Louis, inoltre, ricordava perfettamente come aveva incontrato Harry e il suo cane Larry.

Era una giornata calda, il sole splendeva e i bambini nel parco ridevano e giocavano felici.

Louis Tomlinson, intento ad assicurarsi che suo figlio non andasse in giro gattonando, parlava al telefono con un collega.

Essere un avvocato e un padre single non era facile come sembrava.

Louis si strinse le tempie con le dita e chiuse gli occhi, scordandosi per un secondo di dover tenere d'occhio suo figlio di appena un anno.

Pamela, la sua collega, era incazzata. E ciò significava urla e crisi di pianto. Ecco perché Louis era gay (non solo perché gli uomini non rimangono incinta), così non avrebbe dovuto sopportare tutte quelle scenate con una ipotetica moglie.

"Pamela, ascolta", disse Louis e, quando fu sicuro che lei lo ascoltasse continuò :" Non farti mettere i piedi in testa da quel balordo! È lui il cliente e senza di te finisce in galera, se lo vuoi aiutare, fallo, sennò mandalo dentro!".

Nel frattempo, Jonah, suo figlio di un anno circa, occhi enormi e verdi, capelli lisci come quelli del padre e un faccino tondo, aveva notato un cagnolino giocare nel fango con il suo padrone.

Volendo giocare anche lui, si era allontanato dal padre senza che questo se ne accorgesse.

Il ragazzo che giocava con il cucciolo, era inginocchiato a terra, aveva tantissimi capelli ricci in testa e una fossetta sulla guancia.

Jonah gorgogliò una risata quando gli fu vicino, e il riccio si voltò.

Il piccolo appoggiò le mani sulle coscie del ragazzo e si spinse in piedi per tirargli i capelli. Erano morbidi. Gorgogliò ancora ed il ragazzo rise.

"Ciao, piccolo, io sono Harry!", esclamò il ragazzo. Si sedette sull'erba morbida e fece sedere sulle sue gambe il bimbo, guardandosi attorno: dove erano i genitori?

"Sei qua tutti solo?", domandò, ma il bambino batté solamente le mani perchè il cagnolino si rotolava nel fango, abbaiando.

"Oh, ti piace Larry eh?", chiese Harry.

Il bimbo si dimenò, allungando le braccia verso il cucciolo per toccarlo, per fortuna Harry fu più veloce e fermò Larry prima che sporcasse di terra il bambino.

"Andiamo, bello, non vorrai sporcare...uhm?", Harry si interruppe, pansando a come capire come si chiamasse il bimbo.

Casualmente, una voce risuonò nell'aria, spaventata e veramente acuta, ma per Harry era il suono più bello di sempre.

"Jonah!".

Un uomo magro, con i capelli raccolti in una cresta fatta con il gel, due occhi azzurri spaventati e due labbra fini, si avviccinò correndo verso Harry. O meglio, verso il bambino.

L'uomo prese in braccio il bimbo e cominciò a baciarlo e coccolarlo. Harry dedusse fosse il padre del bambino. Erano come due goccie d'acqua.

Poi i suoi occhi verdi si incastrarono alla perfezione con quelli azzurri di Louis. Lì cominciò tutto.

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