4. Baciami

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Erano due settimane che Jonah camminava e Louis quasi desiderava che non avesse cominciato a farlo.

Correva da tutte le parti e Louis stava impazzendo. Doveva lavorare, ma anche stare attento al figlio o chissà cosa avrebbe combinato.

Per fortuna c'era Harry. Harry e Larry, ovviamente.

Il riccio aveva cominciato a lavorare in una pasticceria e portava sempre a casa dei dolci.

Si, casa. Casa perché era da due settimane che stava a casa di Louis anche a dormire ed era diventato naturale, la sera, mandare un sms a Louis chiendogli se voleva qualcosa dalla pasticceria.

La risposta era sempre: "Tu, vorrei te".

***

Louis mise i due piatti e i due bicchieri nella lavastoviglie, l'attivò e poi andò in salotto, raggiungendo Harry che già aveva messo a letto Jonah.

Il riccio gli sorrise.

Morivano entrambi dalla voglia di baciarsi, ma Louis non si fidava del tutto e Harry...beh Harry non vedeva l'ora ma voleva che Louis si fidasse di lui.

Non se ne sarebbe andato e avrebbe protetto Jonah da qualsiasi cosa.

Louis arrossì quando Harry allargò le braccia per invitarlo a mettervisi in mezzo.

Il liscio si ranicchiò contro il petto del più grande e sorrise allegro, notando che alla TV ci fosse un film che lui adorava: Forest Gump.

Harry stava ancora guardando Louis, quando questi, sentendosi osservato, alzò lo sguardo.

"Baciami", sussurrò Louis, senza scomporsi.

E semplicemente successe, le labbra di Harry sfiorarono con dolcezza quelle di Louis, toccandole poi con più decisione. La lingua di Louis premette contro le labbra di Harry, chiedendo l'accesso, ma poi fu Harry a far incontrare le loro lingue.

Si staccarono senza fiato.

Louis arrossì guardando negli occhi verdi e lucidi di Harry, e il riccio sorrise, allegro.

...la vita è come scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti aspetta.

Mai sentita frase più vera.

***

Harry passò un paio di volte i pollici sulle guance bagnate di Louis.

Il ragazzo aveva pianto mentre Forest correva da Jenny fino alla fine del film, quando la piuma svolazzava lentamente nel cielo.

"Louis, - Harry si morse la lingua per non dire 'amore' - perché piangi?", chiese il riccio.

Louis tirò sul col naso e strinse gli occhi, poi spiegò: "Non lo so, è solo che...hai visto quanto l'amava? Lui era...era stupido, ma l'amore sapeva cos'era...è corso da lei, dopo anni, nonostante lei gli abbia detto non amarlo...l'ha aspettata tutto quel tempo... Lei gli diceva di correre, ma lui ha...ha aspettato e poi è corso da lei...gli è bastato così poco tempo...si è accontentato di ciò che potevano condivere senza pensare a quello che non potevano condivere...io non lo so... Non penso qualcuno mi amerà mai così".

Harry sorrise triste.

"Non ti fidi proprio per niente, eh?", sussurrò arrabbiato Harry, "Dio, Louis sono quasi due mesi che ci conosciamo e tu ancora non hai neanche un po' di fiducia in me?".

Louis si asciugò le lacrime allibito e chiese, in un sussurro: "Cosa vorresti dire?".

Jonah dormiva e a Harry, almeno, sembrò importargliene, perché tenne un tono basso, ma comunque duro: "Io ti amo, cazzo. Ti amo da quando ho visto tuo figlio la prima volta andare a giocare con un cucciolo e te che gli correvi dietro per fermarlo. Ti sei scusato con il padrone e poi te ne sei andato. Lì ho visto come sarebbe stata la mia vita senza di te e ho preso Larry, per te e Jonah. E ti ho chiesto di uscire. Tu hai detto che andava bene, e lì è iniziato tutto".

Louis spalancò la bocca. Non era possibile.

"Tu ti fidi di me, ma non hai il coraggio di ammetterlo!", esclamò Harry, ma poi abbassò la voce, preoccupato di svegliare Jonah.

Larry guaì nel suo angolo del divano e a Louis sembrò di aver fatto lui quel verso, tanto era il dolore che sentiva.

"L'ho notato", mormorò Harry, "con gli altri, anche con Niall e Liam e Zayn, ti tieni le mani occupate se hanno Jonah in braccio, quasi volessi che te lo ridiano in braccio o lo lasciassero andare, con me no. Con me non lo fai. Ti fidi a lasciarmi la vita di Jonah nelle mie mani".

Harry fece una pausa e poi, prendendo in braccio Larry e avviandosi verso la porta chiese: "Allora perché non ti fidi a lasciarmi il tuo cuore?".

Quando la porta sbatté a Louis sembrò fosse rimasto incastrato il suo cuore.


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