FLOWERS (MILEY CYRUS)

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Canzone recentissima, questa, uscita quest'anno (2023). Conoscevo già Miley Cyrus grazie a quello che probabilmente è il suo pezzo più famoso: Wrecking Ball. Quando YouTube ha cominciato a consigliarmi questo nuovo brano, ho deciso alla fine di dargli una chance e... bingo! Uno di quelli di cui DEVO parlare assolutamente, non fa niente di straordinario o che non sia già stato fatto, semplicemente come visto con Sia poco fa è una canzone che riesce a veicolare il messaggio in modo semplice ma efficace, e ora vedremo il perché. Stavolta partiamo dall'inizio del brano per un po' di contesto:


We were good, we were gold / stavamo bene, stavamo di lusso

Kinda dream that can't be sold / un tipo di sogno che non può essere venduto

We were right 'til we weren't / avevamo ragione finché non ce l'avevamo [più]

Built a home and watched it burn / costruito una casa e guardatala bruciare

(traduzione mia)


Okay, onestamente ho voluto trascrivere questa parte del brano solo per vedere brevemente di cosa parla la canzone: è abbastanza evidente, si tratta di una relazione arrivata al capolinea. Film visto e rivisto. Ma siamo qui ormai, e allora proviamo a vedere se c'è qualche spunto interessante.

I primi due versi sono semplici, Miley e X (chiamiamo così l'ex a cui la cantante sta rivolgendo queste parole) sono una coppia e stanno bene insieme. Stavano. I due versi successivi sono interessanti, perché riproducono in senso metaforico lo svolgimento della relazione nella realtà: prima stavamo insieme, ora non stiamo più insieme. Abbiamo avuto ragione, siamo stati nel giusto, PRIMA; ora, non più. Abbiamo costruito insieme la nostra casa, nella quale avremmo dovuto vivere la nostra vita, insieme, Happily Ever After... e poi le abbiamo dato fuoco e l'abbiamo guardata passivamente mentre si smontava pezzo dopo pezzo, senza poter fare nulla perché se le cose iniziano a non andare più tra noi, non c'è niente da fare, non si rimette tutto a posto, con buona pace di chi ancora non riesce ad accettare la nuova realtà. E la Miley della canzone, che secondo la mia interpretazione soggettiva è un personaggio self-insert della Miley del mondo reale, è una di quelle persone. Infatti:


Mm, I didn't wanna leave you / non volevo lasciarti

I didn't wanna lie / non volevo mentire

Started to cry, but then remembered I / ho iniziato a piangere, ma poi mi sono ricordata che io ...

(traduzione mia)


Accettare la fine di una relazione è doloroso. Accettare la fine di una relazione in cui le cose sembravano funzionare e c'è stato un periodo di felicità, è massacrante. Ma come si può uscirne? Entriamo allora nella fase clou di questa analisi, e andiamo ad analizzare il ritornello, la parte di gran lunga più significativa del brano e che gli conferisce la sua identità:


I can buy myself flowers / posso comprarmi dei fiori da sola

Write my name in the sand / scrivere il mio nome sulla sabbia

Talk to myself for hours / parlarmi per ore

Say things you don't understand / dire cose che tu non capisci

I can take myself dancing / posso portarmi a ballare

And I can hold my own hand / e posso tenere la mia stessa mano

Yeah, I can love me better than you can / sì, posso amarmi più di quanto tu ne sia in grado

(traduzione mia)


La filosofia è la stessa del ritornello già visto con Unstoppable: la cantante usa una serie di metafore per rafforzare un concetto generale che è evidente già dalla prima riga. Posso comprarmi fiori da sola, non ho bisogno di un'altra persona che mi faccia sentire importante e considerata perché quella persona è sempre stata affianco a me e sono io. Io sono la persona che mi fa sentire importante, che mi fa dei regali per farmi capire che conto qualcosa. Quello che viene dopo, serve solo a farti capire ancora meglio come stanno le cose, nel caso non fosse già abbastanza chiaro. Lo scrivo io, da sola, il mio nome sulla sabbia; la tengo io la mano nella mia mano; ci parlo io con me stessa, ed è anche una forma di interazione superiore perché posso parlare con me stessa di cose che tu non potresti capire pienamente. Chi può capirmi meglio di me stessa? Tutte queste situazioni sono situazioni che ritroviamo stereotipicamente nella vita di coppia, e se c'è un ambito nel quale gli stereotipi sono effettivamente "positivi" sono le metafore, perché gli stereotipi diventano essi stessi metafore, come in questo caso, e sono metafore efficaci perché gli stereotipi nascono proprio per creare concetti astratti in grado di universalizzare le situazioni concrete... e anche per essere strumenti al servizio del potere, ma questo è un discorso che non facciamo adesso e in questa sede! Quello che invece voglio sottolineare è come Flowers sia di nuovo un inno alla persona, all'individuo che si emancipa e si rinforza, il saper stare bene anche per conto nostro, quando non abbiamo un'altra persona accanto che ci consola nei momenti difficili e ci dà attenzioni e dobbiamo diventare noi quella persona. Parlarci. Andare a ballare. Tenerci per mano. Così, we're unstoppable.


E anche questo secondo stupendo testo è andato! L'ultimo, uscito pochissimi giorni fa dal momento in cui scrivo a settembre, è per certi versi simile a quello appena visto. E allora, per mettere il punto esclamativo su questa prima puntata di ANALISI MUSICALI, vi ho portato quest'oggi...

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