capitolo 2

142 3 0
                                    

Charles' pov

"Team radio, mi sentite? Credo ci sia un problema con i freni

"Riesci a rientrare ai box?" mi chiedono gli ingegneri.

"No, i freni sono completamente andati" dico preoccupato, consapevole di non avere più speranze.


Questione di poche curve che perdo completamente il controllo della mia monoposto.

La macchina va fuori strada a quasi 300 Km/h. 

Chiudo gli occhi e mi preparo al forte impatto.


Aurora's pov

Dopo aver passato la notte da sola in hotel, mi sono fatta coraggio e ho provato a fingere che con Carlos andasse tutto bene.

La gara era a metà e il mio ragazzo sembrava andare davvero forte; grazie alla sua impeccabile guida e ad un'ottima strategia, si trovava adesso in seconda posizione.

Charles invece si trovava in pole; aveva sfruttato i problemi tecnici di Verstappen ed era riuscito a prendere la sua posizione.

Max invece aveva perso ben 5 posizioni, complice un pit di troppo per le gomme sbagliate.


Mentre osservo lo schermo dai box Ferrari, mi accorgo che qualcosa non va; gli ingegneri intorno a me si passano le mani tra i capelli, si tengono la testa tra le mani.

Charles era andato a muro.

"No no no no, Charles! Aiuto! Qualcuno vada da lui! Chiamate un'ambulanza!" sono le uniche cose che riesco a dire in preda al panico.

Binotto cerca subito di calmarmi.

"Stai tranquilla, sono già andati a recuperarlo. Starà bene" mi dice Mattia "E poi ora concentrati sul tuo ragazzo; adesso è lui in pole! Deve vincere per entrambi"


Dopo pochi minuti ci viene comunicato che Charles ha subìto un forte impatto e che sta venendo trasportato in ospedale: sospettano abbia fratturato qualche costola.


La gara termina dopo circa mezz'ora dall'incidente e il mio ragazzo ha ottenuto il primo posto.

Sono contenta per lui, davvero.


---


Carlos scende dalla sua monoposto, si toglie il casco e lo agita al vento; si affaccia poi alle transenne davanti a tutto il team Ferrari e in pochi secondi i nostri occhi si incrociano.

Si sporge in avanti, giusto quel poco che bastava per far toccare i nostri nasi. 

Mi prende il viso e mi bacia.

Il nostro è un bacio fugace, rubato, sudato, ma passionale; un bacio atteso ormai da troppi giorni.

Avremo anche litigato, ma Dio solo sa quanto lo amo.

toxic | carlos sainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora