Messaggi dal futuro | Freenbecky

Capitolo 1

Anno 2324, la popolazione globale è scesa a scarsi 2 miliardi di persone e tutto il mondo è sotto il dominio dell'Impero Cinese. L'atmosfera è definitivamente danneggiata. L'ozonosfera quasi non esiste più e il Sole ha bruciato 3/4 di natura verde, rendendo il pianeta un ammasso di terra arida e desertica.

La CESA (Chinese Empire Space Agency) è entrata in contatto con delle entità aliene con abilità telepatiche, le quali garantiscono che sul loro pianeta ci sia una sostanza chimica in grado di legarsi all'ozono ed espandersi massivamente, tanto da riuscire a ricreare la barriera dell'ozonosfera. Purtroppo la loro natura incorporea non permette loro di raccogliere la sostanza e inviarla sulla Terra, servirà dunque una spedizione spaziale di 4 impavidi astronauti per recuperare la sostanza suddetta e salvare il mondo dall'imminente estinzione stimata al 2354.

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- "Amore, ti prego non piangere!" disse Freen asciugando le lacrime di Becky. "Vedrai che il tempo volerà e senza accorgertene sarà già passato un anno e mi ritroverai di nuovo qui, da qualche parte in mezzo all'oceano..."

Freen cercò di tranquillizzare sua moglie con un sorriso comprensivo, ma stava facendo davvero uno sforzo immane per trattenere le lacrime e mostrarsi forte, d'altronde una delle due doveva esserlo, altrimenti avrebbero iniziato a piangere per ore intere, come avevano fatto la sera prima e il giorno prima ancora. Si erano dette tutto e avevano già organizzato tutto per sopperire all'assenza di Freen nei mesi più importanti della gravidanza di Becky e del futuro parto, eppure l'idea di non essere presente alla nascita del loro primo figlio dilaniava entrambe.

- "Non sai nuotare cazzo!" piagnucolò Becky, abbracciando forte la moglie e affondando la faccia nella sua tuta spaziale.

Freen la strinse forte tra le sue braccia e rise ascoltando il rimprovero della moglie.

- "Io no, ma la capsula di atterraggio sì!" alleggerì i toni per cercare di rincuorare la donna tra le sue braccia, ma questa sembrava inconsolabile.

- "Ti perderai la nascita di Louis!" proseguì tra le lacrime Becky.

- "Ne abbiamo già parlato amore, quando Lexa" mise grande enfasi su quest'ultima parola, convinta che l'esserino nel grembo di Becky sarà una femminuccia "verrà al mondo, sarà talmente forte che non avrà bisogno di due mamme e potrà aspettare un paio di mesi per conoscermi".

Becky si fece forza e smise di piangere. Alzò la testa e posò lo sguardo arrossato dalle lacrime sugli occhi grandi e marroni di Freen. Si guardarono intensamente per un tempo indefinito, promettendosi con il solo sguardo tutto l'amore del mondo, poi Freen si alzò sulle punte e baciò con tenerezza la fronte di Becky.

- "Ti amo babe!" disse con un tono di voce caldo, per poi abbassarsi sulle ginocchia: "E amo anche te piccolina!" affermò rivolgendosi alla pancia di Becky "Fai la brava nel pancione della mamma mentre non ci sono e non farla vomitare troppo, ok?" disse baciando la piccola pancia gonfia, al terzo mese di gravidanza.

Si rialzò e guardò per l'ultima volta la sua bellissima moglie negli occhi finché le loro labbra non poterono fare a meno di incontrarsi e scambiarsi un bacio carico di angoscia e tristezza che fece lacrimare entrambe.

- "Ti amo babe!" disse Becky accarezzando il viso di Freen. "Non ti azzardare a non tornare perché giuro che verrò a cercarti in tutto lo spazio solo per menarti!"

Quel rimprovero fece sorridere Freen che strinse le mani di Becky.

- "Tornerò, te lo prometto! Io troverò sempre il modo per tornare da te!"

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L'equipaggio della Yuri era composto dal capitano cinese Sun Yang, dai 2 astronauti brasiliani, il pilota Diego Costa e l'astrofisico José Silva, e dall'astronauta Thailandese Sarocha Chankimha - per gli amici Freen - in veste di diplomatica imperiale e mediatrice linguistica. Freen infatti era stata la prima nella CESA a capire la natura telepate della specie aliena e aveva aiutato gli emissari imperiali a entrare in contatto con le entità.