Fingerò di stare bene

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"Ao rega ve movete che c'ho fame!"

Alla fine Simone si era convinto di andare a quell'uscita, ma quando vide che c'era anche Matteo se ne pentì in un nano secondo.

Non gli stava antipatico, anzi in classe spesso e volentieri con i suoi commenti tutti si facevano grandi risate.

Matteo era il solito ragazzo scherzoso e caciarone, era essenziale avere un Matteo per spezzare quelle 6 ore pensanti in classe tra una lezione all'altra ma voleva passare un'uscita tranquilla e sapeva che con i suoi modi di fare  da giullare di corte era quasi impossibile.

Lanciò un'occhiata a Laura appena lo vide e lei di risposta gli fece uno sguardo di
"scusa se non te l'ho detto ma non saresti venuto"
per poi bisbigliare qualcosa a chicca che di prepotenza se lo tirò a sè per poi dirgli qualcosa, almeno c'era il padrone a tenere a bada il cane, pensò.

Non sapeva bene da quando o quanto stavano insieme, non sapeva in realtà se stavano  davvero insieme però ormai si mostravano alla luce del giorno e Simone poteva dire di non aver mai visto il viso di chicca così felice, nemmeno quando stava con Manuel, anche se non c'era da stupirsi visto il trascorso tormentato con quest'ultimo.

Matteo sicuramente rispetto all'anno passato  si era messo un po' la testa apposto stando con lei, anche se ancora c'era molta strada da fare.
Avendo entrambi  due caratteri molto forti litigavano inevitabilmente ma dopo un po' li vedeva di nuovo avvinghiati a vicenda come se prima non si stessero sbraitando contro.

Simone era contento per loro, stessa cosa valeva per luna. Ormai la storia di Matteo era una cosa passata e non le interessava più, adesso aveva iniziato a frequentarsi con un tipo universitario, cosa che fece un attimo di scalpore in classe appena saputa la notizia.

Tutti erano curiosi di sapere chi fosse questo ragazzo misterioso, poi un giorno quando la prese davanti a scuola con la macchinona provarono tutti un po' di invidia.

E poi c'era Mimmo: appena incontrato ne restò sbalordito, se non fosse stato per la cera nei capelli, la camicia celeste appena stirata e la striscia di profumo che lasciava non appena passava, non avrebbe mai creduto alle parole di Laura.

"Ti mangia con gli occhi"

Che si fosse davvero sistemato così bene per lui?

In fondo era solo un'uscita dopo scuola con gli amici, eppure in quel momento quando lo vide si sentii in difetto per aver indossato solo la prima felpa qualsiasi trovata nell'armadio  e dei jeans semplici.

Non avevano in mente una meta precisa, camminavano in gruppo chiacchierando del più e del meno con il panorama di Roma ad incorniciare la giornata , maggiormente i discorsi deviavano sulla scuola e tra compagni di classe  si sa, i professori vengono spesso presi di mira, soprattutto il loro carissimo e amato da tutti  prof Lombardi.

Nell'ultimo compito aveva sfornato una decina di voti al di sotto addirittura del 3, tra questi ovviamente rientrava anche Matteo dove il suo compito era segnato solo da un enorme punto interrogativo rosso che prendeva tutta la pagina accompagnato dallo sguardo disgustato dal professore, un classico.

A quel amaro ricordo commentò con un elegantissimo
"lombardi me po' fa' solo 'na pippa" seguito quasi immediatamente da uno schiaffo leggero da parte di chicca per quelle parole goliardiche, come se sapesse già quale porcata stava per dire, poi sfociò nelle risate di tutti.

"È sempre stato così rompi palle?"
Commentò Mimmo

"Diciamo di sì, forse era anche peggio l'anno scorso "

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 21 ⏰

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Per Aspera Ad Astra. | Simuel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora