Chapter three: Aggiungi un posto a tavola, che c'è un genio in più

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Shikadai' pov (シカダイ)

Mastermind-Taylor Swift
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Io di cose ne ho viste tante nei miei 18 anni di vita: alieni che usano il tuo amico di infanzia come contenitore sottovuoto, avere il cervello sfasato per quattro anni, Akamaru che viene trattato meglio di una persona, Shukaku, vedere mio padre molto poco sobrio dopo una serata con gli amici. Cose che, comunque, sono parte della mia vita da, beh, sempre. Non tutte però, giusto per precisare.

Ma mai avrei pensato di vedere mio padre, capo del Clan Nara, braccio destro dell'Hokage, 200IQ o forse anche di più, dialogare con un leone.
Un leone.
-Come cazzo fa un leone a parlare?!-
-Perché vedere mio padre, tuo padre e sua madre che intrattengono una conversazione con quel peluche a grandezza naturale è una cosa che succede ogni giorno della nostra vita.-

Abbiamo tutti delle priorità diverse. Mentre per noi dovrebbe essere normalità vedere i nostri genitori parlare con un peluches scala 1:10 e il piccolissimo dettaglio che stiamo camminando in una foresta immersa nel stramaledetto Chackra, Inojin crede che il leone che si esprime come un gentleman dell'alta nobiltà inglese, con tanto di parole o frasi in inglese - del tipo "Her Leadership did not listen to your concerns, she in need of help"-, sia al momento l'unica cosa da puntualizzare in questo momento.

-Le è crollata una parete della grotta addosso?!-
Nonostante la distanza e il fatto principale che sia di spalle, so già che a mio padre è partito il tik all'occhio, sviluppato dopo anni di servizio a fianco del Hokage -ansia da mamma elicottero a parte.

Ecco cosa porta lavorare con il proprio migliore amico d'infanzia.

Il peluche - i cui occhi arancioni mi stanno destabilizzando pure l'anima, perché sta' gente capita solo a noi?- annuisce, e, appena Zia Hinata si porta una mano sopra gli occhi, sposta il suo sguardo sulle due figure casualmente abbinate con degli abiti lilla - o violetto, non sono io quello esperto di colori del team-, concentrando tutta la sua attenzione su di loro, aspettando una loro reazione, mentre la figura con la camicia verdognola borbotta "la Vecchia ci ammazza. Questa è la volta buona che la nonna ci fa fuori."

La Zia sospira, e lancia un'occhiata a Zio Sasuke, giusto per controllare e, in caso, prevenire azioni avventate.

In mancanza di Zia Sakura, ci vuole qualcuno che di teste calde e altamente avventate se ne intende.

-Ricapitolando - Zia Hinata inizia a parlare, e tutti siamo concentrati su quello sta per dire.
-Ha portato la maggiore sospettata per molteplici casi di genocidio nella Caverna Del Tempo, non ascoltando le raccomandazioni di tutti; si è allontanata lasciando Lei e il suo Vice in armi davanti ai Portali, rischiando un'anomalia, la seconda per essere corretti, Shikamaru correggimi se sbaglio, non ha reagito abbastanza in fretta perché "doveva fumare" - Quell'enfasi su "doveva fumare" e l'occhiataccia ai due uomini alla sua sinistra fanno capire che, appena sarà possibile, assisteremo alla peggiore lavata di capo fatta da Hinata Hyuga-Uzumaki.

- Fumihiro è stato colpito mortalmente, Kimera ha rivelato che le nostre supposizioni erano corrette mentre stava facendo il remake di quel personaggio dei fumetti, mentre ha scaraventato a muro"l'allieva più brava e promettente che abbia mai avuto" - occhiataccia numero due, stavolta rivolta soltanto a Zio Sasuke - e "l'unica abbastanza intelligente e sveglia, oltre che portata per la leadership, per poter essere Capitano"- occhiataccia numero due a mio padre e numero tre allo Zio, che cerca in tutti modi possibili di non incrociare lo sguardo della moglie del suo migliore amico.

-E non sappiamo se Kimera abbia usato i portali.- aggiunge il peluche con gli occhi più inquietanti che abbia mai visto -mi destabilizza, okay?-, che dovrebbe chiamarsi Helios.
-Spero vivamente che quella persona non abbia neanche pensato di oltrepassare i portali o tanto meno disattivarli. Altrimenti Nonna Park sarà l'ultima di cui dovremmo preoccuparci.-
Mia madre si unisce alla conversazione, mentre scavalca una radice dalla dubbia colorazione - blu e verde, colori normalissimi per una radice di un albero-, e si avvicina al mitico trittico che sta guidando questa gita inaspettata in una foresta uscita da un libro fantasy per bambini.

A.A.A Cercasi: L'erede perdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora