Chapter 2

397 32 9
                                        

"Non essere tirchio, su. Riempilo tutto"

"Vacci piano, è solo il primo giro-"

"Non mi sembra di ver chiesto un tuo parere, quindi- si, ecco. Bravo, fino all'orlo....oh, vedo che capisci"

"So già come finirà," disse Jimin con un sorriso rassegnati in volto.

"Pensiamo la stessa cosa," fece Namjoon, poggiando la bottiglia sul tavolino. "E non provare a dire che-"

"Non vi sento," disse Jin, bevendo un sorso, "la musica è troppo alta"

Namjoon abbassò lo sguardo e rise, scuotendo la testa, versandosi a sua volta della birra nel bicchiere.

I tre avevano deciso di fare serata nel solito locale di sempre per spezzare un po' la loro routine stancante. Erano solo al primo giro ma Jin sembrava intenzionato ad uscire dal locale dimenticando il proprio nome.

Jin posò il bicchiere e appoggiò le mani sul tavolino, sporgendosi in avanti. "Allora, siamo qui per un motivo"

"Prendere una pausa dalle nostre vite stressanti?" offrì Namjoon.

"Bere?" fece Jimin, scuotendo appena il bicchiere.

Jin li guardò con un'espressione offesa, poi disse "Mi vergogno di voi"

"Disse quello che si è già scolato mezza birra"

"Siamo qui," disse Jin, ignorando il commento di Namjoon, "perché Jimin ha una nuova cotta e dobbiamo fargli capire come si corteggia"

Namjoon aprì la bocca a forma di ah mentre Jimin fece cadere il sorso di birra che aveva appena preso sui pantaloni.

"Ecco, decisamente non così Jimin"

"Vuoi scusarmi? Non credo di aver mai chiesto consigli su come corteggiare qualcuno"

"Sei scusato," disse Jin serio. "Ed è proprio perché non l'hai chiesto che io e Namjoon ti-"

"Io cosa c'entro?" lo interruppe Namjoon, accigliato.

"Daremo delle dritte," concluse Jin, come se non fosse stato appena interrotto. Jimin sbuffò e Jin continuò a parlare. "Andiamo Jimin, ti meriti di essere felice per una volta"

"Io- lo so. Ma non posso rincorrere una persona che conosco da letteralmente da qualche giorno nella speranza che ricambi qualunque cosa io stia provando in questo momento"

"Ah! Sbagliato. Lo conosci da mesi. Okay, non vi siete mai presentati ma se ci pensi..." fece Jin, riempiendo nuovamente i loro bicchieri.

Jimin alzò gli occhi al cielo, detestando il fatto che Jin avesse ragione. Non si erano mai parlati al di fuori del normale scambio barista-cliente e per questo motivo Jimin aveva dato per scontato di conoscerlo veramente dalla loro prima vera conversazione. Però i mesi precedenti non erano assolutamente da buttare nel cestino: mesi di osservazione a distanza (per Jimin, almeno) e di brevi scambi di parole tra i due. Si, poteva dire di 'conoscerlo' da più di qualche giorno. Ma questo non bastava certo a corrergli dietro.

Ora si pentiva più che mai di aver raccontato ai propri amici di Jeongguk.

"Lo so come fai tu," continuò Jin, "ti isoli e fai finta di star bene nella tua solitudine"

"Ma io non sono solo," cantilenò Jimin, sorridendo.

"Tiffany non conta," lo stroncò Jin. "Nice try dude"

"Woah, finalmente," disse estasiato Namjoon. "Are we going to talk in English now? Because I'm dying to-"

"Oddio," bofonchiò Jin, mentre Jimin trattenne a stento una risata.

Late Night CallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora