Capitolo 9

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Il suono del clackson mi fa scattare in piedi, facendo spaventare i miei due amici, guardandoli immobile

"Allora? VAI!"

annuisco velocemente ringraziandoli e corro fuori casa, avevo dei jeans con le converse e una camicia tutto colorato di nero, uscendo vedo la sua auto bianca, particolarmente bella, ci entro sedendomi accanto a lui, lo guardo e il mio cuore perde un battito, era bellissimo, aveva i pantaloni neri con gli stivali, una canottiera bianca con sopra una giacca nera elegante a maniche ritirate sul gomito, sul viso aveva gli stessi occhiali di questa mattina, riesco ad intravedere un filo di matita nei suoi occhi scuri che erano attenti a scrutarmi come se volesse mangiarmi, si avvicina terribilmente e le nostre labbra si sfiorano, i suoi capelli biondi ricadevano sul suo viso, con la mano prende la cintura e me la aggancia, ritornando al suo posto, sospiro aggiustandomi sul posto guardando avanti

"Dove mi porti?"

"Lo vedrai"

sorrido mordendomi leggermente il labbro "stupiscimi"

lo sento ridacchiare e parte.

Il viaggio silenziosamente imbarazzante, mi giro guardando il suo profilo attento, riusciva ad essere sexy anche quando guidava, i miei occhi cadono sul suo corpo, un leggero taglio sul suo gomito

"cosa hai fatto al braccio?"

"uh?" si controlla ricordandosi del taglio "oh si, sono caduto male in una partita"

"partita? fai sport?"

"faccio pallavolo in modo agonistico da anni, sono in una squadra" fa un sorriso visibilmente fiero della cosa "ti ci porto a vederne se vorrai" mi fa un occhiolino e io distolgo lo sguardo divertito

"questo appuntamento non è ancora iniziato ricordatelo"

"quindi è ufficialmente un appuntamento"

dio come riusciva a flirtare bene questo ragazzo, sospiro divertito e la macchina si ferma, mi guardo intorno controllando dove fossimo, ma da qui non riuscivo a riconoscere il posto

"dove siamo?"

"siamo al sushi" ero abbastanza stupito ma lo seguo scendendo dall'auto, mi metto accanto a lui iniziando a camminare verso il posto, entriamo nell'edificio e un cameriere dopo aver parlato con Hyunjin, ci porta fuori in un tavolo sulla terrazza, si vedeva che il posto lo aveva scelto lui, era nel suo stile, elegante e accogliente, mi siedo davanti a lui e non mi toglie gli occhi di dosso

"Sei silenzioso, come mai?"
"Sono solo curioso" sorrise e mi porge il menù

"su ordina" prendo il piccolo menù iniziando a scegliere cosa volessi; dopo poco ordiniamo iniziando ad aspettare

"Gioco a pallavolo, amo ballare ma soprattutto dipingere, quindi tocca a te, non mi hai ancora parlato un po' di te"

".....mmh mi piacerebbe diventare un ballerino, ma per il resto nulla da dire"

"sul serio? passioni? sport?"

"vado in palestra"

sospira per poi mettersi a ridere

"va bene, le cose usciranno"

/Skip a fine cena

Usciamo dal posto con un piccolo sorriso sui nostri volti, saliamo di uovo in auto, ma ora l'atmosfera era più tranquilla

"sei stanco? ti porto a casa?"

"e se volessi andare a casa con te?"

schiude le labbra visibilmente stupito, ma sorride accennando l'auto, non mi ha risposto, ma la sua espressione mi fa intendere che la cosa gli era piaciuta, alla radio parte una canzone del mio gruppo kpop preferito, inizio a cantare e Hyunjin sorride

"quindi c'è qualcosa che ti piace"

arriviamo davanti a casa sua e ferma l'auto ma non la spegne rimanendo ad ascoltarmi fino alla fine della canzone; saliamo fino a casa sua e quando accende le luci mi rivela il suo piccolo appartamento con le pareti bianche e i mobili neri, il parquet era scuro e l'arredamento carino, molto in stile Hyunjin, la prima cosa che si vede è una cucina spaziosa, accanto un divano bianco con un tappeto nero ai piedi e una tv grande davanti, c' era una grande finestra che mostrava le luci di Seoul la notte dall'ottavo piano del palazzo dove eravamo, 2 porte che presumevo portassero al bagno e la sua camera da letto della quale ero molto curioso, per ultima c'era una scrivania piena di pennelli e pitture, fogli bianchi e alcuni schizzi o quadri, alcuni vecchi e altri visibilmente freschi, al di sotto un cestino con dei fogli accartocciati e una cuccia piccola con un cane che corse verso di noi, mi abbasso iniziando ad accarezzarlo

"aww che carino"

"lui è Kami" mi sorride poggiando la borsa su una sedia, toglie le scarpe e faccio lo stesse, mentre rimango con il cane lui va in una porta che rivela camera sua, non riesco a vedere nulla a parte il letto però, dopo poco torna struccato, senza occhiali e i capelli legati da un codino, una canottiera nera e dei pantaloni della tuta colorati uguali, si siede a divano facendomi segno di seguirlo, mi siedo accanto a lui, mi guarda mentre accarezzava il cane, con un piccolo sorriso

"è molto bella casa tua sai?"

"sono felice che ti piaccia"

"preferisco il proprietario"

"ah si?" annuisco e si avvicina mordendosi il labbro, spingo il suo petto facendolo delicatamente stendere sul divano, mi tira dal colletto nel mentre mettendomi su di lui, connetto le nostre labbra e poco dopo le nostre lingue si incontrano.

A/N

scusate il capitolo corto, sto scrivendo ora anche il 10 per compensare, ma vi piace come sta andando la storia?

Parole:848

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