chapter 15

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Tre giorni erano passati e persino Felix aveva iniziato ad ignorarlo, e Jisung non poteva fare altro che assecondarlo. Lo feriva un po' essere trattato male solo a causa di un malinteso, ma anche se avesse avuto la possibilità di chiarire sarebbe stato tutto inutile.

Il giorno prima Hyunjin gli aveva finalmente mandato un messaggio chiedendogli come stava, e il più giovane aveva subito capito che non sapeva ancora nulla del malinteso. Decise di non parlargliene, non voleva coinvolgere anche lui in quella situazione.

Secondo i suoi messaggi, Hyunjin era davvero impegnato a girare un nuovo drama e non aveva avuto molto tempo per contattarlo, ma nonostante questo, quei pochi messaggi che aveva ricevuto avevano reso molto felice Jisung.

Forse aveva ancora un modo per far sì che portasse a termine quel lavoro come doveva... Almeno questo era quello che pensava fino a quella sera, quando Lady Lee era tornata dal suo viaggio insieme ad un'altra donna, apparentemente straniera, e una ragazza di circa la stessa età di Jisung.

La donna aveva un'aura molto forte proprio come quella di Lady Lee. La sua postura era fantastica e i suoi capelli biondi erano perfettamente pettinati e circondavano il suo viso dalla forma perfetta con un naso a punta e occhi profondi che irradiavano un chiaro color verde smeraldo.

Jisung le vide la prima volta quando servì loro la cena. Da quello che era riuscito a sentire, il padre era un uomo d'affari coreano che guidava una catena di ospedali in Corea e anni prima era diventata così importante da espandersi in Francia. La loro figlia aveva ereditato tratti da entrambi i genitori. I suoi capelli avevano il colore di un castano scuro, quasi nero simile a quelli di Minho. I suoi lineamenti erano più morbidi di quelli di sua madre, con labbra dalla forma meravigliosa, e i suoi occhi avevano lo stesso colore verde di quelli di sua madre, il che la rendeva in un certo senso intimidatoria... ma tutto sommato era una davvero una bella ragazza, Jisung non poteva negarlo.

[...]

L'umore di Minho era peggiorato nel momento in cui sua madre era tornata e fu costretto a cenare con quella ragazza e insieme alle loro madri. Non poteva negare che fosse piuttosto carina, ma allo stesso tempo gli trasmetteva energia negativa e i timidi sorrisi che mostrava di tanto in tanto lo irritavano.


"Minho caro, lascia che ti presenti Apolline Maria Océane e sua madre Lady Nathalie Kang...." sua madre fece il sorriso più falso che avesse mai visto e indicò la ragazza di nome Apolline accanto a lui. In modo professionale, Minho si voltò verso di lei e si alzò per inchinarsi.

"Piacere di conoscerti, come probabilmente sai mi chiamo Lee Minho. Spero che il viaggio non sia stato troppo faticoso." finse un sorriso proprio come sua madre e stabilì il contatto visivo con la ragazza. I suoi occhi lucenti erano difficili da leggere quindi Minho non riusciva ancora a farsi un'idea chiara... tuttavia, sapeva esattamente che sua madre voleva fargli sposare quella ragazza e in quel momento lui non era esattamente disposto a farlo. Non gli importava che fosse per il bene della sua carriera, tanto in sei mesi avrebbe ereditato gran parte dell'attività di suo padre, semplicemente non voleva dare soddisfazione a sua madre.

"Oh cielo, tuo figlio è un vero gentiluomo!" Lady Kang esultò con un forte accento francese e guardò Minho con ammirazione.

"Grazie, il viaggio è andato bene. Sono abituata a viaggiare almeno tre volte alla settimana tra le nostre case a Los Angeles, Parigi, Sydney, La Reunion e ora Seul." Apolloline rispose con una risatina e si inchinò leggermente.

"Eccalà" pensò Minho. Solo un'altra ragazzina ricca... ma che diavolo era La Reunion? Beh almeno parlava perfettamente coreano a differenza di sua madre.

SILENT || minsung (ita ver.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora