chapter 38

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Jisung venne fatto scendere delicatamente dal taxi che Minho, Felix e lui avevano preso per raggiungere la villa dei Lee.

Aveva insistito affinché Minho rimanesse in ospedale ancora un po' per riprendersi, ma il più grande era spinto da una determinazione inarrestabile e aveva  camminato velocemente lungo il sentiero che conduceva all'ingresso della grande casa.

Felix e Jisung stavano dietro di lui, anche se il castano non sentiva che fosse giusto varcare di nuovo quel cancello. Era stato licenziato e i genitori di Minho avevano un potere che i loro figli non potevano superare.

"Minho, ne sei davvero sicuro?" chiese di nuovo.

"Non rinuncerò a te per nessun motivo Jisung, e se i miei genitori non possono accettarlo, allora ci metterò anima e corpo per convincerli. Non possono cacciarmi e lasciarmi per strada perché la loro reputazione andrebbe a puttane." spiegò salendo le scale fino alla porta d'ingresso.

"Vi sosterrò, ragazzi. Prima o poi dovrò anche dirgli di me e Changbin." aggiunse Felix con una determinazione come se stesse per andare in guerra.

Ma proprio mentre Minho digitava il codice della porta, questa si aprì da sola rivelando Lady Kang e sua figlia Apolline. Il loro viso era infuriato, la madre aveva le lacrime agli occhi e li guardò con rabbia.

"Togliti di mezzo, brutto figlio di puttana. Sei il peggior pezzo di merda con cui io abbia mai avuto a che fare." disse con arroganza Apolline spingendo Minho, Jisung rimase scioccato dalle sue parole, non l'aveva mai sentita imprecare in quel modo.

Si incamminarono verso un'altra macchina parcheggiata vicino a loro, ignorando totalmente i tre ragazzi. Per un breve secondo Apolline guardò Jisung fulminandolo con lo sguardo.

"Se ne vanno...?" chiese Felix distogliendo lentamente lo sguardo con gli occhi spalancati.

"Non illudiamoci ancora, Felix. Ma se queste stronze sono matte vuol dire che è successo qualcosa." Minho sorrise leggermente e tenne la porta aperta per far entrare gli altri.

Jisung rimase confuso quando, non appena varcata la soglia, incontrarono delle persone nell'atrio. A giudicare dall'atmosfera, probabilmente c'era stato uno scontro tra i Kang e i Lee... e gli Yang?

All'inizio Jisung vide solo Lady e il Signor Lee, ma poi si rese conto che sua madre era proprio accanto a loro. Accanto al Signor Lee c'era un altro uomo e Jisung non dovette guardarlo due volte per riconoscerlo, era il padre di Seungmin. La somiglianza era pazzesca.

Per un momento Jisung e sua madre mantennero il contatto visivo prima che lei iniziasse a sorridergli.
Cosa stava succedendo?

"Che succede...?" chiese Minho sentendo la tensione nella stanza e nascose Jisung dietro di lui.

"Figli miei, non so perché siete venuti qui, ma l'occasione calza a pennello." la voce del Signor Lee risuonò nella stanza. A quel commento Lady Lee sospirò e si tenne la testa.

"L'amministratore delegato della Yang Company, Lady Yang, mi aveva precedentemente informato di voci sulla spedizione e produzione illegale di farmaci all'interno della catena ospedaliera dei Kang. Dopo aver lasciato che il signor Kim esaminasse la questione, abbiamo trovato prove sufficienti per informare le autorità responsabili..." spiegò sembrando vergognarsi profondamente di aver collaborato con i Kang.

Ma a Minho non importava tanto quello, quanto più ciò che suo padre aveva ancora da dire.

"Quindi il matrimonio è annullato?" chiese puntando gli occhi su sua madre. La donna strinse gli occhi per un secondo ma alla fine si arrese, aveva perso e doveva accettarlo.

SILENT || minsung (ita ver.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora