Sorprese infinite !

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Presi lui per la mano e scappai via, più veloce che potevo, sotto lo sguardo stupito di tutti.
"Amore -chiamò isobel - amore dove vai?!"
Ma non le diedi ascolto, uscì fuori sul ciglio della strada nel panico più totale, fermai un taxi e mi ci fiondai dentro.
"Ma cosa cazzo è successo la dentro?!" Chiese Antonio - il mio ragazzo.
Lo guardai impaurita, confusa e agitata, non sapevo cosa dirgli, ma soprattutto come dirglielo.
"Niente, niente sta tranquillo !" Esclamai
"Niente ?! - Chiese con lo sguardo stupito - siamo fuggiti da lì come ladri, non abbiamo salutato nessuno e poi tu e .."
Non gli feci finire la frase, lo baciai, senza sosta , la mia lingua entrò nella sua bocca prepotente, non volevo parlasse, non volevo dicesse quello che aveva visto,che tutti avevano visto. Ficcai la mia mano sotto la sua maglia, gli sfiorai i capezzoli, sapevo che era una cosa che lo faceva impazzire, spostai la mia bocca sul suo collo ed iniziai ad ansimare ad un millimetro dal suo orecchio, notai con mia gioia che la mia tattica stava avendo i suoi frutti, ma ad un tratto mi prese per il polso e mi scostò
" il tassista ci sta guardando " disse sorridendo
" oh - dissi fingendomi Imbarazzata - scusa e che ... ho voglia di te "
" ma questi sbalzi d'umore a cosa sono dovuti amore?" Disse lui portando la sua mano sulla mia pancia.
Lo guardai un attimo non capivo, ci pensai su, poi capi e scoppiai in una grossa risata
"Stupido ma cosa pensi, non sono incinta " dissi continuando a ridere.
"Signori siamo arrivati, Grazie " disse il tassista accostando alla strada e facendoci scendere.
" oh scusi e che sa non vedo il mio fidanzato da tanto " dissi sorridendo
"Giuro che non è ubriaca" aggiunse Antonio ridendo di gusto
Il tassista ci sorrise, gli porgenmo dei soldi ed entrammo in hotel.
"Ti va di bere due bollicine prima di andare su ?!" Chiese Antonio
Mi guardai intorno, in realtà non avrei potuto, ma domani mattina non avevo lezione, forse un momento di brio potevo permettermelo. Così lo guardai ed acconsentii. Prendemmo due calici di prosecco, e li mandammo giù in un Niente così ne prendemmo un altro ed un altro ancora. Mi sentivo leggera, ridevo e scherzavo con lui, ma giuro che non facevo altro che pensare a lei, c'erano attimi in cui la sua voce si azzerava e avevo solo l'immagine di Federica davanti agli occhi, li al centro di quel cerchio che ballava, il suo corpo perfetto che sinuoso si muoveva, sembra un domatore con il suo cobra, in perfetta sincronia. In quel momento ho pensato tante cose, cose che non avevo mai pensato, ma lei era perfetta, sarei solo voluta restare lì attaccata a lei e sentire le sue mani navigare sul mio corpo, cercare posti inesplorati e godermi quelle emozioni. Ad un tratto mi sentii scuotere, ero completamente persa nel mio mondo, ma Antonio invece era nella realtà.
" Angelina ! Angelina ! Ma cosa fai sogni ad occhi aperti? " Disse infastidito
Ritornai alla realtà.
" Ehi, ehi no scusa e che stavo pensando " dissi sorseggiando dal mio bicchiere
" e a cosa pensavi di così importante da non aver ascoltato nemmeno una parola di quello che ho detto"
" ma ti ho ascoltato ! - dissi con la voce tremante - ho ascoltato scusa"
" devo davvero chiederti cosa ho detto?" Disse incrociando le braccia, aspettando solo che ammettessi la mia colpa.
Scossi la testa, dovetti cedere aveva ragione lui. Guardai l'orologio era passata già un'ora e mezza da quando ero scappata dal locale, guardai lo schermo del mio iphone e notai che nessuno,nemmeno lei si era preoccupata di me , che poi di cosa doveva preoccuparsi?! Evitai di darmi una risposta, non mi importava, non la volevo. Improvvisamente sentì un gran chiasso venire da fuori e dei grazie gridati così, erano rientrati e io davvero non sapevo come comportarmi.
"Andiamo?" Dissi sussurrando all'orecchio di Antonio
"Mmm - disse ammiccando - dov'è che vuoi andare sentiamo " continuò tirandomi a se, ero in trepidazione continuavo a guardarmi intorno, ma non potei respingere il suo gesto.
"Andiamo su e ti dico .." provai a dirgli cercando di schiodarlo da quella sedia
"Andiamo su in camera da te ?"
"Si" risposi secca. Così lui allungò una mano sul mio interno coscia, strinse leggermente, io ebbi un sussulto.
"Angelina non giocare con me, lo sai che i giochi mi piacciono" mi sussurrò all'orecchio portando le mie spalle contro il suo petto e stringendomi in vita, potevo sentire la sua erezione dietro la schiena.
"Allora non aspettiamo più!" Lui mi scostò i capelli, ed iniziò a baciarmi il collo, io socchiusi gli occhi e portai la testa indietro, ma un rumore attirò la nostra attenzione.
"Ehi siete ancora qui ? - Chiese Alessio
"Cos e stato quel rumore ?" Chiesi
"Eh - disse Alessio portando gli occhi al cielo - Federica e piccolo non fanno altro che litigare stasera - e adesso non appena è entrata gli è caduto il telefono dalle mani e sta dando la colpa a Giovanni"
"Merda! - esclamò Antonio- è isterica ultimamente , cos ha ? " decisi di cogliere quella sua domanda per rispondergli subito
"Non credi sia meglio vada a vedere ? Forse ha bisongo di qualcuno con cui parlare, ti dispiace?" Conclusi facendogli gli occhi dolci
"Forse dovresti, nessuno riesce a parlargli " disse Alessio alzando le spalle
"Dieci minuti giuro - dissi incrociando le mani al petto - giuro non di più. Alé gli fai compagnia ?"
"Ma certo, vieni fratello, siamo in camera di mattia, torneo alla play ci stai? "
Mi guardò, poi capì che doveva arrendersi e quindi scrollò la testa in segno di assenso. Gli diedi un veloce bacio sulla guancia, abbracciai Alessio e corsi alla ricerca di Federica, avevo un po di cose da dirgli e soprattutto volevo spiegarle che avevo completamente dimenticato dovesse venire Antonio.
Giravo per i corridoi ma niente, quindi mi fiondai in camera sua, bussai e non ebbi risposta, così riprovai e riprovai ancora finché qualcuno non gridò un vaffanculo e capii che era in camera.
"Fede - dissi con un filo di voce - sono Nina - attesi qualche minuto - apri che parliamo "
"Vaffanculo" gridò di nuovo
"Fede ti prego !! Apri devo spiegarti perché Antonio è qui, giuro che non ti prendevo in giro quando ti ho detto che volevo parlare con te " provai a supplicarla. Sentii il silenzio per qualche minuto, poi finalmente la porta si aprì, era ancora vestita con lo stesso completo di prima, ancora truccata e il suo profumo era ancora così forte ed accentuato che invase le mie narici, così ebbi un attimo di sussulto, poi la vidi lì attendere il mio discorso, così iniziai.
"Mi dispiace, mi dispiace davvero di tutto quello che sta succedendo tra di noi - respirai - mi dispiace dei fraintendimenti, mi dispiace delle complicazioni, mi dispiace delle frasi non dette o frasi dette a metà, mi dispiace della nostra lontananza - continuai a respirare profondamente, cercando di mantenere il controllo- mi dispiace di tutto ! Ma voglio dirti che stamattina ero giù, non riuscivo ad avere un contatto con te ed ho scritto ad Antonio, ma quando abbiamo parlato e abbiano passato il pomeriggio insieme ridendo e scherzando ho completamente dimenticato di averlo invitato ed ecco perché te lo sei ritrovato li" per un attimo mi chiesi perché gli stessi dando spiegazioni sulla presenza del mio ragazzo nella mia camera , ma avevo quasi una sensazione di "tradimento nei suoi confronti".
"Quindi tu preferivi stare con me ?" Chiese tirando su con il naso, forse prima aveva pianto. Quella domanda mi spiazzò completamente, non sapevo cosa dirle se essere sincera oppure no, ma decisi di farlo.
"Si, nel senso che volevo poter parlare con te e chiarire questa situazione "
"No angelina, la domanda era chiara e tu stai sviando di nuovo la domanda !!" Disse quasi incazzata
"Ma io non sto deviando la domanda, ti ho detto che si preferivo stare con te e ti ho dato una motivazione!" dissi alzando spallucce
"Quindi quello era l'unico motivo... mm e dimmi perché stasera sei uscita con noi? Sempre perche volevi parlarmi?!"
Federica stava facendo tante domande, e io stavo andando seriamente in difficoltà.
"Beh - ci pensai un attimo, ma dovevo risponderle - si , volevo stare con voi"
"E come mai sei venuta a ballare con me e ti sei stretta nel mio abbraccio e ti muovevi in sincronia con il mio corpo ?!" Disse alzandosi dal letto e facendo alcuni passi verso di me. Io provai ad indietreggiare, ma sapevo che alle mie spalle ci fosse un muro " perché mi piace ballare lo sai !" Risposi secca.
"Quindi tu vuoi dirmi che non hai sussultare quando ti ho parlato all'orecchio - adesso era molto vicina, pericolosamente vicina, ma continuò - quando le mie mani ti hanno stretto i fianchi, quando il mio respiro ti ha colpito il collo, con quella sensazione caldo freddo, tu non hai rabbrividito giusto?!" Concluse poggiando la sua fronte alla mia, incrociando I nostri occhi ed i nostri respiri restò li ferma, immobile aspettando una mia risposta. Potevo sentire la sua vicinanza, il suo corpo emanava calore ed il mio era in fibrillazione, la testa era piena e confusa, il cuore batteva all'impazzata, troppe parti del mio corpo stavano rispondendo a quelle parole, movenze, istigazioni e a quella persona in modo inaspettato. Continuammo a guardarci ma senza parlare fu lei a rompere di nuovo il silenzio " dimmi che tutto questo, dimmi che io non ti interesso, che non ti piaccio e che con me non provi niente e ti giuro che ti lascerò in pace, ma dimmelo, abbi il coraggio angelina di fare quello che vuoi. Sai come quelle sere d'estate che non ti importa di nulla se non vivere quel momento, abbi il coraggio di vivere il momento e le emozioni che provi "
Il mio respiro si fece più corto, ero totalmente in palla non sapevo cosa fare, lei non si mosse, rimase lì ancora cinque minuti, continuava a guardarmi, a stringermi le mani e provava con i suoi grandi occhi ad entrarmi dentro cercando si capire se quella sarebbe stata la nostra ultima chiacchierata.
Passò ancora qualche minuto, poi la vidi desistere, iniziò a mollare la presa e i suoi occhi scuri diventarono ancora più cupi. Mollò definitivamente la presa, mi guardò con un leggero disprezzo, fece spallucce e si voltò dandomi le spalle restando in silenzio.
Quegli attimi furono eterni, ma io non ce la facevo piu stavo per esplodere, così raccolsi tutto il mio coraggio, le afferrai il polso, la girai verso di me e senza dirle niente la baciai. Un bacio casto e puro, volevo assaporare le sue labbra, la vidi sorpresa ma felice, accennò un sorriso e il nostro bacio si fece più intenso. Lei chiese il permesso di entrare con la sua lingua nella mia bocca e io glielo concessi, finalmente si incontrarono, roteavano e danzavano come solo l'amore sa farti fare, non c'era chi comandava, all'unisono entrambe prendevano iniziativa. Le mani di Federica scesero dal mio collo alla mia schiena arrivando sui miei fianchi, li strinse ed io come davanti uno specchio esegui lo stesso movimento. Federica mi spinse contro il muro, i nostri baci diventarono pieni di foga e voglia repressa, eravamo impazienti da giorni che tutto ciò accadesse, mi gira con le il petto al muro, mi scosta i capelli afferrandomeli in una mano, mi bacia il collo, la guancia mi ansima all'orecchio "sei bellissima e che c'vo fa" mi sussurra facendomi sorridere per il suo pessimo accento napoletano. Mi infila le mani sotto la maglia, me la sfila velocemente e resta qualche secondo ad osservarmi, cosa che gli lascio fare con piacere, poi mi stringe tra le sue braccia, forte e porta le sue mani sul mio seno, iniziando a tastare tutto quello che poteva. Io porto la testa all'indietr, ero completamente persa e presa da quel momento, ero eccitatissima e avevo una voglia matta di lei, finalmente mi sentivo libera e felice.
"Posso vederti nuda " mi sussurra all'orecchio con dolcezza, visto che era a conoscenza delle mie infinite pippe mentali e complessi sul mio aspetto fisico. Questa domanda la trovai molto dolce, era proprio quello che mi aveva fatto legare con Federica la sua dolcezza, mi girai e la guardai negli occhi, le sorrisi e tolsi il mio reggiseno, lei mi prese la mano e mi accompagnò sul letto, mi distese ed iniziò a disegnare tante linee sul mio corpo, come uno scultore fa con la propria opera d'arte " sei bellissima e anche di più " disse Federica mordendosi le labbra ,forse era un po Imbarazzata, la guardai le sorrisi e finalmente trovai il coraggio di rispondere " sei tu che sei bellissima " sospirai portandole i capelli dietro le orecchie. Federica scese a baciarmi il collo e po il petto fino ad arrivare ai miei seni, prima quello di destra lo baciò e stuzzicò il mio capezzolo con le dita, lo strinse e lo tirò a sé facendomi sussultare e po passò a sinistra dove invece iniziò una lenta e piacevole tortura con la lingua. Ero in estasi, avevo completamente rimosso tutto il resto c'eravamo solo noi, i nostri gemiti e la nostra voglia di fare l'amore ma ovviamente quel momento non durò in eterno " cazzo mi sta vibrano il cellulare - dissi interrompendo quel magnifico momento, e ansimando cercando dj riprendere fiato dopo aver letto il nome sullo schermo - devo rispondere - dissi guardando Federica dispiaciuta e sentendomi parecchio in colpa, non volevo rovinare quel momento -mi dispiace " lei fece spallucce e scese a cavalcioni su di me sedendosi al mio fianco.
" pronto " dissi cercando di sembrare il più normale possibile
" amore ehi come sta Federica? "
"Mm così perché?"
"Stiamo arrivando a farle una sorpresa, non dirle niente, piccolo vuole farle un regalo ! Siamo lì tra due minuti "
A quelle parole mi si gelò il sangue nel copro mi guardai ero mezza nuda, i capelli in disordine, Federica idem, avevo dei segni sul collo e sul petto , piccoli succhiotti che Fede mi aveva lasciato, il letto in disordine e la testa piena di paranoie. Chiusi la telefonata e Federica notando il mio sguardo isterico disse "Cosa succede ?!"
"Stanno arrivando tutti !" Esclamai
"Merda !" Disse alzandosi e cercando di ricomporci nel più breve tempo possibile.

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