Riuscire a farsi etichettare "regina del paddock" alla tua prima stagione in Formula 1 è una grande conquista.
Soprattutto dopo che ho lasciato di mia spontanea volontà la Red Bull.
Ho vinto tutto quello che potevo vincere, sono arrivata seconda dove Max era imbattibile. Non per modestia, ma il mio lavoro da secondo pilota era sicuramente meglio di come l'ha fatto Checo nel 2022.
La scuderia austriaca non è però ciò che punto da una vita, anche perché non è mai stato nei miei piani entrare nel culto di Max Verstappen e fare compagnia a Christian e al dottor Marko.
Grazie a un meraviglioso assist di Lewis, nel 2024 ho un posto nelle frecce d'argento.
Capisco che il salto da Red Bull a Mercedes sia un po' come quello tra Barcellona e Real Madrid. Io però non sono come Lukaku e vado veramente nella squadra che tifavo da bambina.
Entrare nei corridoi dell'enorme stabile di Brackley è come rivivere le emozioni che ho sempre avuto guardando questa squadra.
Il mio entusiasmo si spense incrociando lo sguardo della persona più insopportabile con cui ho mai avuto a che fare.
«ciao Russell, felice di vedermi?» «è da quando ti hanno annunciato che ho l'istinto di spararmi in fronte» «che cosa carina mi hai detto»
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«Jordan, fai passare George, è più veloce di te» «cosa?»
A Melbourne, prima gara della stagione, Jordan doveva ancora abituarsi alla macchina. Era abituata a una Red Bull, molto bilanciata, e non a una monoposto, seppur altrettanto veloce, ma che assomigliava a un toro meccanico.
Sapeva della assoluta frequenza del team tedesco a dare ordini di scuderia, ma non se lo aspettava alla prima gara.
Non quando era seconda e stava arrivando a grandi passi a Max, suo ex compagno di squadra, che stava faticando nel secondo stint del gran premio.
«dietro a George qualcuno è vicino?» «no» Jordan sospirò, annuendo a se stessa. La sua famiglia deve tanto a Mercedes e vuole ricambiare il favore.
«in rettilineo è okay?» «perfetto»
Lei si attaccò al retrotreno del ragazzo, che riuscì molto più facilmente di lei a superare il campione olandese, anche se alla fine della gara terminò al secondo gradino del podio.
La cosa che le costò più caro è che il distacco tra lei e il suo compagno di squadra era di 6 secondi, tutti ottenuti mentre Verstappen difendeva la seconda piazza.
«ti sta rodendo il culo, Newton» George doveva sempre rompere. Era arrivato silenzioso, prendendosi i complimenti della squadra prima e di Max poi.
Si era avvicinato alla ragazza, che stava bevendo con gioia dalla bottiglia che fornivano nel retropodio.
Sullo schermo le immagini di tutta la gara. Le era piaciuto correrla. Amava la Mercedes come macchina.
«anche a te roderebbe il culo a passare da un team all'altro, rimanendo sempre il secondo pilota. Secondo te perché?» «perché, cosa?» «perché sono rimasta secondo pilota?»
George ci pensò su, sedendosi sulla sedia che era stata messa per il vincitore. «perché sei una donna?»
«no, perché sono più lenta. Sia di Max, che di te»
Russell ghignò sotto i baffi. «quindi lo ammetti?»
«l'ho sempre ammesso...sono convinta però che sono più furba e stratega di entrambi»
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con te||one shot
Fanfictionraccolta di one shot scritte da alcune scrittrici, sul motomondiale e formula uno, con le loro sotto categorie annesse una one shot al giorno