Rientro in casa dopo un'estenuante giornata di lavoro, cercando di fare il minor rumore possibile per non svegliare Camilla, ma quando arrivo in salotto mi accorgo che non c'era bisogno di fare così piano, dato che la trovo seduta comodamente in braccio a Luca.
Sorrido a vedere quella scena, e poi decido di palesarmi, sedendomi sul divano accanto ai due. Non appena Camilla mi vede, decide di saltarmi in braccio e accoccolarsi contro il mio petto.
"ma ciao bellezza" le sorrido "cosa stavate facendo tu e papà?"
"papà mi stava raccontando la storia di quando vi siete conosciuti" mi comunica lei, elettrizzata, battendo le manine e quasi iniziando a saltellare sulle mie ginocchia.
"ah si?" le scompiglio i capelli e guardo Luca a metà tra il confuso e il divertito.
"si" risponde Luca "abbiamo appena iniziato, vuoi unirti?"
Camilla mi guarda, sperando di ottenere da me una risposta positiva.
"va bene" le sorrido "dov'era arrivato papà a raccontare?"
"papà stava dicendo che quando vi siete conosciuti, lui si era fatto male correndo in moto"
"oh si, me lo ricordo bene" scoppio a ridere, guardando Luca che mi fa un mezzo sorriso al ricordo di quel giorno...
Era una giornata come tante altre, al lavoro: stavo nel mio ambulatorio ad aspettare i soliti pazienti a cui avrei dovuto cambiare le medicazioni, o addirittura farne di nuove. Erano anni che facevo quel lavoro, e conoscevo ormai tutti coloro che venivano abitualmente a richiedere cure all'ospedale
Quel giorno però nel mio ambulatorio entrò un ragazzo giovane, che non aveva niente a che vedere con i soliti vecchietti che mi trovavo solitamente a dover medicare. Il problema? Io sapevo benissimo chi era quel ragazzo: Luca Marini, pilota di MotoGp, fratellastro del 9 volte campione del mondo Valentino Rossi, nonché mio compagno di liceo per cui, all'epoca avevo una cotta stratosferica.
Cercai di comportarmi normalmente, ma non fu affatto facile: mi resi infatti conto che la mia cotta per lui non era per nulla sparita con il tempo.
"buongiorno" lo salutai "si accomodi pure sul lettino" aggiunsi poi, indicandogli dove si sarebbe dovuto sedere. Mi faceva davvero strano dare del 'lei' a Luca, non che ci avessi mai parlato, al liceo era un anno avanti a me, e non avevo mai avuto la possibilità di rivolgergli parola, se poi contiamo che sono una persona timida per natura...
"ciao" mi rispose lui mentre si accomodava sul lettino "ti prego dammi del tu, mi fai sentire vecchio se mi dai del lei" mi disse poi, lasciandomi un attimo spiazzata a fissare la sua cartella medica. "oh...ok" risposi alla fine, ancora in stato di shock, dato che non mi aspettavo una sua reazione del genere.
"ho letto che lei –mi bloccai un attimo- che tu hai avuto un intervento alla clavicola sinistra, giusto?" cercai di instaurare un minimo di conversazione mentre preparavo gli strumenti necessari a medicargli la spalla.
"si, mi hanno rimesso insieme l'osso, così potrò tornare in moto il prossimo weekend" fu la sua risposta, che mi fece restare un attimo interdetta: possibile che nessuno gli avesse detto che per riprendersi da un intervento come quello che aveva subito lui ci volevano almeno 2 settimane?
"ah ok" mi limitai a rispondere, per poi aggiungere "dovresti toglierti la maglietta, così posso controllare se i punti non hanno fatto infezione e rifarti la medicazione"
Luca seguì le mie direttive, sbottonandosi la camicia e restando quindi a torso nudo. A quella vista mi bloccai un attimo, aveva un fisico davvero ben definito, la pelle sembrava molto morbida, ben curata...arrossì immediatamente e scossi la testa per cacciare i pensieri che si stavano iniziando a fare spazio nella mia mente.
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con te||one shot
Fanfictionraccolta di one shot scritte da alcune scrittrici, sul motomondiale e formula uno, con le loro sotto categorie annesse una one shot al giorno