2 Uscire Scappare Fuggire

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Luca si trovò dentro al treno, era nella stessa posizione in cui aveva lasciato quel posto, con gli occhi fissi sulla prima riga del manuale. Dopo circa 5 secondi, Luca riuscì a muoversi completamente. Per prima cosa, iniziò a leggere il manuale. Aveva quasi 500 pagine, ma le parti importanti erano i primi 3 capitoli. Luca li lesse approfonditamente, comprendendo molto di quel treno. In poche parole, quel treno è nel sogno di ogni persona. Nel sogno più importante di ogni individuo, c'è un treno, o per meglio dire, all'inizio di questo sogno più importante, c'è sempre un treno.

Ogni volta che questo sogno diventa un ricordo ormai perduto, si arriva in questo treno. Lo scopo di questo treno è ritrovare quel ricordo perduto, e vi è un solo modo per riottenere quel ricordo. Il secondo sedile serve per far sedere una persona incontrata sul treno. Più tempo la persona sta seduta nel tuo sedile, più una barra si carica. Una volta che la barra si sarà riempita, potrai ritrovare il sogno che ormai era perduto. Per comodità di tutti, vi è una sottospecie di traduttore automatico, ognuno sente parlare nella propria lingua. Per intrattenere la persona, vi sono un sacco di giochi da tavola, e non si può andare in altri vagoni per cercare persone, il bottone serve per chiedere un aiuto, di qualsiasi tipo. Luca capì soltanto questo da quei 3 capitoli. Per prima cosa premette il bottone, arrivò quasi immediatamente una ragazza, molto bella. Inizialmente sembrava umana, ma la sua voce quasi robotica e i suoi movimenti poco fluidi fecero pensare a Luca che fosse programmata. La ragazza chiese con una voce semi-robotica (Per Semi-Robotica si intende che sembra umana, ma ha una specie di sottofondo robotico):

Ragazza: "Cosa Le Serve?"

Luca era così imbarazzato da diventare rosso pomodoro. La ragazza notandolo cambiò domanda:

Ragazza: "Si Sente male? Posso cercare un medico umano se Le serve."

Luca era ancora più imbarazzato. Luca ci mise più di cinque secondi buoni prima di riuscire a parlare e fare la sua domanda:

Luca: "M-mi servirebbe sapere come si dovrebbe vedere questa (Barra) di cui parla nel manuale?"

Ragazza: "Non ci è dato sapere, semplicemente, al completamento della barra, arriverà a destinazione. Si goda il viaggio."

Luca era ancora più confuso. Destinazione? Quale? Quando? Troppe domande lo affliggevano, ma una in particolare: "Ma qualcuno mi sveglierà o salterò la scuola oggi?" Qualunque fosse la risposta, Luca voleva capirci di più e voleva trovare questo ricordo perduto, voleva iniziare a girare per il suo vagone in cerca delle persone da invitare nel sedile accanto al suo, ma sapeva che a breve si sarebbe svegliato. Allora iniziò a scorrere tra i vari giochi da tavola per capire cosa avesse a disposizione. Vide diversi giochi famosi e iniziò a analizzarli uno ad uno. D'un tratto, sentì una voce familiare, quella di sua madre che ripeteva:

Madre Luca: "SVEGLIA! SVEGLIA!"

Luca guardò sua madre prima di accorgersi che dall'una di mattino aveva dormito fino alle 10. Luca pensò: "Neanche 9 ore, eppure nel sogno sembravano passate... non lo so, ricordo ogni minimo particolare del sogno, ma non riesco a capire se sembrassero passate 2 ore o 10. Cosa mi succede?" Nel mentre sua madre gli disse:

Madre Luca: "Inizia a camminare verso scuola, penso sia meglio per te."

Luca prese lo zaino e si incamminò. Arrivò a scuola alle 10:47 precise, bussò, e si sentì rispondere: "Avanti!" Luca entrò in classe, guardò con occhi pentiti il prof che lo lasciò entrare in aula. Luca ringraziò il prof e andò al suo posto. Sofia, una sua nuova compagna di banco, gli chiese a bassa voce:

Sofia: "Com'è dormito bene? Hahah."

Mentre Sofia gli parlava, Luca si ricordò che la notte prima non aveva fatto lo zaino. Ora Luca si sentiva quasi uno zombie. Sofia se ne accorse e gli chiese:

Sofia: "Ma che hai?"

Luca: "Mi sento strano, ho iniziato a sognare un treno dei ricordi e a non capire più cos'è reale e cos'è un sogno. Ieri mi sono messo a fare ricerche e non ho neanche fatto lo zaino. Mi sento così stanco che sto dormendo mentre sono seduto al banco. Secondo te come mi sento? Non penso serva una risposta."

Sofia lo ascoltò e decise di lasciarlo in pace, capendo che in quel momento qualsiasi cosa avrebbe fatto gli avrebbe fatto venire i 5 minuti di rabbia. Luca se ne accorse e le disse:

Luca: "Grazie di avermi capito, e scusa..."

Sofia: "Tranquillo, può capitare a tutti di avere momenti un po' confusionari. Ma riprenditi presto."

Sofia gli sorrise e si girò per ascoltare la lezione. Luca, invece, continuava a farsi domande, finché non arrivò la ricreazione, per Luca paragonabile all'inferno. Pensò: "Quando siamo in ricreazione sembrano animali, urlano, parlano mentre masticano, e soprattutto infastidiscono." Luca decise di rimanere seduto al suo banco per quella ricreazione. Nel continuare a pensare, non si accorse che era già la sesta ora, il che era strano dato che non c'erano state interrogazioni o domande rivolte a lui, praticamente un giorno di spiegazioni. Luca tornò a casa zoppicante dalla stanchezza. Continua...

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