Capitolo 3

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Ashley's pov

Alzo leggermente la testa e incontro lo sguardo del tipo con cui sono andata a sbattere.

È il tipo del mezzo incidente.

Mi guarda come se volesse uccidermi da un momento all'altro.
Sento il suo respiro affannoso sulla mia testa.
Mi spinge per terra mentre i suoi occhi si fanno più scuri e i tratti del suo viso si induriscono.
Mi guarda dall' alto in basso.

"MA CHE?!"
Vengo interrotta dalla sua voce roca.
"Abbassa i toni Barbie"
"Sei tu quella che mi ha quasi tamponato stamattina vero?"
Alza la voce.
Mi prende per i capelli e alzandomi mi trascina fuori dall' università arrivando al parcheggio.
Si di dirigere verso la macchina di stamattina e mi spinge la faccia vicino al cofano facendomi quasi toccare con la faccia un graffietto bianco.
Mi sposta la faccia e se la porta vicino alla sua.
Mi lascia i capelli e mette le mani di nuovo sulle spalle per buttarmi di nuovo per terra ma io gli prendo i polsi e glieli giro.

Non si deve azzardare a toccarmi.

Gli porto le mie mani delicatamente sul viso per confonderlo, mi avvicino sulle punte per ritrovarmi faccia a faccia con lui.
Gli stringo il volto tra le mani e, mentre lui mi guarda confuso, faccio finta di abbracciarlo mettendogli le mani sulla schiena.
Senza che lui se ne accorga gli prendo il colletto e gli do un calcio nello stinco.

Adesso lo piego in due come un Samsung Galaxy Z flip.

Si piega per poi cadere per terra.
Fa per appoggiare le mani per terra e rialzarsi ma mi metto a cavalcioni su di lui e lo blocco.
Mi sporgo verso il suo viso e mi avvicino all'orecchio "ti do un consiglio. Non toccarmi mai più"

Cerco di rialzarmi ma muovendomi sento qualcosa di duro sotto di me.

Strabuzzo gli occhi e faccio una smorfia.
"CHE SCHIFO, CONTIENITI"

Lui mi fa un' occhiataccia che poi si trasforma in un sorrisino.
"Hai fatto tutto tu Bimba"
Mi alzo e vado via con tutta la tranquillità del mondo.

Come se non avessi appena buttato per terra un tizio che non conosco.

Come se non gli avessi appena provocato un'erezione.

Noah's pov

Prendo lo zaino già fatto e me lo metto in spalla.

Varco la porta dell'aula e spintono la gente nei corridoi ancora pieni di ragazzi che cambiano stanza.

In mano aveva un astuccio strano, a quanto ne so in quei cosi le ragazze ci mettono gli assorbenti, sarà in bagno.
Vado verso il bagno femminile quando la vedo che attraversa i corridoi che ormai sono vuoti.
Mi blocco improvvisamente alla vista di quel vestito familiare a me per essere stato ed essere la mia rovina.

Lei continua ad andare avanti senza problemi ma le blocco la strada.
Lei si volta e mi guarda.

Cazzo se è bella.

I suoi occhi si incatenano ai miei, i suoi capelli mi sfiorano il collo e mi solleticano liberando nell'aria un'intenso ma piacevole odore di shampoo panthen.
Il suo sguardo confuso mi fa imbambolare.

Devo smetterla.
Devo ricordarmi che lei non mi ha fatto nulla di male, non la conosco.
Ma quel vestito...
è l'oggetto per cui non ho avuto una infanzia con mia sorella.

Non sopporto quel vestito con ogni cellula del mio corpo.
Lo detesto perché mi riporta al mio passato e mi ricorda che non ho un futuro con la persona a cui tenevo di più su questo mondo.

La spingo a terra con tutta la forza che ho.
"MA CHE?!"
"Abbassa i toni Barbie"
"Sei tu quella che mi ha quasi tamponato stamattina vero?"
Che cazzate, ovvio che è lei.
Con quegli occhi la riconoscerei dappertutto.

La prendo per i capelli e la strattono fino alla mia macchina.
Le avvicino il viso al graffio fatto stamattina dalla sua macchina, lo porto vicino al mio e le lascio i capelli con non poca noncuranza.

Cerco di spingerla di nuovo a terra ma mi prende i polsi e me li gira.

Stavolta sono io a essere stupito.

Avanza e mi prende il viso tra le mani, si mette sulle punte per mettersi più vicina a me.

Sono più confuso di prima.

Mi mette le mani sulla schiena non so per quale motivo.

Mi da un calcio che mi piega in due e mi fa finire per terra.

Aggressiva la ragazza.

Cerco di rialzarmi ma si mette a cavalcioni su di me.
Si avvicina al mio orecchio quasi a sfiorarlo, riesco a sentire il suo respiro caldo sul mio lobo.
"Ti do un consiglio, non toccarmi mai più".

CAZZO.

A sentire la sua voce mi eccito come un ragazzino.
Fa per rialzarsi ma al posto di appoggiare le mani per terra le appoggia sul mio addome, quasi sul ventre e mi vengono i brividi.
Guardo le sue mani e poi sposto lo sguardo verso il suo viso. Deglutisco a fatica alla vista di quanto è bella.
È voltata di lato e cerca di rialzarsi ma lo sente duro e si gira guardandomi con disgusto.

"CHE SCHIFO, CONTIENITI"
La guardo sorridendo, di solito funziona con le donne.
"Hai fatto tutto tu Bimba"

Si alza e se ne va.

Questa me la paga.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 20, 2023 ⏰

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