Capitolo 3

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Alcuni ragazzi infortunati ebbero bisogno di cure, e quindi furono portati in ospedale.

Il giorno dopo, le due ragazze si incontrarono al campo al fiume, per giocare un po' a calcio e parlare del giorno precedente.

La castana era appollaiata su una panchina ad ascoltare musica dal suo cellulare, fino a quando la corvina non la fece sobbalzare e cadere dal sedile.

Mentre la castana si stava rialzando, la corvina si mise a correre fino a metá campo.

La castana appena si mise in posizione eretta minacciò la corvina《APPENA TI PRENDO TI STROZZO!》e cominciò a rincorrerla.

Ma essendo più veloce, la castana prese lo slancio dalla panchina e saltò sopra la corvina prendendola , e cominciando a farle il solletico, per il quale la ragazza con le iridi nero pece , non potè fare altro che ridere, e ridere fino allo sfinimento.

Dopo poco la castana smise di fare il solletico alla corvina e cominciarono a parlare nel bel mezzo del campo da calcio, ma dopo 10 minuti furono interrotte da un pallone che arrivò dritto sulla testa della corvina provocandole un bernoccolo e una fragorosa risata da parte della castana.

La corvina si portò il palmo della mano destra sul bernoccolo massaggiandolo un po' con i polpastrelli la botta, anche se si vedeva che le faceva male, non lo dette a vedere molto.

Infine si voltò verso la figura che le aveva lanciato il pallone in testa e cominciò a sbraitare《COME TI SEI PERMESSO DI TIRARMI UNA PALLONATA IN TESTA! NESSUNO TI HA INSEGNATO , POI, A CHIEDERE SCUSA?!》la corvina era furibonda, intanto la castana borbottava tra se e se《e pensare che era solo una palla calciata senza tecnica! Chissá che fará quando quelcuno le tirerá dritto in faccia una pallonata bella forte!》ma in vano, perchè la corvina, la sentì e la castana si dovette scusare.

Mentre la corvina fulminava con lo sguardo la castana , il suo aggressore non perse tempo e corse via, veloce come una scheggia.

La corvina si gira e la figura del ragazzo che le aveva tirato il pallone dritto in testa ,era sparita.

La corvina stette a guardare irritata il punto in cui pochi minuti prima c'era "il suo aggressore" e mentre borbottava, ma le uniche parole che la castana comprese erano insulti al quanto bizzarri《guarda te quel tulipano dei miei stivali che mi ha fatto! Se al posto dei vestiti avesse avuto un costume del tutto verde lo scambiavano per un tulipano gigante!》, i quali fecero ridere la castana e che attirò l'attenzione della corvina riportandola con i piedi per terra. Dopo poco la corvina si unì alla risata della castana, rendendosi conto degli insulti stranbi che stava pronunciando!

Due elementi oppostiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora